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Autore: Pikkola_Fe    08/07/2006    10 recensioni
ciao a tutti! dopo aver scritto un paio di ff Harry/Herm, ho deciso di provare a cimentarmi in una ff sulla mia coppia preferita: James/Lily... è la mia prima ff in questo campo, perciò spero vi piaccia.. un commentino me lo lasciate, vero??
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 1

L’estate volgeva ormai al termine mentre una leggera brezza autunnale muoveva le folte chiome degli alberi che incorniciavano le vie della città.

Alla stazione di Londra una ragazza dai capelli rossi e gli occhi verdi, stava abbracciando quelli che sembravano essere i suoi genitori.

-ci vediamo presto, Lily- stava dicendo il padre, stringendo forte la figlia.

-certo, papà- rispose la ragazza, per poi abbracciare anche la madre.

-ciao mamma, ci vediamo a Natale- mormorò Lily cercando con lo sguardo anche sua sorella. Quest’ultima se ne stava in disparte, gli occhi ostinatamente fissi in un punto imprecisato molto lontano da loro, le labbra serrate in una smorfia di disgusto.

-bè, ciao Petunia…- disse Lily esitante, sperando almeno in un suo saluto che non venne.

Sospirò rassegnata, poi rivolse un ultimo sorriso ai suoi genitori prima di voltarsi e sparire oltre il muro che separava il binario 9 da quello 10.

Ciò che le si presentò d’avanti agli occhi le strappò un sorriso sincero, ben diverso da quello tentennante rivolto ai suoi familiari poco prima.

Il treno rosso fuoco stava accogliendo la moltitudine di studenti che quell’anno, come lei, avrebbe frequentato la scuola di magia e stregoneria di Hogwarts.

-Lily! Lily!- la sua migliore amica, Alice, correva verso di lei con un enorme sorriso stampato sulle labbra.

-ciao Alice!- esclamò Lily abbracciandola felice. –come stai? Come sono andate le vacanze? Hai conosciuto qualcuno?-.

-ehi, frena frena! Ti racconterò tutto sul treno, adesso andiamo…- rispose l’amica sorridendo cordialmente. Lily aveva appena iniziato a trascinare il suo baule, ansimando per lo sforzo, quando una voce la raggiunse alle spalle.

-Evans! Ehi Evans! Ti serve una mano?-.

Lily non faticò molto ad identificare il proprietario di quella voce, tuttavia continuò il suo cammino senza prestargli attenzione.

-Evans! Ehi, sto parlando con te! Hai bisogno di aiuto?- chiese il ragazzo che ormai l’aveva raggiunta e stava camminando al suo fianco, tentando inutilmente di afferrare il suo baule.

-no, Potter, non ho bisogno di aiuto, né tantomeno del tuo- rispose Lily digrignando i denti.

-oh, andiamo! Volevo solo aiutarti!- rispose il ragazzo scompigliandosi con una mano i capelli corvini.

-ti ho detto che non mi serve nessun aiuto, anzi, ti sarei grata se ti spostassi Potter, così mi intralci- rispose Lily continuando imperterrita a trascinare il baule.

-credo che anche quest’anno ti sia andata male, James!- esclamò un ragazzo raggiungendoli.

-non ti ci mettere anche tu, Sirius- sbottò James con fare nervoso.

-già, non ti ci mettere anche tu, Sirius, la sottoscritta è sufficiente a farlo scendere dal suo piedistallo- lo scimmiottò Lily provocando le risate degli altri presenti.

-dai, Evans, almeno quest’ultimo anno mi concederai una possibilità?- chiese James tornando a rivolgersi alla rossa.

-mmm… fammi pensare… NO!- rispose secca Lily senza preoccuparsi dell’espressione imbronciata di James.

-perché no?- insistette il ragazzo.

-beh… se tu non fossi così prepotente, così sicuro di te, così insistente forse potrei anche uscire con te… ma dal momento che tutte queste caratteristiche fanno parte di te, credo proprio che tra noi non possa funzionare- Lily sbuffò. Gli ripeteva quella spiegazione da talmente tanto tempo che ormai l’aveva imparata a memoria. Tentò invano di sollevare il baule per posarlo nel vagone, ma James lo afferrò e lo sistemò senza il minimo sforzo.

-questa l’ho già sentita, Evans, inventane una migliore- continuò il ragazzo.

-non ce n’è bisogni, Potter. Potrei spiegartelo in mille modi il motivo del mio rifiuto ma tu continueresti a torturarmi comunque- e detto ciò Lily entrò nel suo scompartimento e si chiuse la porta alle spalle. Alice la stava guardando divertita.

-non si arrende mai, eh?- le chiese dopo poco.

-no, purtroppo- rispose Lily lasciandosi cadere sul sedile. Lo sguardo di Alice divenne improvvisamente serio.

-però Lily, dovresti provarci-. La rossa la guardò scioccata:

-a fare cosa, scusa?-

-James. Lo hai sempre rifiutato, lo hai sempre giudicato dal suo comportamento con gli altri, non hai mai provato a capirlo-.

-Alice, vediamo se riesco a chiarire il concetto una volta per tutte: Potter è un ragazzo tronfio, maleducato, pieno di sé e che crede di avere tutto il mondo ai suoi piedi solo perché la maggior parte delle ragazze di Hogwarts lo trova carino. Ebbene, io non faccio parte di quel gruppo di ragazze, perché io ODIO JAMES POTTER!- precisò Lily urlando, senza volerlo le ultime parole. La porta dello scompartimento si aprì all’improvviso ed apparve Potter con un sorriso stampato in volto.

-oh.. cominciavo a preoccuparmi, non dicevi di odiarmi da più di un quarto d’ora- esclamò appoggiandosi alla porta.

-non c’è problema, Potter, se vuoi posso ripeterlo tutte le volte che vuoi- rispose calma Lily mentre Alice tratteneva a stento la risata-

-figurati, so che lo farai ad un intervallo regolare di circa 10 minuti- rispose James sempre sorridendo.

-insomma, cosa ci fai qui?- sbottò Lily, che proprio non aveva voglia di ascoltare le sue battutine in quel momento.

-sono solo venuto ad avvisarti che i Prefetti ti aspettano. Renus mi ha mandato a chiamarti, Evans-.

Lily saltò su picchiandosi la fronte con la mano. Come aveva potuto scordare di essere un Prefetto? Tutta colpa di quel Potter che continuava ad innervosirla!

-spostati, Potter- disse subito scansandolo con la mano.

-ci vediamo più tardi, Alice- urlò quando ormai era già nel corridoio. James la guardò un attimo poi, con una corsa veloce la raggiunse.

-vuoi che ti accompagni?- le chiese gentilmente.

-no-.

-lo sapevo, non importa tanto ti accompagno lo stesso- continuò James allegramente senza prestare attenzione al broncio di Lily.

-hai passato una buona estate?-

-no-.

-hai intenzione di rispondere a tutte le mie domande con dei monosillabi?-

-si-

-capisco. Immagino tu stia sperando che io tolga il disturbo, vero?-

-si.-

-spiacente di deluderti ma non ho intenzione di andarmene-.

Lily sbuffò esasperata, stringendo i pugni per trattenere la rabbia, mentre guardava di traverso la moltitudine di ragazzine che si affacciava alle porte per salutare James.

Proprio mentre quest’ultimo si era fermato a chiacchierare con una ragazza del quarto anno, Lil accelerò il passo e finalmente riuscì ad avere un pò di tranquillità.

 

  
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