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Autore: MissNothing    08/11/2011    4 recensioni
"Quelle notti invernali troppo fredde per essere passate da soli e quelle sere d'estate troppo belle per essere sprecate a dormire. Quegli sguardi che solo noi possiamo capire e quegli sguardi che, purtroppo, non capisci. E poi i baci, le carezze, i sospiri. Quei momenti che speri non finiscano mai e quei momenti in cui capisci che l'infinito, paragonato ad uno di quegli attimi in cui ci apparteniamo, non è niente. L'infinito è relativo. Non lo puoi immaginare, eppure io penso di averlo trovato in uno di quegli istanti in cui ho il tuo fiato sul collo e le tue mani sulla schiena, perché quando in quel silenzio sento la lancetta scoccare, non me ne capacito che sia passato solo un secondo. Allora capisco che io, il tempo, quando lo passo con te, ce l'ho in mano."
[E' una storia abbastanza vecchia, probabilmente ci saranno molti errori grammaticali, chiedo scusa in anticipo ma non voglio modificarli perché in un certo senso sono la prova dei miglioramenti -anche se piccoli- che credo di aver fatto! Ci sono altri due seguiti :3]
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Mikey Way, Nuovo personaggio, Ray Toro | Coppie: Frank/Gerard
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Until You're Over Me.'
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#BH - 1 Premessa: tutto ciò fa schifo. Era nata come una One Shot, ma poi ho raccattato vari pezzi da altre fic e ce li ho ammassati insieme.. <3 Questo primo capitolo è come un raccordo fra tutto quello che ho scritto per ora. Gerard è un porco e Frank un cagnolino. The end. Ray e Mikey ho provato ad inserirceli a sprazzi. :C
Premessa, vol 2: Conferenza sulle statistiche a scuola: Una penna, un foglio, e poca voglia di segnare appunti. INUTILE DIRE CHE NE è USCITO FUORI..  QUESTO, E ALLA MIA MENTE MALATA PIACE UN PO'.  <3
La dedica dell'intera fic va a 4 persone. Francesca, perché è una delle uniche che sapeva di questa mia passione e che aveva letto davvero qualcosa di mio. Rossella che mi ha aiutata un bordello con le date e varie ricerche su internet. Selene e Federica perché mi hanno fatta sentire meno un ameba. <3
UN BACIO. <3
Ps: non so se dopo il concerto ad LA del 22 ci sia stata una data ad Huntington Beach. Ho cercato dappertutto le date giuste con vani risultati, e in qualche modo ci ho inserito gli Avenged (asdfghjklove). E sì, lo so che "Amici di letto" è un film del 2011, ma non ho resistito. HAHAHAHA.






1. friends with benefits.

-Frank, cazzarola!- Subito Gee si allontanò, mentre io giravo alla ricerca di un paio di pantaloni. L'eccitazione ancora in circolo ed una stanchezza mai vista.. quasi mi cadevano le palpebre, e sinceramente non avevo idea di come avrei fatto a sostenere un intero spettacolo. Come al solito, abbassai semplicemente il capo, dopo il rimprovero. Come un cagnolino bastonato. Che pena.
-T'ho detto che mi fa schifo!- Scosse il capo, sputando "voi-sapete-cosa" su un asciugamano qualsiasi. Scusami se sono umano, eh.
-La prossima volta ti mando un comunicato stampa con cinque mesi d'anticipo, ti sembra meglio?-
Mi sorrise acidamente per qualche secondo, ma intanto ci sguazzai.. già vederlo sorridere era una cosa abbastanza rara.
-Ti fai di giorno in giorno più simpatico, Iero.- Sbuffa, frugando di nuovo per tutto il camerino.  Mi alzai di fretta e furia i jeans, infilando la cintura nei vari passanti.
-E quando hai intenzione di far finire questa.. cosa?- Di chiamarla "storia" non se ne parlava, per com'era fatto lui. Non era una storia. Non per lui. A Gerard (fucking) Way non fotte di niente e di nessuno, figuriamoci di me. Lo fissai da capo a piedi.. aveva la sua solita espressione confusa e persa nel vuoto. Si spostò una ciocca di capelli rossi dal volto, appoggiandosi al tavolo.
-Non è una cosa. Scopiamo, punto.-
-Tu sei sposato. E scopiamo. E' sbagliato.-
Sorrise. Un mix di emozioni. Beffardo, malizioso, ma in realtà era vuoto. Si avvicinò pericolosamente a me, tanto che sentivo il suo fiato sul collo.
-Se andassero fatte solo cose giuste, le cose sbagliate non esisterebbero. Siamo 1-0 per me.-
Non fui capace di formare una risposta adatta. Non perché non ce l'avessi, no.. erano secoli che preparavo quel discorsetto, solo che l'effetto che mi faceva era quello, e non potevo combatterlo. Chiusi gli occhi, convinto che quello fosse uno dei suoi soliti giochetti. Tra un po' si sarebbe allontanato, continuavo a ripetermi. E invece no.
-N-non la ami.-
Fui capace solo di balbettare, sperando che mi lasciasse dalla sua presa, così avremmo potuto almeno provare a risolvere quella faccenda una volta per tutte.
-Tu non mi conosci per niente, Frank Iero.-
Scosse il capo, guardandomi come non aveva mai fatto. Mi mise le mani sui fianchi, cominciando a guidarmi verso lo stesso tavolo dove fino a poco prima era appogiato. Con il palmo raccattò tutto quello che avrebbe potuto dargli fastidio, gettandolo a terra senza alcun ritengo. E, in tutto questo, non aveva smesso di baciarmi nemmeno per un secondo. Il tavolo era vuoto ed io c'ero seduto sopra. Avevo paura che si fermasse sul più bello.
Uno spiffero di freddo all'improvviso. Il cigloio della porta. Eravamo pericolosamente vicini per essere visti, quando Ray entrò, nemmeno minimamente pronto a quella scena.
-Tra 5 minuti in scen..- Entrò, dicendo meccanicamente. Per un secondo scommetterei che non si fosse nemmeno accorto di quello che stavamo facendo, anche se noi c'eravamo accorti anche troppo bene della sua presenza, e subito c'eravamo divisi. Ancora una volta.
-Vaffanculo, crepa!- Urlò Gerard a Ray, convinto di risolvere qualcosa. Quest' ultimo scappò, e dopo la cazziata dal sergente Way, aveva realizzato quello che aveva visto, chiudendosi la porta alle spalle con un espressione che farebbe impallidire un fantasma. Sei un'idiota, lo sai, vero? e vorrei tanto dirtelo, a volta. Scossi il capo, tornando con i piedi per terra. mi guardai allo specchio: ero sconvolto. I capelli un disastro (e sarà stato anche merito delle sue dita, che ci frugavano quasi fossero convinte di trovarci un tesoro), due occhiaie talmente profonde che non riuscirei nemmeno a trovrare un paragone capace di rendere l'idea, e.. il suo odore ovunque.
-Pensi di aver risolto qualcosa?- Gli domandai, mentre con le mani cercavo di sistemarmi i capelli in modo tale da non sembrare un barbone. O almeno un barbone chic. Un barbone con i soldi.
-No, non penso.-  Gettò a terra la bottiglina d'acqua che fino a qualche secondo fa stava sorseggiando. Con violenza, eh. Con intenzione. Per poco non mi colpì in piena faccia. Si allontanò, percorrendo il lungo corridoio bianco che separava il palco e i camerini. Di solito lo facevamo insieme, ma ormai era andato. Passo deciso. Cadenzato. E faceva rumore con le scarpe. Più del solito. Era incazzato nero.



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Sul palco non riesco nemmeno a guardarlo, che subito avvampo. Con tutte quelle mosse, quei gestacci che fa con il microfono.. ed io sto sempre lì, con il capo abbassato. Un po' è colpa sua, perché quando mi guarda facendo una sega all'asta non posso far finta di non essere imbarazzato, insomma. Che cavolo si aspetta da me? non sono un santone, e spesso non vedevo l'ora che tutto questo svarione finisse, per certi versi.
A spettacolo finito era di nuovo una Pasqua. E chi cazzo lo capiva più.
Si avvicinò verso di me con un sorrisone, mentre ancora eravamo dietro le quinte. Abbassai il capo, nella speranza di non incrociare il suo sguardo.
-Allora, è andata alla grande, no!?-
Eh no, ora è il mio turno di fare il sarcastico.
-Alla grande. Quando facevi il porco con il microfono è stato la punta di un diamante pieno di merda. Che schifo, ti prego.-
-Non ti faceva tanto schifo l'ultima volta.- Mi guardò negli occhi, abbassandomi la zip dei pantaloni. Fece quello sguardo. Quello. E poi se ne andò. Malefico. Mi guardai velocemente intorno per assicurarmi che non ci fosse nessuno nei paraggi. Tirai su la cerniera e rimasi appoggiato al muro, finché Mikey non mi schioccò le dita davanti al volto. Mi ero quasi incantato a fissare il vuoto.
-Andiamo, Bella Addormentata, sono tutti nel pullman, vieni!-



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Da Los Angeles a Hauntington Beach non ci volle tanto. Fu uno di quei viaggi (relativamente) piacevoli in cui ti addormentavi la sera fra una birra e un DVD, e ti svegliavi sul divano, raggomitolato insieme ad una coperta.
Appena salii sul tour bus nemmeno ci guardammo.
-Metti questo.- Urlò Gerard a Ray, lanciandogli un DVD di cui non fui capace nemmeno di vedere la copertina.
-Amici di letto?- Mikey scoppiò a ridere, un po' perplesso.
-Mh-mh.-  Annuì, serio, guardandomi come se volesse pietrificarmi all'istante.
-Sei patetico.- Affermai, certo che nessuno, se non lui, avrebbe capito cosa dicevo. O meglio, non avrebbero capito a cosa mi riferivo.
-Bhe, questo lo pensiamo tutti, no?- Disse Ray, ridacchiando mentre infilava il disco nel lettore dvd. Sbuffai appena spense la luce, perché si andò a sedere sulla poltrona. Questo significava che alla mia destra avevo Gee, che non avrebbe perso occasione per lanciarmi un'occhiataccia o una frecciatina di tanto in tanto.
Passati i primi dieci minuti di film, già non vedevo l'ora che quella tortura finisse. Mi si avvicinò, poggiando la testa sulla mia spalla.
-E' un film di merda.- Mi sussurrò all'orecchio.
-Già. Complimenti per la scelta.- Sbuffai, osservandolo mentre ridacchiava divertito.
-L'ho fatto apposta.- Mi diede un bacio sul collo e subito rabbrividii. Mi prese la mano, e poi rimanemmo così per non so quanto. Diciamo tutto il film.
Alla fine, Ray e Mikey andarono a dormire nelle rispettive camere da letto, e ci trovammo insieme. Da soli.
-Wow.- Sospirò. -Io me ne vado a letto. Nel tuo.- Mi sorrise malizioso, avviandosi verso camera mia.
-Vorrà dire che dormirò qui.-
Presi un cuscino dal divano accanto, schiacciandoci letteralmente il volto sopra dopo essermi coperto. Più volte fui tentato ti andare di lì, ma non potevo. Questione di orgoglio.



   
 
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