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Autore: Akira Haru Potter    05/11/2011    2 recensioni
Mentre vieni steso delicatamente in quel campo autunnale, ti senti la testa scoppiare da tutte quelle emozioni, così prepotenti e intense da confonderti.
Sai che non puoi permetterti di abbassare la guardia, ma non puoi resistere al tocco di quelle labbra sottili che sfiorano le tue, più carnose e piccole, in un bacio leggero come il battito d’ali di una farfalla appena nata.
(Mikage/Teito)
[Quinto Posto al girone "L'amore fa male" del "All you need is love" contest di KikiWhiteFly]
Genere: Drammatico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Mikage, Teito Klein
Note: Lime, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Autore: Akira Haru Potter
Titolo: Zantedeschia Rossa
Rating: Arancione
Avvertimenti: What if; Shonen-Ai; One-Shot
Genere: Sentimentale; Drammatica; Introspettiva
Personaggi e Pairing: Teito Klein; Mikage; MikagexTeito
Immagine di riferimento: #1
Note: Allora, innanzitutto il titolo è dato dal fatto che “Zantedeschia” sarebbe il nome scientifico della calla, a cui si fa riferimento la prima immagine. Non sono sicura del raiting, anche perché arancione mi sembra esagerato, ma l’ho messo, non si sa mai. Per quanto riguarda la storia in sé, devo dire che non me l’aspettavo.
Me l’ha ispirata la ending dell’anime, “Hitomi no Kotae” – canzone stupenda, tra l’altro! – e non avevo contemplato di scrivere così presto su questo Fandom. E dire che sono pure una fan delle FrauxTeito – specialmente di questi due. Eh, beh, è dato dal fatto che io amo alla follia il personaggio di Mikage. E’ un tributo alla sua morte, che mi ha fatta piangere come non mai.
Beh, finite le note, buona lettura!




Zantedeschia Rossa



Mentre vieni steso delicatamente in quel campo autunnale, ti senti la testa scoppiare da tutte quelle emozioni, così prepotenti e intense da confonderti.
Sai che non puoi permetterti di abbassare la guardia, ma non puoi resistere al tocco di quelle labbra sottili che sfiorano le tue, più carnose e piccole, in un bacio leggero come il battito d’ali di una farfalla appena nata.
Non puoi fare altro che stringere quei capelli biondo sporco, Teito, e infilarci dentro le tue dita nervose e scheletriche, in una stretta disperata e bisognosa.
Il contatto delle vostre labbra si fa sempre più approfondito, portando Mikage a sospirare contento per la beatitudine di quel momento.
<< Teito. >> ti invoca, mentre ti mordicchia con dolcezza un orecchio.
E arrossisci furiosamente, nascondendo il viso nell’incavo del suo collo, mentre le sue labbra rapidamente si impossessano di qualsiasi lembo di pelle a sua disposizione, per suggerlo in un baci calorosi e possessivi.
Un piccolo fruscio e tra i capelli ti ritrovi un fiore scarlatto.
Probabilmente opera del biondo, perché alza lentamente il busto e il viso per scrutarti dall’alto, per poi fare un sorriso beffardo ma allo stesso tempo gentile:
<< Questo fiore si sposa a meraviglia con la tua pelle. >>
Il rossore non fa altro che aumentare, mentre senti le sue labbra riappropriarsi delle tue.
<< Sta zitto. >> lo rimproveri in un sussurro roco, mentre puoi percepire la sua mano scendere verso la tua intimità e accarezzarla attraverso i pantaloni scuri dell’uniforme.
<< Qualcuno qui si è svegliato, uh? >> ti schernisce birbante, mentre ti mordicchia la giugulare.
Un gemito impazzito ti fuoriesce dalle labbra, e non puoi credere che quella sia la tua voce.
Non puoi nemmeno credere che il tuo migliore amico, l’unica persona a cui ti sia davvero legato da anni, ti stia massaggiando il membro attraverso quella stoffa costosa.
Ti senti rabbrividire, come sotto un getto d’acqua bollente, che tonifica le membra stanche dopo una giornata di duro allenamento.
<< Non qui. >> bisbigli, cercando di farlo desistere.
Semplicemente lui si china, ti fa uno di quei sorrisi che ti fanno sciogliere come burro e fa un cenno negativo del capo: << Nossignore! Devo riparare al danno compiuto! >> e si china malandrino davanti il cavallo dei tuoi pantaloni.
Quando lo senti finalmente toccarti con la sua lingua umida, quasi pensi di essere morto.
Sicuramente sei andato in paradiso, anche se te ne stupisci.
Non avresti mai pensato di andare in paradiso.
Hai sempre pensato di non esserne meritevole, ma adesso sei lì, e stai provando una delle sensazioni più confusionarie e soddisfacenti della tua vita.
La sua spontanea dolcezza ti fa letteralmente impazzire.
Appena prima di venire, vedi il suo sorriso che, dapprima birichino, si è trasformato in uno dei più sinceri e amorevoli che tu abbia mai avuto il piacere di ricordare sul suo viso raffinato.
<< Ti amo. >> afferma con aria seria e allo stesso tempo con animo gentile.
Un’esplosione di colori ti impedisce la visione dell’altro, che nel frattempo si riavvicina, a pochi centimetri dalle tue labbra, mischiando i vostri respiri in uno solo.
Vedi soltanto il rosso del fiore attaccato ai tuoi capelli bruni e poi la sua cicatrice diagonale a forma di croce, prima di cadere addormentato dalla stanchezza con un bacio.

*

Avreste dovuto morire insieme, proprio come promesso.
La sua morte non ti pare ancora possibile, non ci puoi ancora credere.
Eppure la croce bianca infissa al terreno è lì, a dimostrazione che il fato si è preso gioco di te come se fossi una delle sue pedine.
Osservi la dimora del tuo amico, mentre il vescovo Labrador ti passa un mazzo di calle rosse.
I tuoi occhi smeraldini diventano come due piattini da tè quando ricordi del lavoro di bocca fatto da Mikage nel bel mezzo di quel campo autunnale.
La calla rossa era quel fiore con cui il biondo ti aveva adornato i capelli.
Quello stesso fiore che a sua detta: “Si sposa a meraviglia con la tua pelle!”.
Non puoi che arrossire furiosamente a quel ricordo luminoso e colorato, uno de rari che possiedi, a cui ti aggrappi saldamente mentre posi quelle calle rosse profumate su quella tomba candida, proprio come l’innocenza del tuo migliore amico.
Quello stesso migliore amico che ha salvato la tua vita innumerevoli volte, sia fisicamente che interiormente. Senza la sua presenza constante, sei sicuro che non saresti mai riuscito a cavartela, perché è proprio grazie ad un suo minimo contatto, come un semplice sfiorarsi di spalla, che ti sei sentito semplicemente protetto.
Era la tua casa sicura, quella confortevole che avevi sempre desiderato, e adesso ti ritrovi ad essere un senzatetto sperduto nel nulla.
Cadi sulle ginocchia e chini il capo in avanti.
Prima di morire, avresti tanto voluto rispondere alle sue ultime parole.
Con amarezza rifletti che il “Ti amo anch’io” che ti preme con violenza in gola non potrà fuoriuscire dalle tue labbra, e soprattutto, non potrà essere ricambiato.







*Note d'autore:
Bene, la storia è arrivata quinta.
Sono felicissima di ciò *_*  anche perchè su 8 punti ne ho fatti 7.60, 0,40 tolti per grammatica ç__ç
Eh, ho dimenticato un paio di robette ma pazienza! Sono contentissima così, anche perchè ho adorato moltissimo partecipare a questo concorso! Ed ho pure vinto il premio attinenza *___* non poteva andare meglio di così XD
Probabilmente parteciperò anche al secondo girone, "P.S: I love you", ispirato all'omonimo film!
Consiglio di farci un salto a chi sia interessato ;)
Beh, che altro dire? E' la mia prima su 07 Ghost, scritta dopo appena poche ore dall'ultimo episodio da me visto dell'anime!
E' stato davvero un anime emozionante, che mi ha fatto piangere e mi ha preso dal fegato.
Di recente sto pure seguendo il manga, che esce mensilmente da settembre grazie alla Planet Manga.
Beh, non saprei che altro dire!
Spero che vi sia piaciuta e che l'abbiate apprezzata!
Baci <3

Anto*






   
 
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