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Autore: Chocolate_senpai    07/11/2011    1 recensioni
Questa è un'elaborazione di un pensiero che mi è venuto in mente ieri, una delle solite cose che penso al posto di dormire giusto per essere sicura di non svegliarmi il giorno dopo ^_^'
Spero che non sia troppo noioso e che in qualche modo induca tutti a pensare.
E quindi, ecco a voi gli ultimi eroi.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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 Heroes ::....
 
Chi di voi non ha mai guardato un film, o letto un fumetto sui super eroi? Immagino che tutti, o per lo meno buona parte, abbiamo avuto l’opportunità di farlo.
Immagino anche che ognuno di noi si è immedesimato nell’eroe protagonista, immaginandosi vincitore di mille scontri impossibili e possessore di straordinari poteri.
Ma questo sogno si è sempre dilungato solo fino all’ultima pagina del fumetto, o all’ultimo fotogramma del film, per poi svanire: e così anche noi siamo tornati ad essere persone comuni.
Eppure non è giusto dire “comuni”. Ognuno di noi ha la sua storia da raccontare, con i suoi avvenimenti belli e brutti. Tutti, almeno una volta nella vita, siamo stati un po’ “eroi”.

Questo pensiero assillava la mente di una ragazzina che, ancora nel dormiveglia, cercava di aggrapparsi al mondo dei sogni. Lo stava pensando proprio ieri notte, volgendo lo sguardo stanco verso la luce della sveglia. Poi il sonno ha avuto la meglio, ma ora riprenderò al suo posto il filo dei suoi pensieri.

Non tutti hanno letto le “leggende del Mondo Emerso”, una trilogia di libri, preceduta dalle cronache e dalle guerre,che nell’epilogo dice delle cose importanti, sotto il mio punto di vista.
Le ultime pagine narrano della fine della guerra, dell’avvento della pace grazie all’aiuto di eroi che hanno combattuto dando tutto per poter vincere. Ma tutti sono stati eroi.
Non solo i più forti che possedevano poteri straordinari, non solo gli eletti.
Anche gli abitanti delle città, i bambini, le donne che attendevano i propri uomini, persone delle quali non viene citato nemmeno il nome, ma è anche grazie a loro se è arrivata la pace.

Perché? Semplice.

Ognuno di noi, con dei piccoli gesti,  rende possibile qualcosa. È grazie a ciò che facciamo, tutti, non solo i più grandi, che avvengono i cambiamenti.
A volte basta una parola per cambiare il mondo, e forse non sapremo mai se questo cambiamento è avvenuto per qualcosa che abbiamo detto o fatto noi.
 Potremo riassumere questo concetto dichiarando che “l’unione fa la forza”, ma non credo basterebbe.
Ognuno di noi ha sognato almeno una volta di essere un eroe, di avere dei super poteri, di sconfiggere nemici che esistono solo nel mondo dei fumetti. Ma questo chi l’ha detto?
Ci sono tanti nemici anche nel nostro mondo, tante occasioni per essere eroi. Solo che è diverso.
Perché non abbiamo due vite, ma solo una. Quando moriamo non possiamo spegnere e riaccendere la console per ricominciare a giocare. Dopo la morte non possiamo più cancellare la scritta “game over”.

La sera la stragrande maggioranza delle persone che vivono in questo mondo si guarda le notizie del telegiornale, notizie che sono sempre le stesse, rapine, incidenti, morti .. eppure non possiamo fare a meno di informarci. Ma ci sono delle cose alle quali non pensiamo.
La gente che combatte contro la tirannia di chi vuole sottomettere la popolazione sotto di sé, gli uomini che vanno ad aiutare i meno fortunati e i più deboli ad avere un’esistenza migliore, quelli che trovano cure alle malattie mortali e portano queste cure nel mondo, per avere un futuro migliore …

Queste persone non sono forse eroi?

Non cercano forse di rendere più bello questo mondo, di aiutare tutti e di portare la pace?
Forse non hanno i super poteri e non si spostano volando, ma sì, sono eroi.

Tutti ricordiamo il disastro della centrale nucleare di Cernobyl, l’abbiamo letto o ne abbiamo sentito parlare dalla televisione e dai documentari.
Le persone che lavoravano lì dentro e che dopo l’esplosione hanno cercato di ridurre il danno, che hanno contribuito a raffreddare il reattore che era esploso, che hanno perso la vita a causa di questo disastro e che sono morti cercando di porvi rimedio .. sono tutte persone che hanno cercato di aiutare gli altri, di evitare un ulteriore catastrofe. Sono tutte persone  che, come in un ipotetico fumetto, hanno combattuto dando tutto ciò che avevano, anche la vita.
Questa persone non sono forse eroi?

Eppure noi ,di tutti coloro che ogni giorno lottano contro il male, che ogni giorno faticano per avere un futuro, spesso non ce ne accorgiamo. Non capiamo quanto loro possano essere stati importanti.
Ognuno di noi vive nel proprio mondo, con le proprio idee e i propri sogni. Ma quand’è che usciamo da questo mondo immaginario e finalmente mettiamo piede nella realtà? Quand’è che ci rendiamo conto che il mondo è diverso da come vorremmo che sia?

Ci sono persone che a questo ci hanno già pensato. Persone che vogliono costruire qualcosa di buono per tutti, anche per chi non conoscono.
Sono loro i veri eroi, non gli uomini in calzamaglia che volano su città immaginarie e con uno schiocco di dita fanno ciò che vogliono. Per cambiare il mondo ci vuole tempo e coraggio, ci vuole fiducia e ci vuole speranza. E chi crede in questo, come quelli che hanno spento l’incendio della centrale nucleare, quelli che ogni giorno si svegliano andando a combattere per la pace e pensando che forse l’indomani non ci saranno più, quelli che vanno in giro per il mondo portando il proprio aiuto a chi da solo non riesce a superare le difficoltà della vita, è un eroe.

Ognuno di noi nel suo piccolo lo è, perché tutti aspiriamo a qualcosa di più, a qualcosa di meglio. E tutte le volte che facciamo una scelta, certi che porterà a qualcosa di migliore, siamo un po’ eroi.

Perché, citando le ultime parole dell’epilogo delle “Leggende del Mondo Emerso”, il nostro mondo non appartiene a fantomatici eroi con super poteri, ma soltanto a chi lo abita.
E lo ama.
Ecco, dunque, gli ultimi eroi.


Domani la ragazzina che, catturata dalla stanchezza e trascinata verso il sonno su una nuvola di sogni, ha lasciato interrotto il discorso che ora vi ho presentato io, si sveglierà forse più leggera, forse più pesante, confusa da ciò che la sera precedente le era venuto in mente e felice per averci pensato e aver concluso il pensiero, forse nel sonno.
Andrà a scuola come tutte le mattine e incontrerà le sue amiche con le quali parlerà e riderà, senza rimuginare troppo sui pensieri della notte prima, ormai reclusi in un remoto cassetto della sua vasta memoria.

E allora anche lei cadrà vittima di quel mondo immaginario, e senza accorgersene continuerà a viverci per tutta la giornata. Forse. Forse no. Neppure io posso saperlo. Io che, in fondo, non sono altro che una manciata di pensieri, chiusi in quel famoso cassetto.

Però, chissà, magari anche questa ragazzina, avrà un momento per pensare al futuro.
Forse anche lei, senza nemmeno accorgersene, prenderà una scelta importante per lei, per la sua vita, anche se in quel momento le sembrerà una sciocchezza.
E allora, se tutto questo mio ragionamento sarà servito a qualcosa, potremmo dire che anche lei sarà un po’ “eroe”.

Nel caso contrario, non cambierà nulla, e nessuno terrà conto delle parole gettate al vento, con l’intenzione di dire qualcosa di non ancora precisato. Nemmeno la ragazzina, allora, penserà di aver fatto una scelta.
E non la farà.
Non ancora.

C’è chi pensa che, al giorno d’oggi,
il mondo stia cadendo sempre più in basso
che chi lo governa non è capace a governarlo
e che nessuno pensa a tirarlo su.
E allora perché anche quelli che lo abitano
Lo vogliono lasciare al suo destino?
Chi ha detto che solo nei fumetti
Si può essere Eroi?

 
 

  

  



 
  
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