Genere: Poesia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quella fu, la mia beneamata foglia nera
che tra 'l tempo vagò,
nel lago leggera
tra le speranze d'un sogno.
Ogni tanto vedevo lei
galleggiar leggiadra
tra l'onde veloci
e strana si muoveva
tra le docili voci.
Era solère di prima volare
nell'aria, elegante
per poi rigettarsi in mare.
Il cielo sovrastante
la vedeva andar giù;
La mia foglia nera.
Candidi erano i suoi lineamenti
le sue venature
che storia poteàn mostrare
ai nostri occhi.
Orsù, fogliola d'albero secolare,
rappresenta ogni tuo momento
mentre ti immergi tra le acque di quest'impura
sede,
Affinchè io non possa più distinguerti,
come i buoni dai cattivi in una folla.
Raccontami, ora, la tua storia
di dorati e flebili incontri
la tua, seppur effimera, gloria
che sbocciò tra i monti.
L'angolo del paradiso t'aspetta,
nutriti, oh metafora del divino,
della mia anima sporca
del tuo sangue
per averti strappato dalla tua casa.
Nera giungesti al mio palmo
come uomo senza più respiro
ma trovasti il coraggio di addormentarti
ancor
tra le mie mani
e di diventare mia in queste profonde acque.