Muoiono
nello stesso
respiro,
gli amanti.
Alessandro
Baricco - City
Lo
strinse a sé, respirando il suo profumo. Il
profumo della sua pelle. Inspirò ancora e ancora, sino a
perdere l’equilibrio,
sino a perdere se stessa. Perché quello era accaduto. Aveva
perso se stessa in
quel profumo, in quegli occhi castani. Si strinse a quel corpo caldo
che
premeva contro il suo. Tra le mani strinse il suo maglione, poi le fece
salire,
ora sino alle spalle, ora sino ai capelli, per far perdere le dita tra
quei riccioli
poco annunciati.
Lo
strinse ancora, e ancora. Il volto nell’incavo
del collo di lui. Le sue mani sul suo volto. Il suo respiro sul collo.
Lasciava
bruciature quel respiro sulla sua pelle. Le mani di lui lasciavano
solchi sul
suo corpo.
La
strinse a sé. Come se fosse la prima volta,
come se fosse l’ultima. Sentì il battito del suo
cuore farsi sempre più veloce.
Il corpo caldo premere contro il suo. Le sue curve contro il suo corpo.
Il suo
respiro caldo passava attraverso gli abiti sino ad arrivare alla sua
pelle e
avvolgerlo.
Le
labbra premute contro quelle dell’altro. Il
respiro accelerato. Mani strette in un silenzioso abbraccio. Ancora
labbra
contro labbra, sempre più a fondo, sempre più a
contatto. Occhi dentro occhi,
prima dell’inizio, prima della fine.
Quello
di cui hai bisogno, è amore.