Sensations haven't got limits

Ce l'aveva fatta.

Trunks aveva portato la pace nel suo futuro parallelo, dopo sacrifici, lotte, sconfitte, certezze ormai possibili.
Le certezze che il passato avrebbe avuto un epilogo positivo rispetto alle aspettative.
Questo perché c'erano loro, i guerrieri Z.
E tra essi c'era Gohan, che aveva sconfitto con tenacia l'androide perfetto Cell: al contrario Son Gohan, il suo mentore, era vivo nella sua mente lucida come il figlio di Chichi e Son Goku nel passato.
Da questo Gohan aveva comunque imparato a rimanere se stesso e a trovare il coraggio, stimolante per ogni battaglia e situazione importante, qualità presenti anche in suo padre.
Già, Son Goku.
Morto sacrificatosi per salvare l'umanità.
Grazie a lui, Trunks aveva conosciuto il rischiosissimo pregio dell'umanità, seppur essa possa portare ad una morte lenta e sofferente in quanto un eroe non vede in primo piano solo se stesso, ma anche gli altri amici da salvare e proteggere.
E poi c'era lui; Vegeta, suo padre.
Sua madre l'aveva descritto con termini molto chiari ed espliciti, per questo Trunks si era rassegnato all'idea di non doversi aspettare grandi cose da lui.
Perché Bulma sapeva quanto Vegeta fosse un padre diverso rispetto agli altri e riservasse quasi un trattamento indifferente verso chiunque.
Però Trunks aveva imparato a conoscerlo, a dipingerlo sotto una tela di difetti e pregi ben rappresentabile, una figura completa che possedeva la sua complessità orgogliosa e nobile.
Una volta sbarazzatosi di Cell, Trunks tornò a casa a comunicare alla madre la buona notizia non solo per le loro vite ma per tutto il mondo: lui la trovò in giardino, speranzosa più che mai.
"Mamma, è tutto finito. Ora la Terra è salva!" sentenziò il giovane con fare gioioso.
Bulma lo abbracciò euforica, felice che quell'incubo così sanguinolente e barbaro fosse terminato.
In tutti quegli anni di solitudine repressa considerava suo figlio come la cosa e persona più preziosa e fondamentale della sua vita e pregava ogni giorno affinché il destino non lo portasse lontano da lei.
Era comunque sempre andata avanti, anche dopo la morte del suo compagno e della famiglia: non era una di quelle donne che al primo ostacolo sbraitavano per attirare attenzione e si chiudevano a riccio nella loro insignificante esistenza.
No, Bulma Brief non era assolutamente così.
Entrati nella casa, i due rimasero nella cucina, con Trunks che beveva un po' di caffè nero e fumante e che era interessato ai gesti della madre che, dopo aver bevuto un sorso del suo caffè, si alzò dalla sedia e cominciò ad osservare il panorama, come incantata nel mondo vitreo delle sue emozioni.
Trunks la capì al volo, con una sola occhiata.
"Stai pensando a lui, vero?!" fece il ragazzo con fare affettuoso ma comunque interessato.
Bulma comprese che ormai Trunks era maturato sotto ogni punto di vista, non poteva nascondergli niente e il loro rapporto non sarebbe potuto che migliorare nel corso del tempo, per cui scelse la via della sincerità.
"Mi chiedevo se in quel passato lui avesse un comportamento leggermente diverso, mi chiedevo come fosse caratterialmente..." sussurrò malinconica sua madre.
Trunks sorrise, indovinando ed individuando il nocciolo della questione.
"Quando Cell mi ha ferito a morte, lui ha provato a vendicarmi. Sai, me l'ha detto Son Goku prima di partire.
Lui crede fermamente nel lato umano di mio padre e di come col passare del tempo sia cambiato.
Sai, avrà anche quell'aspetto freddo, orgoglioso e tremendamente superiore nei riguardi di chiunque, ma dopo aver ucciso Cell... ho visto che in lui qualcosa è cambiato, nel suo sguardo intendo.
Come mi scrutava, come scrutava me da piccolo, come osservava te, mamma."
Il discorso enunciato dal ragazzo fu lento ma deciso, le parole d'impatto e significative.
Bulma inarcò le sopracciglia un po' stranita dalla versione di Trunks ma in sostanza aveva solamente voglia di ridere per come sarebbe stata felice in un determinato mondo.
Non si sentiva triste, affatto.
Anzi, sentir quelle cose da suo figlio erano un sollievo: avrebbe formato una famiglia, avrebbe trovato l'amore.
Ma quella Bulma del passato era tutta un'altra cosa.
Ora la donna di questo rinato futuro aveva solo bisogno di suo figlio, quasi incondizionatamente.