Aveva il sorriso di un bambino e il tono innocente dello stesso. Apparentemente senza difese, attendeva solo la sua risposta. O forse era solo la malizia della preda che ormai sapeva di non avere ben più speranza a dipingere come un mostro brutale e privo di scrupoli quell'essere dalle fattezze visivamente delicate e fragili. Tino sapeva d'essere per Ivan non altro che un oggetto caro da collezione - come tale, sarebbe stato trattato con cura e mirato con orgoglio di tanto in tanto, proprio come stava succedendo in quel letto.
Non aveva ancora capito se gli sarebbe bastato quello o se volesse pretendere più considerazione. Non aveva ancora capito come ritenere quel gigante dalla doppia faccia ingannevole.
[Lemon RuFin]