Ed ora si trovava lì, davanti al cancello del liceo classico Monaco, pronta ad iniziare il suo terzo anno,quell’anno che -pur ancora non sapendolo- le avrebbe cambiato per sempre la vita.

Tra la grande folla di giovani che attendevano il trillo della campana che avrebbe segnato l’inizio del nuovo anno scolastico passa Ana,una ragazza dai capelli color nocciola che le arrivano poco sotto le spalle,gli occhi marroni, e con una bellezza fine,una di quelle bellezze che ti abbaglia in modo pacato.

‘Ana!’ tre ragazze la chiamarono correndole incontro,eccole li: Ginevra,Elisa e Asia,le sue migliori amiche, rispettivamente mora con occhi marroni,rossa con occhi color cioccolato e bionda con occhi azzurri. Si sono conosciute e scelte protagoniste di quella magica amicizia il primo anno di superiori,quando tutte e quattro erano impaurite e spaesate. Non so se avete presente quell’amicizia nella quale basta uno sguardo per capirsi,quell’amicizia in cui sei sicura che loro sono al tuo fianco ora e lo saranno per sempre,ecco quella era la loro amicizia,insomma un’amicizia del cuore.
Ana le abbracciò una per una e le osservò per notare qualche cambiamento,ma erano sempre loro,le sue mitiche e fantastiche amiche.

La campanella suonò e il putiferio ebbe il sopravvento.
Arrivate il classe presero posto nella terza fila,quella più vicina al muro senza finestra. Ana si sedette con Ginevra nei penultimi banchi e Asia ed Elisa si sedettero dietro di loro nei banchi dell’ultima fila.
‘Che bello essere ritornata tra i banchi di scuola,devo ammettere che durante le vacanze mi siete mancate tantissimo’ – ‘La nostra Asia è ritornata più dolce di prima,vero?’ scherzò Elisa sentendo le parole dell’amica; ‘E dai non essere apatica Elisa.’ – ‘Su scherzavo,anche voi mi siete mancate tantissimo,è naturale, altrimenti non avrei speso venti euro la settimana per telefonarvi ’ – ‘AHAHA. Oddio ragazze quanto vi voglio bene.’

Quant’è pesante il primo giorno di scuola solo Dio lo sa e quanto finalmente dopo sei  lunghissime ore ti ritrovi alla fermata per aspettare il pullman hai il cuore pieno di gioia.
‘Ginevra,c’è Marco.’ Ana salutò con un gesto della mano il fidanzato dell’amica che si avvicinava verso di loro.
‘Marco!’ Ginevra gli si buttò al collo. ‘Ah quanto mi sei mancata.’ I due fidanzati si scambiarono qualche effusione sotto gli occhi delle tre ragazze che se la ridevano serenamente.
‘Ragazze,questo è il mio pullman,io vado. A domani’ Ana sali sul pullman e si diresse agli ultimi sedili prendendo posto dal lato del finestrino. Amava osservare il paesaggio che scorreva di fianco a lei.
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‘Mamma? Papà? Sono a casa!’ annunciò Ana , ma purtroppo ad attenderla non c’era nessuno. Entrambi i genitori erano troppo impegnati per tornare a casa per pranzo e inoltre quando erano tutti e tre insieme esistevano pochi momenti felici perché il resto del tempo  marito e moglie lo passavano a litigare.