Voglio sentirti sorridere
Sei
cieco.
È stata la detonazione della bomba a ridurti
così. Ma è una
condizione passeggera.
Ed ora ti ritrovi li, in piena notte, quando ormai ci siete
solo voi sue all’interno del palazzo del CBI, con le spalle
appoggiate al muro.
E lei è proprio li davanti a te.
Ti è mancata, anche se non lo ammetterai mai.
Ti è mancato non vederla sempre intorno a te.
A dettare ordini con quel suo fare al tempo stesso materno e
marziale.
Ti è mancata la sua gioia di vivere, il suo broncio che
spunta sempre quando ne fai una delle tue.
E non puoi fare altro che desiderare di poterla rivedere,
per questo le hai chiesto il permesso di poterle toccare i tratti del
suo
volto. Per concedere almeno al tuo tatto di percepirla.
E lei, come sempre, incapace di dirti di no, te lo concede.
Così ora ti ritrovi con le tue mani che percorrono il suo
volto.
Accarezzi le sue guance,
che anche se non riesci a vederle, sai che si stanno
colorando di rosso.
Perché ormai dopo tanto tempo, conosci a memoria le sue
reazioni.
Ti soffermi sui suoi occhi. Occhi che ti hanno colpito dal
primo giorno che l’hai vista, e che tutt’ora delle
volte ti fanno compagnia
durante le tue sporadiche incursioni nel mondo di Morfeo.
Li accarezzi con i tuoi polpastrelli, percependo la lieve
consistenza delle sue ciglia, e la levigatezza della sua pelle;
così liscia da
ricordare quella di un bambino.
Infine ti soffermi sulle sue labbra, così perfette e rosee.
Labbra che ultimamente hanno cominciato a darti il tormento. Labbra che
ti
affascinano sempre di più.
E che sempre più spesso ti ritrovi a fantasticare su che
sapore abbiano.
Ed è così che senza esitazione, ti chini su di
lei, per dare
requie al tuo tormento. A quel tuo insano bisogno di sapere.
E senza neanche accorgertene, sfiori le sue labbra, in un
bacio dolce, delicato. Che nulla pretende in cambio, se non la muta
consapevolezza di ciò che sta accadendo.
Ti ritrovi a baciarla, ed è del tutto normale. Ora
finalmente puoi sapere cosa si prova. Ora sai che sapore hanno le sue
labbra.
Tutto ti saresti immaginato tranne che la realtà.
Perché la realtà è che lei sa
di miele e fragole; un miscuglio così buono e invitante, che
quasi non
smetteresti più di assaporarlo.
Ma sai che non puoi. Hai un dovere da mandare avanti, e non
puoi concederti distrazioni.
Per questo ti obblighi a staccarti da lei, e con ancora il
suo viso fra le mani, apri gli occhi.
E ritorni a vedere!
Sembra
quasi un miracolo, ma infondo sai che è del tutto
normale.
Perché infondo al cuore, forse, lo hai sempre saputo che lei
è un angelo.
Un angelo dagli occhi verdi come smeraldi.
Il tuo angelo personale, sul quale sai che potrai sempre
contare. Quello stesso angelo che si è assunto il compito di
proteggerti fino
alla fine.
L’angelo che non puoi fare a meno di amare.
La tua Teresa.
FINE
Sproloquio:
Che dire? Questa cosuccia è nata in un momento in cui non
stavo
molto bene. Ma ho avuto l’ispirazione, ho colto il momento al
balzo e l’ho
scritta, e quindi eccoci qui.
Grazie per aver letto.
Baci! Naky!!!