Anime & Manga > Tokyo Mew Mew
Segui la storia  |       
Autore: Darkshadows92    06/11/2011    2 recensioni
Sono passati cinque anni dalla sconfitta di Deep Blue, e il progetto Mew è ormai finito.
Ichigo e le sue amiche possono godersi la vita normale che tutte sognavano, in particolare Ichigo, che ora ha accanto il ragazzo che desiderava. Ma il ritorno di qualcuno del loro passato scombussolerà le loro vita.
IchigoxKisshu, PaixRetasu TarutoxPurin
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Il tuo ritorno
 
Rientrò in casa di corsa, e tirò un sospiro di sollievo  una volta richiusa la porta dietro di sè, era ormai convinta di essere al sicuro.
"Sei accaldata Micetta" esclamò una voce familiare davanti a lei.
Ichigo si immobilizzò, riconosceva quella voce,anche dopo cinque anni, come dimenticarla.
Sentì il suo sguardo d'ambra su di lei,ma non aveva il coraggio di alzare lo sguardo per guardarlo.
"Che ci fai qui, Kisshu?" esclamò lei, finalmente trovando lo sguardo dell'alieno. 
"Sono venuto a trovarti" rispose lui come se fosse la cosa più naturale del mondo. Lei si alzò in piedi era così vicino che i loro corpi quasi si sfioravano, si sorprese quando si accorse quanto era cresciuto di statura, adesso doveva alzare la testa di molto per osservarlo.
"E ti sembra il momento?" esclamò adirata guardandolo in cagnesco. 
"Perchè che c'è che non va?" rispose inclinando la testa di lato.
"Prima di tutto, sono le cinque di mattina, secondo ti sembra il caso di spuntare dal nulla dopo cinque anni, e terzo, io ho un ragazzo che si arrabbierebbe molto nel sapere che tu ora sei qui"
Kisshu sbuffò, " e ti sembrano motivi validi?" disse trattenendo un sorriso, "comunque non sei cambiata per niente micetta" disse in tono quasi dolce sfiorandole una guancia.
Lei cercò di schivarlo, e lo guardò in faccia per la prima volta. Rimase colpita nel notare quanto invece era cambiato lui, i capelli verdi erano più lunghi anche se legati sempre nelle solite codine, il suo corpo seppur sempre esile, si era ingrossato rispetto a un tempo, 
e il suo viso ormai aveva abbandonato i tratti infantili. Sembrava un uomo e non più il solito ragazzino. Anche gli abiti erano cambiati, anche se non di molto, anzi assomigliavano a quelli del fratello maggiore Pai.
"Che c'è gattina, mi trovi attraente?" il suo sorriso divenne malizioso.
"No per niente, pensavo solo che sei cambiato" rispose Ichigo diventando rossa, più rossa dei suoi capelli. Lui si avvicinò di più adesso i loro corpi non avevano quasi nessuna distanza.
"Certo, e io ci credo" sbuffò di nuovo guardandola intensamente con quei suoi occhi felini. Lei si perse nel suo sguardo, ma decise di essere forte.
"Perchè sei qui?" gli chiese lei guardandolo con durezza.
Lui non rispose, la osservava in silenzio.
Kisshu sorrise chiudendo gli occhi "Perchè sei qui?" ripetè lei questa volta con più durezza.
"Per te" rispose lui semplicemente investendola di nuovo  col suo sguardo dorato.
Lei indietreggiò. "Sai che io sto con Masaya vero?" chiese lei arrossendo, e non capendone il motivo.
Lui le si avvicinò di nuovo, e questa volta le afferrò i polsi facendola sbattere sulla porta. "E tu pensi che io non sappia che in realtà pensi a me in continuazione?" ora la guardava severo, nel suo sguardo nessun accenno di divertimento, ne di scherno, solo dolore puro e intenso dolore.
Ichigo perso un battito, quello sguardo, ricordava troppe cose,  credeva di impazzire sapeva che lui aveva ragione. Pensava a lui, più spesso di quanto volesse ammettere, non lo aveva mai detto a nessuno, nemmeno alle sue amiche, non lo aveva nemmeno mai ammesso a se stessa. 
"Non penso a te  per il motivo che pensi tu" si ribellò lei cercando di liberarsi dalla presa.
Lui sorrise, lei soffermò lo sguardo sui canini appuntiti. "Questo è perchè non sai ancora di amarmi, non l'hai ancora capito?" questa volta lui le accarezzò una guancia, quasi con delicatezza, avvicinando pericolosamente il suo volto a quello della ragazza.
Dietro di loro sentirono un rumore di passi.
"I  mie genitori si saranno svegliati" bisbigliò a Kisshu, tirando un sospiro di sollievo.
Lui si staccò da lei guardandola deluso "Fatti trovare in camera mia tra cinque minuti!" continuò la ragazza.
Lui annuì leggermente e si smaterializzò.
"Ichigo sei tu?" esclamò il padre accendendo la luce.
"Si papà, scusami parlavo al cellulare" sorrise mostrando il telefonino che teneva in mano, ma le gote tutte rosse la smentivano.
Il padre la osservò per circa due minuti, poi si voltò verso le scale.
"Sakura, non chiamare la polizia! è Ichigo parlava al cellulare!" 
La madre scese le scale con in mano una mazza da baseball, lo sguardo non prometteva niente di buono.
"Insomma, ti sembra l'ora? quando vedrò quel ragazzo gli farò una ramanzina!" 
"Oh no mamma, non serve non accadrà più!" in quel momento maledisse Kisshu con tutta se stessa.
"Bene, vado a preparare la colazione!" e borbottando entrò in cucina.
Ichigo ne approfittò e corse in camera, aprì la porta aspettandosi di trovare l'alieno, ma lui non cera.
"Kisshu?" lo chiamò nell'oscurità. Lui apparve dal nulla sopra la sua testa.
"Ti pare il modo di apparire dal nulla? mi farai prendere un colpo!" lo sgridò.
"Pensavi che me ne fossi andato? oh no gattina, non me ne andrei, non senza salutarti" 
"Voglio delle spiegazioni" Continuò ignorando le parole dell'alieno.
Lui appoggiò i piedi a terra e la guardò senza spiccicare parola, Ichigo cominciava ad innervosirsi.
"Insomma mi ascolti? Kisshu!" esclamò esausta.
"Che c'è da spiegare? sono tornato perchè era quello che volevo" 
"E i tuoi fratelli?" chiese Ichigo dandogli le spalle.
Lui sospirò, e poi sorrise "perchè anche loro ti mancano? gli porterò i tuoi saluti se vuoi" 
"Sai ho una profonda voglia di..." fu interrotta da Kisshu che le poggiò un dito sulle labbra.
"Di me?" chiese guardandola furbo.
"No di darti un pugno!" gli rispose arrabbiata e rossa come un peperone.
"Sai mi piacciono le cose violente..." continuò Kisshu con sguardo predatore.
"Insomma! sei sempre il solito maniaco!" gridò inviperita.
"Ichigo tutto bene?" urlò suo padre dalle scale, doveva aver alzato troppo la voce, fulminò l'alieno con lo sguardo, che fece spallucce, come per discolparsi.
"Sì papà!" rispose cercando di darsi un tono tranquillo.
Ok" rispose il padre.
"é tutta colpa tua!" sibilò la rossa avanzando a grandi passi verso Kisshu, che però scomparve.
"Sai sei carina quando ti arrabbi" la sua voce proveniva dalla finestra.
"TU!" 
"Scusa micetta, ma ora devo andare, sai non credo che tu voglia portarmi con te dai tuoi amici" si rattristò al pensiero di quella separazione imminente.
"No infatti" rispose lei dura.
"Allora gattina, ci vediamo stasera" le sorrise malinconico, e scomparì prima che lei potesse rispondergli.
SI voltò verso la sua stanza, improvvisamente vuota, troppo vuota.
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Tokyo Mew Mew / Vai alla pagina dell'autore: Darkshadows92