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Autore: reberebecca    08/11/2011    11 recensioni
Una ragazza, tutta coperta, spunta sulla strada, la sciarpa le risparmia solo gli occhi.
Sono nocciola. Sembra triste.
Subito dopo di lei spunta un fagotto. Tutto coperto. Se non fosse che sento battere il suo cuore giurerei che è un gomitolo che rotola sulla strada.
“Tesoro sbrigati! Si fa rosso sennò.”
“Mamma”
Dalla voce, è una bimba di sicuro, riprende a camminare più veloce. Ma inciampa e cade sull’asfalto coperto di ghiaccio.
“Tesoro, riuscirai mai a camminare retta per più di cinque minuti?!”
E’ buffa la bimba. Apro il finestrino.
“Mamma la bua”
E lo sento.
Il suo odore … mi travolge.
Un’ondata di adrenalina mi smuove ogni centimetro del corpo, invadendomi completamente. Gli occhi mi si scuriscono. Tremo. Subito dopo il dolore nel petto sembra squartarmi. Sono senza fiato, mi sembra di aver perfino bisogno di respirare.
Lo trovata! E’ lei.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Bella/Edward
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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Buongiorno a tutti!
Eccomi con il capitolo fresco,fresco e revisionato dalla meravigliosa  ila74cullen
Consiglio sempre le sue altrettanto meravigliose storie.
Come dicevo ecco a voi l’ultimo capitolo, il finale, l’epilogo…  alias  “la vendetta di Bella”
Spero che vi piaccia.
Ringrazio in anticipo tutti voi che leggete e quei splendidi angeli che recensiscono e  che sempre hanno commentato alzando così il mio ego e la voglia di continuare.
Grazie siete stati fantastici.
Un bacione.
rebe
 
 
 
 
Capitolo 14 - Epilogo
 
 
 
Bella
 
Si dice che il peso dell’anima sia di 21 grammi.
Mi chiedo quanto possa pesare la mia ora che, pian piano, la sto condividendo con lui; e quando da vampira sarà divisa letteralmente a metà … ne sentirò il peso?
Sarò più leggera?
Guardo il cielo stellato, una vera rarità a Forks, soprattutto in pieno inverno, godo della pace che mi circonda, è talmente potente che riesce a invadere il mio cuore; perché perdersi con ragionamenti contorti e melodrammatici quando ho la felicità a portata di mano, anzi in mano.
Finalmente mi è chiaro perché non riuscissi a trovare l’altra metà del mio cuore, qualcuno da amare e che mi amasse per quella che sono, non riuscivo a trovarlo perché c’era già qualcuno: c’era già Edward che mi amava.
Adesso sono felice e lo sarò per sempre, anche se il futuro mi riserverà brutti momenti, so con certezza che Edward sarà con me … per sempre … il resto non ha importanza.
Prendo un respiro profondo, l’odore della sera e della foresta che circondano la nostra casa m’invadono i polmoni.
Oh, la nostra casa. Tutta nostra.
Esme, ha pensato che ogni coppia sposata, “seria”, come spesso ama ricordarcelo, deve avere un po’ di privacy ha detto di considerarlo un regalo di benvenuto in famiglia.
Naturalmente non ha importanza che per il resto del mondo siamo soltanto fidanzati, anzi per Charlie siamo soltanto una coppia in piena crisi adolescenziale ed è convinto che presto ci passerà.
Sì certo, presto!
Sono sposata, con un vampiro, con cui condivido l’anima, il mio destino è stato scritto probabilmente ancor prima di nascere …
Sì, certo, mi passerà presto, come no, ma è meglio che lui non lo viene a sapere.
Mi lascio scivolare nel tepore dell’acqua calda, rilasso i muscoli tesi, beandomi di questa meraviglia.
La Jacuzzi incastonata nel pavimento nel retro della casa è stata il fiore all’occhiello di Emmet, un suo specifico contributo a quello che per me non è una casa ma una reggia, dicendo e cito testuale parole: “ ogni coppia che si rispetti deve avere un posto speciale dove tenere alto il nome dei Cullen” accompagnato da una risata fragorosa. 
Tutti hanno così contribuito a rendere tutto perfetto, l’unica per così dire pretesa era che doveva essere vicino alla grande casa Cullen, così Esme ha ristrutturato un rudere vicino, trasformandolo nella casa dei miei sogni.
Li adoro tutti. Sono la mia famiglia.
Mi stendo sospirando.  Appoggio la testa sul poggiatesta incorporato nella piscina.
Le candele disposte intorno oltre ad illuminare e creare un’atmosfera romantica, emanano anche un buon profumo, non come a quello di Edward, s’intende, niente è così squisito, ma il delicato profumo è piacevole, piacerà sicuramente anche a Edward.
Ho passato settimane a programmare tutto questo.
E tutto deve essere perfetto.
Voglio che questo Natale sia perfetto per noi e poi ho un paio di rivincite che ancora mi spettano.
Sono eccitata dall’idea, ma m’impongo di continuare a rilassarmi.
Edward dovrebbe tornare dalla caccia da un momento all’altro.
Lui e Jasper sono partiti tre giorni fa ed io ho approfittato di passare più tempo con Charlie, presto non mi sarà più possibile.  Anche se tecnicamente viviamo ancora in casa insieme, almeno è quello che sembra, Edward ed io,  sgattaioliamo fuori al suo primo russare, per correre alla nostra casetta per far poi ritorno al mattino seguente.
Devo dire che se da una parte è molto faticoso, dall’altra ne vale la pena.
Un leggero cambiamento intorno, mi avvisa che Edward è vicino.
lo sento a pelle oltre all’ormai familiare formicolio nella pancia.
Mi stupisco ancora di come il mio corpo reagisca subito alla sua vicinanza, di come la sensazione di anticipazione m’invada ancora prima che i nostri occhi si incontrano o la nostra pelle si sfiori.
Un tocco freddo mi sposta i capelli e il suo profumo subito mi invade.
Mhmm, è qui.
“Ciao” La sua voce è un balsamo che scende dolce su di me.
“Ciao” sussurro mentre mi godo le sue mani che delicate massaggiarmi il collo.
“Ti unisci a me?” Lo invito fiduciosa, mi è mancato così tanto.
“Non c’è che da chiedere”
Non finisce nemmeno la frase che è già nell’acqua, nudo, dietro di me.
Quando la sua bocca tocca la mia pelle sulla nuca, lo sento sospirare profondamente, eco del mio, come se entrambi avessimo trattenuto il respiro per lungo tempo e solo ora si possa tornare alla normalità. Riprende a massaggiarmi il collo e le spalle, alternando mani e labbra, disponendo dolci baci su ogni parte di pelle esposta.
Sono in paradiso.
“Hai fatto buona caccia?”
Non mi è facile parlare mentre le sue labbra giocano  così dannatamente bene con la mia pelle; solo che il mio piano non prevede ancora il sesso sfrenato, quello ci sarà più tardi … abbiamo tutta la notte.
In fondo è la Vigilia di Natale e i regali non si scartano prima di mezzanotte; e non sarò certo io a rompere questa tradizione.
 Ho un completino intimo favoloso, a prova di vampiro... a detta di Alice, non era necessario prenderlo commestibile tanto Edward lo avrebbe divorato comunque, ma non ho resistito.
Mi giro desiderosa di assaggiare le sue labbra, lo abbraccio con foga, so che gli piace quando mi lascio guidare dalla possessività, infatti, di colpo gli occhi gli si scuriscono imprimendo nel suo sguardo il desiderio che condivido.
Le sue labbra sono velocemente sulle mie, rispondendo con altrettanto foga.
Le sue mani continuano a scorrere senza sosta facendomi impazzire.
Edward mi ha dimostrato un sacco di volte il suo amore e la sua dedizione a me.
 Negli ultimi mesi, queste stesse mani hanno avuto modo di adorarmi più e più volte.
Edward mi ha adorato con le mani, la bocca, le labbra, la lingua… con tutto il suo corpo, ed io, naturalmente, mi sono lasciata adorare, ogni volta.
Continuo a baciarlo, gustando la sua bocca, il suo sapore.
Mi aggrappo ancora di più a lui, scorro le mani lungo il suo corpo, accarezzando ogni parte di lui, adorandolo a mia volta.
Il suo corpo risponde all’istante emettendo un ringhio gutturale, pieno di lussuria.
E’ come se il suo corpo fosse nato per me e ora mi supplica di prendermi cura di lui.
 
Dio quanto mi è mancato.
Sentirmi circondata dalle sue braccia e dal suo profumo è assolutamente perfetto.
Non c’è niente che desidero di più.
Tutto quello che voglio è questo. Io e lui, per sempre… o forse…
 Improvvisamente, sento Edward irrigidirsi di colpo tra le mie braccia, si sposta in posizione di difesa e inizia a ringhiare, subito dopo un tonfo accompagna lo spruzzo dell’acqua che letteralmente ci bagna completamente. Non capsico cosa succede ma lo sguardo mi scatta subito dove avevo nascosto la scatola con la sorpresa. 
E’ rovesciata, si vede perfettamente da come spunta dietro la colonna.
Edward ringhia più forte mentre io mi affretto ad afferrare quella palla di pelo che sbuca da sotto l’acqua.
Mi allungo e lo perendo tra le braccia.
“Buono cuccioletto” gli intimo mentre lui comincia a leccarmi il viso.
Rido giocosa di quel batuffolo voglioso di coccole.
Guardo Edward, che non smette di ringhiare minaccioso, a giudicare della sua faccia penso che la sorpresa, a modo suo, sia riuscita.
“Cattivo ragazzo!” lo sgrido bonariamente mentre gli gratto un punto dietro le orecchie.
“Bella?...”  Cosa? Non sgridavo certo lui!
“Sì, Edward?” riesco a imprimere nella mia voce un’innocenza da Oscar.
“Che cos’è?”
“Oh, amore, ma è il nostro cucciolo, no?”
“Bella… io sono un vampiro… i cuccioli me li mangio a collazione, a pranzo, a cena… nei fine settimana…”
Lo guardo perplessa con l’espressione ovvia del tipo : “ho capito sai, non andare oltre”
“No che non lo mangi!”
“Bella…”
“Niente Bella, prendere decisioni senza permesso, è di famiglia, ed io ho già deciso” Il mio tono non concede replica e il suo sguardo quasi colpevole mi conferma che ho centrato perfettamente il punto.
“Jake, rimane con noi” Ribadisco accarezzandogli il musetto.
Per essere solo un cucciolo è bello grosso, non oso pensare quando crescerà.
Quando ero piccola come quasi ogni bambina che sogna l’irraggiungibile, io sognavo di avere un pony.
Forse Jake colmerà anche quel sogno, con la stazza che sì ritrova.
“Jake?...  Ma… Bella ti prego…”
“Edward… no, è mio!” Stringo Jake ancora di più a me, enfatizzando il mio capriccio.
“Va bene… ma che ne dici di un gatto, piuttosto?”
Tenta in vano con voce supplichevole ma in un certo senso anche arrendevole.
Lo sguardo che continuo a lanciargli conclude ogni suo tentativo di persuasione.
“Ti odio, cane!” Esclama Edward rassegnato.
Come se risentisse di quest’affermazione, Jake si svincola dalle mie braccia e salta fuori dalla piscina, non prima di scrollarsi per bene l’acqua di dosso, con conseguenze disastrose, ovviamente. Per poi allontanarsi, sbattendo dispettoso la coda di qua e di là, verso i primi alberi della foresta. Sicuramente ha allagato tutto il cortile e ora, probabilmente, proseguirà oltre, segnando il territorio. 
Edward è sconcertato, con una smorfia di disgusto, m’indica con il dito il disastro che ci circonda. In effetti, non ci sono parole per descriverlo.
Sorrido teneramente a mio marito, siamo una famiglia, queste cose dovrebbero essere nella norma, perché per noi deve essere diverso.
Tiro Edward più vicino a me e sospiro beata una volta tornata tra le sue braccia.
“Tranquillo amore…” gli sussurro rassicurante al orecchio.
“Chissà… magari sarà il mio primo pasto da vampira” Dio, spero proprio di no.
Ridacchio divertita, è bello vedere la speranza che gli brilla negli occhi di Edward.
“Lo sai che ti amo e non ti resisto quando fai così” Mi sussurra sensuale dietro l’orecchio.
“Oh, sì…” rispondo maliziosa
“ Andiamo a scartare il regalo, amore” Gli afferro una mano saldamente, Edward si lascia trascinare facilmente fuori dall’acqua e ci incamminiamo verso casa.
D’altronde ormai è Natale… 
   
 
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