PROLOGO
L'esplosione di un colpo d'arma da fuoco in quanto tale, non è altro che una semplice
questione chimica. La polvere da sparo contenuta nel bossolo localizzato appena dietro il
proiettile, deve riuscire ad esplodere in modo corretto, efficace e quanto mai immediato.
Un secondo prima la pallottola è ferma e immobile nella canna dell'arma ed un istante
dopo è già lì che viaggia alla maggiore velocità possibile, diretta con precisione contro il
bersaglio prefissato.
Un istante, un singolo colpo e tutto può cambiare per sempre.
E' così.
Incredibile ma vero, a volte la vita di un singolo individuo può essere legata a doppio filo
ad una semplice reazione fisico / chimica...
Il rumore sordo e penetrante dello sparo echeggiò tra le pareti del magazzino,
rimbombandogli fastidiosamente nelle orecchie.
Non ebbe neppure il tempo di rendersi conto di ciò che stava accadendo.
Pochi istanti e avvertì un lancinante dolore al petto, come se qualcuno gli avesse appena
infilato a forza una mano nel torace per estirpargli il cuore.
Provò ad urlare qualcosa ma tutto ciò che uscì dalla sua bocca fu un rantolo confuso e
soffocato.
- OH MIO DIO...CASTLE! CASTLE! -
Sentì delle urla di terrore.
Kate.
Poi altri spari in lontananza.
Il dolore era talmente forte da annebbiargli completamente il cervello.
Non riusciva a pensare, a riflettere.
Non in quelle condizioni.
Fece una lunga serie di espirazioni ed inspirazioni cercando di recuperare un minimo di
lucidità, ma ormai tutto ciò che riusciva ad avvertire erano i battiti del suo cuore.
Lenti....cadenzati...appena percepibili...
Doveva riuscire a raggiungere i suoi compagni.
Doveva fuggire da quell'inferno prima che fosse troppo tardi.
Provò ad avanzare di qualche passo per avvicinarsi all'uscita del magazzino ma
immediatamente capì che non ce l'avrebbe mai fatta.
Era troppo debole.
Troppo.
Sentì le forze abbandonarlo definitivamente e, senza più opporre alcuna resistenza, si
accasciò all'indietro, ricadendo inerme sul pavimento con il suo giubbotto personalizzato
con la scritta "Writer" ancora stretto in una morsa serrata nella mano destra.