11/11/2011
5 recensioniLEZIONI DAL KARMA
Bob Andrews e Pete Creshaw stavano tornando da un fantastico pomeriggio in bicicletta, lontani dal quel bullo di Tony Hazard, il loro vicino di casa.
I due ragazzi erano ancora a più di tre chilometri dalle loro case a Rocky Beach, quando Pete superò in volata Bob, passando vicinissimo al muro di pietra al lato della strada.
Il più veloce stava per urlare al suo amico di sbrigarsi 'che era un lumacone, quando un grido lo fece spaventare:
<< Aiuto!!>>.
Pete piantò una frenata così forte da scavare nella strada sterrata e Bob, che era subito dietro di lui, lo tamponò spingendolo avanti di due metri.
<< Ehi! Avvisa!>>. Protestò Bob.
<< Stt! Hai sentito?>>. Chiese Pete.
<< Cosa?>>.
<< Aiuto!!!>> urlò una vocina dall'altra parte del muro, sembrava spaventata.
I due ragazzi non esitarono: abbandonarono le bici e Pete salì sul muro, aiutato da Bob che gli faceva la scaletta con le mani.
Pete stava per tirare sul il suo amico quando Bob si lasciò sfuggire un “Ahi!”.
Una buffa statuetta scintillante, raffigurante un ometto a gambe incrociate, era volata oltre il muro e l'aveva colpito sulla fronte, facendogli uscire un bernoccolo.
Pete si girò verso il campo di erbacce oltre il muro, da dove era venuta la statua, ma non vide nessuno.
<< Chi è stato!?!>> chiese Bob con le orecchie rosse dalla rabbia.
<< Non lo so, non c'è nessuno...>> si giustificò Pete.
<< Come non c'è nessuno!?! Fammi salire!!>>.
Pete fece salire Bob sul muro e insieme saltarono nel campo.
Si guardarono in giro e nel prato bruciato dal sole non c'era proprio nessuno.
<< Cavoli, non c'è nessuno davvero. Ma allora chi me l'ha tirata la statuetta?>> chiese Bob.
<< Già, e chi ha gridato aiuto? Magari era il padrone della stat->>.
Pete fu interrotto da una risata cattiva.
I due amici guardarono in giro nervosi, ma non videro nessuno.
Un fruscio dietro di loro li fece girare: nessuno.
Un altro fruscio a destra, poi uno a sinistra, poi un altro, un altro, un altro e un altro ancora, finché uno spaventoso pagliaccio sbucò dal nulla.
<< Aaaaaahhh!!!>>.
I due amici gridarono e il pagliaccio si rotolò per terra dal ridere.
I due amici riconobbero la risata beffarda: il pagliaccio era Tony Hazard con una maschera.
<< Ah, ah, ah! Quando la racconterò a scuola!!>>.
<< Tu non racconti niente a nessuno!>> disse Bob mentre gli toglieva la maschera.
<< Ah, sì? Se no che mi fai?>>.
Pete stava per rispondergli, ma un colpo di fucile li fece spaventare tutti e tre: il vecchio padrone del campo stava arrivando ed era arrabbiato e armato.
I tre ragazzi scavalcarono il muro, ma, mentre Bob e Pete sgommarono via con loro bici, Tony fu raggiunto dal padrone.
I due ragazzi pedalarono via verso Rocky Beach ridendo, mentre Tony si prese la più grande sgridata della sua vita.
Angolino della scrittrice =)
Come ho già accennato prima, questa storia è nata mentre aiutavo mio fratello a fare i compiti… ok, mi spiego meglio:
per compito mio fratello doveva riscrivere una storia facendo in modo che sembrasse successa durante il giorno e non durante la notte (questa, infatti, non è proprio una storia originale, è un… diciamo riadattamento di un brano preso da “L’amuleto d’oro” di Alfred Hitchcock, solo che non ho trovato né il libro né lo scrittore nella sezione libri e ho pensato di metterla qui. Comunque ci tengo a sottolineare che questa storia non è scritta con l’intenzione di violare il copyright, ma solo per un compito a casa).
Io mi sono limitata a dargli l’imput e qualche suggerimento sulla trama, il resto l’ha fatto lui, per cui gliela dedico con tanto affetto.
Grazie mille per averla letta.
Kiss, kiss. Rev.