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Autore: __Alibi_Echelon92    10/11/2011    3 recensioni
Non doveva essere così ma alla fine è uscito questo.
"Quanto amo fare foto. Penso che in una foto ognuno di noi possa serbare gelosamente un ricordo. Io ne ho tanti, ho foto che nessuno ha mai visto, foto che anche io non voglio più vedere. Saranno di sicuro buttate in un angolo sperduto della mia stanza impolverate e ingiallite."
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Shannon Leto
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Pausa. Pausa dal tour, pausa dagli autografi, pausa dal frastuono, pausa dalle serate con Antoine, pausa dai drink e dalle sigarette. Pausa dalla vita.
Sono sulla spiaggia di Miami, ho deciso di rubargli un tramonto. Sto seduto con la mia fotocamera tra le mani e faccio alcuni scatti. Quanto amo fare foto. Penso che in una foto ognuno di noi possa serbare gelosamente un ricordo. Io ne ho tanti, ho foto che nessuno ha mai visto, foto che anche io non voglio più vedere. Saranno di sicuro buttate in un angolo sperduto della mia stanza impolverate e ingiallite. Mi faccio trasportare dai miei pensieri e dal panorama che si presenta davanti ai miei occhi assonnati.
“Ehi.” una voce femminile riesce a distrarmi.
“Ehi.” rispondo io.
“Posso sedermi accanto a te?” il vento le scompiglia i capelli castani. Sorride.
“Fai pure.” prende posto accanto a me. E' una bella ragazza. Di quelle acqua e sapone. Una di quelle ragazze con cui cominciare una conversazione seria. Una di quelle ragazze da 'pausa'.
“Sei un fotografo?” con quella domanda mi spiazza. Non mi conosce? Mi sento in imbarazzo e sorrido.
“Beh veramente io...” allungo la mano. “Piacere Shannon.” me la stringe con entusiasmo.
“Piacere Nicole.” mi sorride gentilmente e strizza gli occhi a causa del sole che le arriva dritto in faccia.
“Che ci fai qui?”
“Mi piace stare in spiaggia quando non c'è nessuno. Amo ascoltare il rumore del mare, stare qui a riflettere. E' come se potessi vedere il film della mia vita proiettarsi sull'orizzonte.” non ho mai sentito una ragazza così giovane parlare così saggiamente. Forse sto soltanto sognando. “E tu invece che ci fai qui?”
“Quando non lavoro e non sto in giro per il mondo mi piace fotografare gli attimi della mia esistenza. Attimi che vanno ricordati, per la vita.” prendo la Reflex tra le mani e le scatto una foto. “Sei venuta benissimo.” le passo la fotocamera per farle vedere la foto. Lei la vede e scoppia a ridere.
“Te non sai nemmeno che significa essere bellissimi!” continua a ridere mentre si abbassa i Ray-Ban davanti agli occhi. Mi blocco a guardarla. Chi sei, straniera? Perchè sei qui? Perchè proprio oggi? E perchè parli proprio con me? Mi faccio tante domande, forse troppe.
“Posso farti altre foto?” le chiedo.
“Mmm... Non sono abituata a fare la modella, ma se vuoi.” comincio a scattarle un sacco di foto. Lei si mette in posa per me. E' sexy nonostante non lo mostri. E' sexy anche seduta a gambe incrociate e con il broncio. Le faccio almeno 130 foto. Sorridente, pensierosa, seria, ammiccante, bambina. Tutto ad un tratto viene vicino a me e mi leva la Reflex dalle mani.
“Ehi!” esclamo cercando di riprenderla. Comincia a scattarmi un sacco di foto mentre la rincorro, mentre cado sulla sabbia calda . Rido, rido di gusto, mi sto divertendo. Devo fare più spesso una pausa da quella vita assordante.
“Vieni qui.” mi mette un braccio sulle spalle e con l'altro scatta una foto. Prendo la Reflex e posso ammirare quello che non vedo da tanto, troppo tempo nelle mie iridi che rimangono perse nella sua bellezza. La felicità scorre sul mio viso, la vedo scivolare limpida sulla mia pelle mentre annuso il suo profumo tra il collo e la spalla. La foto più bella che io avessi visto. “Wow! E' meravigliosa! Però tu non guardi verso l'obiettivo.” sbuffa incrociando le braccia.
“Io la trovo bellissima appunto per questo.” sono perso in quell'attimo. Non riesco a trovare più la strada di ritorno e la cosa mi va bene. Mi sento strano eppure con lei sto bene. Non so spiegare cosa sta avvenendo dentro me. Sento il desiderio di baciarla, l'impeto di abbracciarla. Sento emozioni che non ho mai provato prima, non so come comportarmi. “Facciamone un'altra.” le poggio le labbra sulla guancia e scatto la foto. Poi facciamo al contrario. Una più bella dell'altra. Sento una strana sintonia con lei, uno strano feeling. Se l'ho incontrata ci sarà un perchè. O forse no. Doveva succedere e basta, forse.
“Sei simpatico, sai?”
“Davvero?” raddrizzo la schiena e mi sistema la maglietta guardandomi attorno orgoglioso.
“Che stupido!”
“Quanti anni hai Nicole?”
“Devo dirtelo per forza?”
“Perchè non vuoi?”
“Perchè sono piccola.”
“Quanto piccola?”
“17 anni.” davvero piccola.
“Wow sai che nemmeno sembra?”
“Beh me lo dicono tutti che sembro più grande. Dicono che è perchè sono cresciuta in fretta e sono matura rispetto alle mie coetanee. Ma io ci credo poco.” torno a guardare il mare. Il suo profilo mi è familiare eppure non riesco a riportarlo sul volto della persona che mi ricorda. Leva gli occhiali e finalmente riesco a vedere i suoi occhi. Limpidi come l'acqua del mare. La voglia di tuffarmi in quel mare intenso è tanta ma mi fermo in punta sul trampolino.
“Ora devo andare... Shannon..” prende i sandali e si alza. “Ciao.” agita la mano verso di me che sto ancora buttato a terra.
“Ciao..” sussurro io mentre le guardo andare via. I suoi capelli vengono scostati dal vento e riconosco un simbolo tatuato sulla sua schiena. Mythra faceva capolino in mezzo alle sue scapole. Le sue ali si spiegavano su di lei. Un'Echelon? Può darsi. Ma sento che lei è qualcosa di più. Faccio la zoom e le scatto una foto. Vado subito a controllare meglio quel tatuaggio e realizzo che è proprio Mythra quella che troneggia sulla sua pelle. Sotto di essa c'è scritto 'J.J.L'. Tutto adesso mi torna. Il profilo familiare, il feeling, il volerle bene senza conoscerla.

“Ehi.”

Mi risuona in testa la sua voce. Gli occhi, i suoi occhi sono uguali a quelli di mia madre. Uguali a quelli di.... Mio fratello.

-“Bro ho fatto una cazzata!” Jared si porta le mani alla testa portando i capelli all'indietro. “Io.. Io.. Forse... Oh cazzo!”
“Bro che è successo respira!” cerco di calmarlo senza risultati efficienti.
“Forse ho messo incinta ad una...”
“Ad una???”
“Bro avevo bevuto.. Non so nemmeno dove l'ho incontrata, cazzo!” per la prima volta riesco a leggere la paura sul volto di mio fratello. Solo una volta l'ho visto così impaurito, una volta a causa mia.-

Tutto adesso mi è chiaro. Nicole, la mia nipotina. Chissà da quanto tempo mi osservava. Riguardo le foto. E' così bella, genuina e pura. Mi ricorda mio fratello quando era solo un ragazzino. Non sapeva cos'era il successo aveva solo voglia di realizzare i suoi sogni. 'Faremo successo insieme' mi diceva, è così è stato. Avrei voluto ci fosse stato lui lì al mio fianco. Avrei voluto fargli gustare quegli attimi del suo sangue che scorre nelle vene di un'altra persona. Se ne sarebbe innamorato, come me ne sono innamorato io.

Continuo a guardare le nostre foto. Anche loro diventeranno ricordi che rimarranno per sempre immortalati dentro una polaroid, buttata dentro scatoloni che mai verranno aperti. Impolverati e imballati. Stracolmi di roba che ormai non serve più ma che, forse, durante altri momenti ha significato molto per qualcuno, lo ha reso felice almeno per il tempo di un respiro.
Un segreto a volte è meglio non svelarlo. Nemmeno a se stessi.

 

Perciò sorridi e.. Cheese.

  
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