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Autore: CandyLollipop    06/11/2011    4 recensioni
Caro Diario,
è una serata fredda stasera e il freddo che sento stasera penetra dentro la mia pelle.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kurt Hummel
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Titolo: Dear Diary, I'm cold
Personaggi: Kurt Hummel, Blaine Anderson, Dave Karofsky,
Generi: Introspettivo, Malinconico
Rating: Verde
Avvertimenti: Flashfic
Note: Finalmente sono riuscita a scrivere qualcos'altro! Non so se questa flashfic si possa considerare almeno decente, ma provo lo stesso a pubblicarla...

 


Dear Diary, I’m cold

 
Caro Diario,
è una serata fredda stasera e il freddo che sento penetra dentro la mia pelle. Ultimamente c’è freddo intorno a me, non c’è più il calore che sentivo quando Blaine mi dedicava tutte quelle attenzioni. Prima praticamente sembrava vivere per me, si è persino trasferito al McKinley solo ed esclusivamente per passare più tempo con me, ma le cose sono cambiate dopo pochi giorni. Lo scopo della sua permanenza nell’istituto è cambiato subito, ora il suo scopo è essere una star anche lì. Si dedica con tutto se stesso al musical, alle prove del Glee, alla sua nuova amicizia con Rachel Berry e per me nella sua vita non c’è più posto. Forse sono esagerato, ma è troppo desiderare di venire prima di tutto questo per il proprio ragazzo? Non lo so, so solo che ho sentito sentimenti più forti per me.
David Karofsky… dietro il suo odio per me, che si è trasformato in qualche modo in ossessione, sentivo qualcosa di strano qualche mese fa. Quando ha iniziato a perseguitarmi seriamente mi sono chiesto sempre di più il perché del suo comportamento e dopo quel gesto, quel bacio arrabbiato, furioso, violento, forse bisognoso di qualcosa, sono diventato anch’io ossessionato da lui. Il bisogno di sapere il perché di quel gesto era costantemente presente dentro di me, volevo saperlo, dovevo saperlo. Ma le sue minacce mi confondevano e il suo perseguitarmi diventava sempre più tremendo, così sono entrato nel panico e non sono riuscito ad arrivare a una risposta. Poi mi ha chiesto scusa, inizialmente perché costretto da Santana, poi  perché lo sentiva davvero. Ricordo ancora il momento in cui mi ha chiesto davvero scusa.  Ero quasi pietrificato davanti alle sue lacrime. Dentro di lui sentivo di nuovo il bisogno di qualcosa, e non sapevo cosa dire o cosa fare. E poi dopo il ballo ci siamo limitati a salutarci in corridoio. Ma anche se ci salutavamo solo, dentro di lui, quando si rivolgeva a me, sentivo sempre qualcosa di forte e sensazioni del genere da quando è cominciato il nuovo anno scolastico non le ho più sentite…
Non riesco a fare a meno di pensare che molte cose avrei dovuto farle in modo diverso, a cominciare da come mi sono comportato con Dave, perché ora che ne la paura, ne il romanticismo dominano i miei pensieri capisco molte cose..
Forse quello di cui Dave aveva bisogno ero io, dovevo stargli vicino, dovevo essere un qualche suo punto di riferimento, qualcosa in più per cui valesse la pena andare avanti, dovevo farlo per lui e per me, perché avevo paura di lui, ma avevo paura anche di me stesso, perché c’era qualcosa dentro di me che non riuscivo a capire e che mi spaventava, qualcosa di forte, qualcosa che mi soffocava, che si era impadronito completamente di me: io con lui sentivo calore
 
 

-Kurt

  
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