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Autore: Roxy Grover    09/11/2011    13 recensioni
Piccola One Shot su Niall Horan (:
è la mia prima, non siate crudeli HAHAH (:
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Niall Horan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"I know your photograph,I know your windy stare,I know you wanna if I call.I know you want to laugh.Go on a sing cry man,I know you wanna let it go."


"Sento le ruote fischiare sull'asfalto,per favore fermati." la verità era che a Maybelle non importava niente più, di Niall. Era la terza volta che li trovava insieme,ed un cuore piccolo e fragile come quello della ragazza, non poteva reggerlo ancora. Teneva tra la spalla e l'orecchio,quel cellulare che avrebbe solo voluto inghiottire per evitare di sentire la sua voce. "No."  e il cambio marcia, finì sulla quarta. Il biondo girava per la casa in cerca di quelle maledettissime chiavi,del suo motorino. "Porca troia,porca troia.." dovette fermarsi per un momento,fare mente locale. Chiuse gli occhi cercando di smetterla di tremare,mentre da una stanza alla sua destra uscì una ragazza sulla ventina,coperta da una camicia. La sua camicia. La camicia di Niall,quella che Maybelle gli regalò,per il mesiversario. A che sporco gioco stava giocando? Non erano in un maledettissimo film, non erano in "amami se hai coraggio." qui non c'era nessuna scatola dei ricordi, da passare. Nessuno 'giochi o non giochi' eppure quelli di Niall,non sembravano altro che teatrini. E tutte le sue belle parole? Maybelle le vedeva schiantarsi sul parabrezza,mentre su quell'autostrada correva oltre il limite concesso. Non aveva intenzione di fermarsi,in quella sera Parigina. La sua Range Rover,sfrecciava tra le auto come fa un aquila quando trova la sua preda, come un pesce fugge da una lenza. Lei fuggiva dalla rovina. Non aveva idea di dove avrebbe svoltato, ne immaginava in che punto della città si sarebbe ritrovata. Parigi era grande, tanto grande quanto il dolore che le fondeva l'anima. Stava diventando matta,così matta che cominciò ad urlare contro Adrien. Suo fratello era sempre stato lì per lei, ed ora le sedeva accanto. Non aveva una cintura,non si teneva forte semplicemente la fissava e le chiedeva di rallentare. "Maybelle,per favore rallenta." il suo tono era dolce,calmo come se non avesse niente da perdere,lui. La giovane vedeva offuscato a causa del mascara sciolto ,mentre ignorava le parole di suo fratello. Scuoteva il capo,lasciando che lacrime di colore nerastro,cadessero sul vestito che aveva indossato apposta per quella serata con Niall. Come ha potuto pensare,lui,che lei non sarebbe rientrata in tempo?  Come è riuscito a procreare l'idea di poterla tradire,quando in lei lentamente genera,un altra vita? Sono gesti fuori dal mondo,Niall lo era. Provò a richiamarla,lei rispose e mise il cellulare sul cruscotto. "Maybelle! Maybelle,rispondi!" il motore del veicolo di Niall, non era sempre stato cosi caotico, ma in quel momento faceva tanto rumore, quasi come se anche quel motore ce l'avesse con lui,come se anche quel motore gli urlava di odiarlo, gli chiedeva di smetterla di far soffrire una povera diciottenne. In fondo non aveva fatto nulla di sbagliato, se non innamorarsi di lui. Tutto ciò che lei continuava a fare, era piangere,parlare da sola,non riuscire a realizzare ciò che aveva visto per l'ennesima volta,mentre con la mano sinistra,si accarezzava il pancione di appena due mesi,quasi in segno d'arresa. Bandiera bianca. Adrien la guardò,capì che sua sorella era sbattuta con la mente, in un posto inesistente. Non riusciva a ragionare,non voleva più provarci. Cosi si dissolse. Quella fu l'ultima volta che Maybelle,parlò con l'anima di suo fratello.
Ignorava completamete la voce di Niall, che ripeteva il suo nome come un disco rotto. Il vento sfrusciava sull'auricolare del cellulare,mentre Niall cercava un modo per raggiungerla. Parlava ininterrottamente, voleva farsi perdonare ancora. Non si era reso conto del Game Over, un gioco finito una volta per tutte. "Io ti amo porca puttana,ti amo bastardo!" prese a pugni il volante,perdendo definitivamente il controllo,May. Non riuscì a frenare in tempo, e la rotonda alla fine della strada la divorò. Il nero totale, un tunnell, il nulla. Era stata inghiottita dal suo stesso dolore,aveva lasciato che Niall la uccidesse. Che prima che le facesse del male,e poi lentamente tirasse dal suo interno con una pinza, i pezzi del suo cuore. Li aveva tirati lentamente,facendole dolore. Piu lento tirava fuori quel pezzo affilato,più lei provava dolore. L'ultimo pezzo equivalse all'ultimo respiro,ultimo battito. Destiny sarebbe nata un paio di mesi dopo,sarebbe stata la gioia di una ragazza madre. Una gioia che un ragazzo,non ha fatto che trasformarla in odio. La gente attornava l'auto spiaccicata contro l'asfalto,e solo un bambino notò che il cellulare era ancora in linea. "Mayb..che cazzo.." 
Probabilmente,era l'unica ragazza che Niall abbia mai potuto amare, ma non riusciva a smettere di divertirsi, di darsi alla bella vita. Il tradimento era una delle sue pecche peggiori, ed ogni pecca portava ad una conseguenza. Si sentì tutto,dal cellulare. Lo schianto,la frenata,un urlo,un botto. "Game Over." disse tra se e se. Quando arrivò sul posto,lascio cadere il mezzo senza nemmeno preoccuparsi di spegnerlo,si mischiò tra la folla. "Fatemi passare!" una guardia lo fermò. "mi spiace,non può passare." gli occhi di Niall,alla vista di sua moglie su una barella,coperta da un telo bianco,sembravano spariti nel nulla. Adesso Maybelle sorrideva, si sentiva felice ed era come entrare in una tomba. L'umidità le penetrava le ossa, e non serviva ad alleviare il suo malessere,la consapevolezza che quella tomba era sempre stata lì ad aspettarla.
  
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