Fanfic su artisti musicali > 30 Seconds to Mars
Ricorda la storia  |      
Autore: __Alibi_Echelon92    04/11/2011    2 recensioni
"Nessun altro gesto avrebbe potuto farci capire di essere davvero le persone giuste. Lui faceva per me e io facevo per lui. Nemmeno il matrimonio, nemmeno una nostra famiglia avrebbe potuto dimostrare quanto noi eravamo compatibili."
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Shannon Leto
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 

“Dio no! Non puoi lasciarmi ti prego! Non ora!” urlo al cielo mentre tengo stretto al mio petto il corpo esanime di Shan. La mano sinistra è poggiata sul suo petto. E' insanguinata. Non riesco a realizzare quello che succede attorno a me. Sento sirene avvicinarsi, occhi indiscreti che scrutano il mio dolore, gente che mi guarda scioccata, portano le mani alla bocca mostrando un'espressione di estremo stupore.

“Che cosa volete?!!? Cosa avete tutti da guardare?!?!!?” urlo mentre bevo l'acqua piovana. Sono bagnata fradicia, i capelli tutti davanti al viso ostacolandomi la vista. Mi curvo di nuovo verso Shan ascoltando il suo flebile respiro.

“Resisti, ci sono io con te....” dondolo quel corpo che tanto amo. Continuo ad accarezzargli il viso aspettando impaziente i soccorsi. Dentro la mia testa non vedo altro che quella scena terribile. Tutto è confuso, tutto è un disastro.

 

Cazzo Shan voglio andarmene! Questo posto fa schifo! Le discoteche non fanno per me....” incrocio le braccia al petto e mi appoggio alla console di Antoine.

Dai, piccola. Resisti un altro po'.. Fallo per me.” si avvicina quel tanto che basta per farmi venire i brividi dandomi un bacio molto sensuale. Non ho ancora capito come ha fatto a convincermi a seguirlo ad una delle sue serate, forse non mi fido abbastanza. Lo spingo con forza e lo guardo negli occhi.

Vado a sedermi, ciao.” dico incazzata più che mai.

Bimba non fare così, dai..” non gli do retta e continuo ad andare per la mia strada.

La musica mi entra in testa, mi sembra che da un momento all'altro mi sarebbe esplosa.

'Cazzo, cazzo, cazzo.' penso. Sono davvero scazzata stasera. Non mi va di fare niente. Mi fa male anche guardarlo mentre si dimena come uno con le crisi epilettiche davanti a tutte quelle gallinelle in calore che aspirano al gallo più bello e più forte. Sbuffo mentre aspetto un suo cenno, un suo gesto, una semplice occhiata per farmi capire che si ricorda che esisto e che sono lì con e per lui. Aspetto ma niente. E' troppo preso dalla sorella musica e anche da quella sorella che ora si sta strusciando contro il suo pacco. Mi alzo nera come la pece, prendo la borsa e mi avvicino alla postazione. Per quanto io possa urlare non mi sentirà mai. Lui non mi sente nemmeno quando c'è silenzio. Lui non riesce a capire i miei silenzi. Ma lo amo, lo amo così com'è ed è qualcosa che va ben oltre ogni limite umano. Oltre ogni limite divino. Mi avvicino, lo prendo per la spalla e lo faccio girare verso di me.

Io me ne vado!” urlo. Trattengo le lacrime, non voglio che capisca che mi ferisce. Devo mostrarmi forte. Io sono forte.

Piccola che dici?!” mi urla all'orecchio. Cazzo è ubriaco fradicio.

Me ne vado, porca puttana!” urlo ancora. Mi volto e vado verso l'uscita di sicurezza. L'impatto con il freddo gelido che c'è fuori fa uscire dalla mia bocca una nube di fumo. Cerco di coprirmi in qualche modo, con scarsi risultati. Le macchine sono coperte dalla brina invernale.

'Stanotte piove.' penso. La pioggia. Io amo la pioggia. La amo perchè mi sento rincuorata. Anche il cielo piange, come me, una comune mortale.

Piccola dove credi di andare?” la voce di Shan mi fa tornare sulla terra. Non mi volto a guardarlo e nemmeno gli rispondo. Attraverso la strada fino ad arrivare dall'altra parte. Faccio un respiro profondo e mi giro. Lo vedo correre verso di me.

Si vede lontano un miglio che sei ubriaco, Shan!” urlo incazzata. Due fari colpiscono i miei occhi. Una luce fortissima illumina il profilo di Shan che sta bloccato in mezzo alla strada.

SHAN SPOSTATI, CAZZO!” fa un passo e...... lo vedo scaraventato sull'asfalto.

Cristo...” comincia a piovere. Il cielo piange. Corro verso di lui e prendo il suo corpo tra le mie braccia. “Dio no! Non puoi lasciarmi ti prego! Non ora!”

 

Mi trovo in sala d'attesa, mentre le mie stesse urlano rimbombano nel mio cranio.

'Dovevo esserci io al posto suo...' penso scoppiando a piangere. Mentre affogo il mio dolore nella canottiera insanguinata di Shan un dottore si avvicina a me con la faccia di qualcuno che non ha per niente buone notizie.

“Signorina... Il signor Leto ha bisogno di un trapianto di cuore... E' urgente e non so se ci sono cuori disponibili adesso... Deve decidere lei cosa fare...” le lacrime smettono di bagnare il mio viso. Non so con quale coraggio, non so con quale forza ma prendo la decisione più giusta.

“Fatemi gli esami per vedere se è compatibile.” dico tutto d'un fiato.

“Signorina ma..”

“Preferisco far vivere lui...” dico ferma nella mia decisione.

“Ne è convinta?”

“Si, non perdiamo altro tempo.”

 

Nessun altro gesto avrebbe potuto farci capire di essere davvero le persone giuste. Lui faceva per me e io facevo per lui. Nemmeno il matrimonio, nemmeno una nostra famiglia avrebbe potuto dimostrare quanto noi eravamo compatibili. Ora lui vive, vive grazie al mio cuore, il mio cuore alimentato dall'amore che provavo nei suoi confronti.

Ci rivediamo quassù, Shan. Ricorda di amare la pioggia, amerai le mie lacrime.”

 

Il cielo piange. Al cielo manca la sua stella più bella. 

  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > 30 Seconds to Mars / Vai alla pagina dell'autore: __Alibi_Echelon92