RATING: Verde.
GENERE: Comico,
Demenziale.
AVVERTIMENTI:
Mah, slash non
descrittivo.
CONTOPAROLE:
Non saprei.
Troppo lunga per essere una flash, troppo corta per una
one-shot.
PROMPT
USATO: Proverbi.
INTRODUZIONE:
Ovvero come un
compito in classe, alle volte, può presentare insidie
insospettabili…
NOTE: Scritta
per il primo giorno del contest “Gotta Ship’em
All!” indetto da The Burnt
Orchid e dalla sottoscritta. L’idea mi frullava nella
capoccia già da un
mesetto, sicché quando mi si è presentata
l’occasione non ho potuto fare a meno
di cogliere la palla al balzo… Boh, è un delirio
come le mie altre storie -forse
un pochino meno, ma conoscendomi non ci giurerei xD.
L’ultimo
proverbio mi è stato gentilmente suggerito da Taminia:
grazie, hai avuto un’idea
geniale.
Buona lettura,
sperando che vi strappi una risata!
Del
Monte Marta
CL
II B
11/11/11
Test sui proverbi
Completa
le frasi con le parole mancanti
-Tanto va la
fangirl allo
slash che ci lascia lo
zampino.
-Una bromance non fa ship.
-Chi di fandom
ferisce, di fandom
perisce.
-Non dire yaoi se non
l’hai nel manga.
-Chi va con una
slasher impara
a slashare.
-Quando l’het non
c’è, le
slashers
ballano.
-Chi semina bromance
raccoglie slash.
-Chi trova una
ship trova il
delirio.
-Nelle
ship wars e nelle
guerre tra fandom tutto
è
lecito.
-Non tutto l’het vien
per nuocere.
-L’OTP del
vicino è sempre più shippabile.
-Chi dorme non può
slashare!
-Buona
fangirl non
mente.
-Chi nasce slasher non
può
morire che
slasher.
-Meglio uno
shonen-ai oggi
che uno
yaoi domani.
Quando la
professoressa Adalgisa Ripamonti Cinciarella Viendalmare (il
triplo cognome era l’unico retaggio di una blasonata quanto
decaduta
ascendenza), docente di lettere presso la scuola media Asdrubale Buozzi
nella
ridente città di Belvedere, si trovò davanti ai
suoi costernati occhi il
compito in classe sui proverbi -svolto quella stessa mattina- in tal
modo
compilato dalla sua allieva prediletta, ebbe un lieve mancamento.
Mai, in quindici
anni d’insegnamento, le era toccato in sorte il
privilegio di avere a che fare con una ragazzina studiosa, acuta ed
intelligente come Marta Del Monte. Era diligente senza eccedere in
zelo,
rispettosa ma non lecchina, sveglia
e
sagace nonché altruista; non esitava ad aiutare i compagni
in difficoltà, che
si trattasse di ripetere insieme la lezione o di suggerire -con
discrezione,
s’intende- durante un’interrogazione o una
verifica. In poche parole, era la
studentessa migliore dell’intero istituto, l’alunna
modello in cui ogni
maestro/professore/docente agogna di imbattersi, ben sapendo che nel
99,9%
delle volte il suo desiderio non verrà esaudito.
Quale catastrofe
s’era abbattuta sulla giovane Marta, dunque, per
indurla a sbagliare così clamorosamente nel test?
La professoressa
era semplicemente sgomenta. Come comportarsi?
Dopo diversi
attimi di assoluto sconforto, ella decise di non
appioppare a priori un ignominioso 2 all’elaborato e di
svolgere anzi qualche
ricerca. Seppur in preda al delirio, infatti, (perché ne era
quasi certa, la
povera Del Monte non si doveva essere sentita molto bene quel giorno)
il
compito sembrava seguire una certa logica; alcuni termini, quali
“slash”, “fangirl”e “ship”
si ripetevano, il che faceva pensare
ad una specie di codice scherzoso. Non c’era dubbio: doveva
trattarsi di una
delle tipiche bravate che si commettono da adolescenti. Ne avrebbe
discusso con
la sua protégé,
tutt’al più
rimproverandola blandamente -perché ai mezzi geni si perdona
tutto- e le
avrebbe consentito di rifare la verifica, in modo da poterle dare il
consueto
9.
Congratulandosi
con se stessa per il compromesso trovato, la donna si
connesse ad internet con il suo portatile e digitò slash sul motore di ricerca (di cui
omettiamo il nome perché
sarebbe pubblicità occulta).
Non
l’avesse mai fatto…
LIBRETTO PERSONALE – COMUNICAZIONI SCUOLA
FAMIGLIA
Gentili
signori Del Monte,
Desidererei
fissare al più presto un colloquio
con Voi per discutere del rendimento scolastico di Vostra figlia Marta,
in
quanto temo possa venire influenzata da idee farneticanti e nocive alla
sua integrità
morale. Confidando che comprendiate la spinosità della situazione, Vi porgo i miei
più sentiti saluti.
In
fede,
prof.ssa
Adalgisa Ripamonti Cinciarella
Viendalmare
Ehm… Commenti
a caldo? Impressioni? *si scosta per evitare un pomodoro
marcio*
Fosse anche per
chiedermi di quali sostanze psicotrope io faccia (ab)uso
per riuscire a scrivere tali cavolate, se mi lasciaste un vostro parere
mi
farebbe tanto piacere.