Lo so benissimo, Principessa
Era una bella giornata di sole a Toronto.  Il parco cittadino era pieno di gente che aveva approfittato del bel tempo, non così frequente in Febbraio. Bambini che giocavano a rincorrersi, mamme che chiacchieravano allegramente, coppiette che passeggiavano tenendosi per mano.
Tra quest’ultime, una attirava particolarmente l’attenzione.
Lei una ragazza molto carina, con folti capelli castani e grandi occhi scuri.
Lui un ragazzo altrettanto bello e… diverso.
Sarà stato per la cresta verde che sbucava dai capelli corvini, oppure a causa dei piercing che gli ricoprivano il volto.

-Duncan, non avrai veramente intenzione di fumarne un’altra?- chiese la ragazza, vedendo che il fidanzato era in procinto di accendere una sigaretta, l’ennesima.
-Avanti Courtney, sarà solo la terza!
-Fai come vuoi, ma quando ti sentirai male non dire che non ti avevo avvertito!!
Il punk sfoderò un suo tipico sorrisetto sghembo:
-Mi fai morire, Principessa.
La ragazza sbuffò e alzò gli occhi al cielo, Duncan era veramente testardo.
Il punk tirò fuori dalla tasca l’accendino e provò a far uscire la fiammella, invano. Tentò una, due, tre volte dopodiché lo gettò via infuriato:
-Stupido accendino!!
-Invece è un bene che non abbia funzionato e che…- Courtney si fermò quando vide il suo ragazzo accovacciato a terra.
-Duncan, si può sapere cosa stai facendo?-
-Niente, ho trovato un altro accendino, magari funziona!
-Stai scherzando vero? Non lo sai che non si raccolgono le cose da terra?
Il punk si alzò sbuffando ma non disse niente, non voleva certo litigare per un’assurdità del genere.

Era passata un’oretta, e Duncan stava accompagnando Courtney a casa.
Ad un certo punto, avendo inciampato in chissà cosa, Courtney si ritrovò distesa a terra. Invece di aiutarla, il suo ragazzo rimaneva immobile, guardandola con aria indifferente.
-Che fai Orco chiodato, non mi aiuti?
Lui per tutta risposta si stampò un odiabile sorriso sulle labbra:
-Vedi Principessa, so benissimo che non si raccolgono le cose da terra!