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Autore: LadyTargaryen    11/11/2011    4 recensioni
Remus e Dora alle prese in un post-cena tra amici con un dilemma da risolvere: chi dei due debba mangiarsi l'ultimo Mon Cheri rimasto. Peccato che, come dice il detto, " tra i due litiganti il terzo gode "...
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sirius Black | Coppie: Remus/Ninfadora
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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L’ultimo Mon Cheri
 
 

 
 
 
Remus si lasciò cadere pesantemente sul divano. Tutti gli ospiti se n'erano andati da poco, tornando a far regnare in casa quel silenzio ordinato che tanto conciliava le sue letture. Dora era andata a mettere a nanna Teddy, che quella sera aveva cenato al tavolo con loro, incastrato con il suo seggiolino tra la mamma e il papà, ai quali non aveva mai mancato di schizzare la pappa in faccia o rovesciare un bicchiere, facendo ridere allegramente tutta la tavolata.
 
Lupin si stiracchiò un po’, allungando gambe e braccia nel tentativo di sgranchirle. Sbadigliò vistosamente, esausto dopo quella giornata movimentata: al mattino aveva portato il piccolino al parco, e per poco non aveva dovuto praticare l’Incanto Oblivion su un paio di Babbani di passaggio quando il figlio aveva cominciato a far schizzare scintille colorate dalle punte delle dita, ridendo come un matto; a casa, quel pomeriggio, si era poi messo ai fornelli assieme a Tonks per preparare la cena per quella sera…E poco c’era mancato che due pentole e una padella facessero una brutta fine.
 
La cena, tutto sommato, era andata bene.
 
Sirius e la sua nuova fiamma Lucy Skyhold, una strega sui trentacinque con lunghi capelli biondi, non avevano fatto altro che baciarsi appassionatamente davanti a tutti, questo quando lui non era impegnato a raccontare nei “minimi scandalosi dettagli” le avventure sue e dell’amico Lunastorta a chiunque avesse avuto la pazienza di starlo a sentire.
 
Harry e Ginny, mano nella mano per tutta la sera, avevano chiacchierato ininterrottamente per tutta la cena scambiandosi di tanto in tanto occhiatine affettuose da una parte all’altra del tavolo, e avevano portato in regalo a Teddy una scopa giocattolo che si librava in volo a mezzo metro scarso da terra, e mamma Tonks aveva dovuto mettercene del bello e del buono per non fargliela subito provare.
 
Bill e Fleur, come sempre appiccicati l’uno all’altra come se li avessero legati con il Magiscotch, si erano imboccati a vicenda per tutta la durata della cena, sgattaiolando di tanto in tanto in balcone a baciarsi appassionatamente al chiarore delle stelle, cosa che ogni volta Ginny sottolineava con finti conati di vomito mascherati da colpi di tosse cui Tonks non poteva astenersi dal ridere.
 
Infine, Ron e Hermione non avevano fatto altro che punzecchiarsi amorevolmente per tutta la sera, con lui che allungava sempre il collo il direzione del fratello maggiore come a voler carpire la “tecnica” e lei che puntualmente gli infilava la bacchetta tra le costole ma che nonostante tutto aveva gradito gli slanci romantici del ragazzo, quali l’alzarsi da tavola quando lei si sedeva, l’accostarle la sedia al tavolo e versarle il Whisky Incendiario ogni volta che lei faceva cenno di volersene servire. “ Dodici Passi Infallibili Per Sedurre Una Strega “, Capitolo Secondo.
 
Teddy quella sera era stato più scatenato del solito, ma nessuno degli ospiti se n’era lamentato. Anzi, a turno avevano tutti giocato con lui, da Sirius trasformato in cane che lo portava sulla groppa a Ron che gli mostrava qualche trucco con le carte magiche, mentre alle sue spalle Hermione sciorinava a memoria quel trattato di psicologia infantile che aveva letto per l’occasione. Perfino Fleur, spiegando che lei e Bill avevano “ desciso di avore un bebé “, si era prestata ai giochi del bimbo, guadagnandosi uno schizzo di pastina in brodo in piena faccia, con cui il piccolo  Metamorfomagus si era meritato l’eterna stima di Hermione e Ginny.
 
Remus sospirò, gustandosi la pace e la tranquillità della loro casa; avere amici a cena era senza dubbio bello, ma un’altra serata così e gli sarebbe spuntato un cerchio alla testa degno del Diadema di Corvonero. Abbassò gli occhi sul tavolino e adocchiò qualcosa che lo rimise in forze all’istante: l’ultimo Mon Cheri.
 
Era stata Hermione a portarli, dicendo che ai Babbani quei cosi ripieni con la ciliegia sotto spirito e il liquore piacevano da impazzire. E come darle torto ? Avrebbero dannato un asceta, quei minuscoli pezzetti di cioccolato fondente…Inutile dire che – come i Babbani – anche i maghi quella sera ne avevano divorati in quantità, mugolando soddisfatti quando gli scendevano giù per la gola.
 
Con gli occhi che luccicavano golosi, Lupin fece per tendere la mano ed afferrare il cioccolatino; sentiva già il peso sulla mano, il sapore  sulla lingua…   
 
“ Remus John Lupin. “
 
Il lupo mannaro si bloccò all’istante, vedendosi comparire davanti la ragazza con le mani sui fianchi e un’espressione truce. Si affrettò a ritirare la mano dal Mon Cheri rimasto.
 
“ Oh, ciao amore. Dorme Teddy ? “
 
S’informò con un gran sorriso innocente, tentando di sviare l’argomento che lì a due secondi avrebbero di sicuro affrontato.
 
“ Non fare il furbo. Ho visto che cercavi di fregarmelo. “
“ Di fregarti cosa, scusa ? “
 
Fece il marito con gli occhi sgranati dallo stupore. Lei, però, non si fece incantare dal suo tono da santarellino.
 
“ L’ultimo Mon Cheri rimasto. Me lo sono tenuta da parte per tutta la sera! “
“ Ma davvero ? “
 
Domandò Remus, allungando con non chalance la mano verso l’agognato cioccolatino senza staccarle gli occhi di dosso.
 
“ Pensa che io avevo avuto la stessa idea…”
 
Lei si sedette sul tavolino basso davanti a lui e lo fissò con un sogghigno.
 
“ Non penserai di tenertelo per te…Con quel buon cioccolato fondente che si scioglie in bocca…”
 
Mormorò suadente, mimando il gesto di assaporare il tanto conteso Mon Cheri. Remus, per parte sua, sorrise leccandosi i baffi con un che molto lupesco.
 
“ E che dire della ciliegia, che scivola fresca giù per il palato…”
“ O del liquore, che ti invade la bocca in tutta la sua bontà…”
 
Sospirarono entrambi, assaporando mentalmente tutte le qualità appena descritte.  D’improvviso, Ninfadora si alzò e andò a sedersi in braccio al licantropo, fissandolo con gli occhioni “da cucciola” che finivano sempre per commuoverlo.
 
“ E quindi se ho ben capito, tu vorresti togliermi l’ultimo Mon Cheri…”
 
Lupin le circondò la vita con le braccia e le portò le labbra all’orecchio, sussurrando con voce roca:
 
“ Sarebbe solo la prima delle cose che ti toglierei stanotte “
 
Tonks sorrise lasciandosi sfuggire un gemito di piacere, mentre le mani di lui si avventuravano sotto la stoffa della camicetta e la sua lingua le risaliva il collo.   
 
“ Non crederai che bastino due acrobazie sul letto… “
“ E chi ha parlato di letto ? “
 
Mormorò il mago, troppo preso dalle labbra della ragazza che cercavano le sue per accorgersi che il cioccolatino stava per essere scartato da lei.
 
“ Oh giusto, tu sei un lupo da divano…”

Rise Tonks, cominciando a scartare da dietro le spalle di lui il motivo della loro discussione. Remus con un ringhio la rovesciò sul tavolino, e il cubetto di cioccolato le sfuggì di mano.
 
“ E chi ha parlato di divano ? “
 
Si sorrisero con uno sguardo complice, e ripresero a baciarsi appassionatamente. Ninfadora risalì il torso del marito per arrivare al colletto della camicia, che cominciò a slacciare con rabbia, incapace di staccarsi dalle labbra di lui che osavano sempre di più…
 
“ Ciao ragazzi! Scusate l’intrusione ma devo aver perso le chia…”
 
Sirius, in piedi sull’entrata, rimase un attimo interdetto. Poi, una volta tornato in sé, sogghignò malizioso.  Remus e Tonks, uno più rosso dell’altra, si erano immobilizzati sul tavolino, aggrovigliati modello “ Bill e Fleur “.
 
“ Ci diamo alla pazza gioia eh ? “
 
Sogghignò Black, con un occhiolino d’intesa a Lunastorta come per dire: “ Bravissimo vecchio mio, così si fa! “. La ragazza, per togliersi dall’imbarazzo di quella posizione decisamente equivoca, spostò da sopra di sé Remus e si alzò in piedi, senza smettere di guardare il cugino come se avesse voluto fulminarlo con lo sguardo.
 
“ Hai due secondi per dirmi cosa vuoi Sirius. Dopodichè ti lancio un Orcovolante che manco t’immagini. “
“ Uuuuh come ci scaldiamo! Merito delle “prestazioni” del vecchio Rem ? “
 
Scherzò l’Animagus, senza preoccuparsi minimamente dell’espressione inferocita di Tonks. Remus dal canto suo – che in pubblico aveva a malapena il coraggio di dare un bacio sulle labbra a sua moglie senza arrossire fino alle orecchie – era di un’intensa gradazione rosso pomodoro, che faceva uno stupendo pendant con i capelli di lei. La strega con i capelli rosa si avvicinò a Sirius con uno sguardo incarognito a metà tra quelli di Molly e della McGranitt.
 
“ Dico sul serio cagnaccio: un’altra parola e fai la fine dello stuoino del bagno. Allora, cos’è che vuoi ? “
 
Sirius ridacchiò con un’ultima occhiata a Lupin.
 
“ Ho perso le chiavi, e pensavo d’averle lasciate qui da voi. “
“ Le chiavi ? Ma sei un mago o che ?! Non puoi aprirla con l’Alohomora, la porta ?? “
“ Dici bene, ma l’ultima volta che l’ho usato per far entrare una ragazza ho sbagliato la pronuncia e le sono spuntate due corna così. “
 
Spiegò mimando il gesto.
 
“ Al che lei ha pensato la stessi tradendo, m’ha arrivato una sberla e m’ha piantato in asso. Per cui da allora niente Alohomora. “
 
La cugina sbuffò alzando gli occhi al cielo. Quella scusa le sapeva tanto di balla inventata su due piedi per giustificare la sua ennesima intrusione a sproposito. Nulla di nuovo, insomma.
 
“ Va bene, va bene. Guardati in giro, e spicciati soprattutto! “
“ Stai tranquilla “
 
Ridacchiò il mago, e passando accanto a Remus, che era rigido come se l’avessero Pietrificato, gli diede una gomitata facendogli l’occhiolino.
 
“ Non ho intenzione di portarvi via altro tempo, eravate così impegnati…”
“ Sirius le chiavi!!!! “
 
Sbottò Ninfadora, che oramai cominciava a perdere davvero la pazienza.
 
“ Ho capito cuginetta, non t’arrabbiare…Oh eccole. “
 
Disse Sirius, raccogliendole da sotto la credenza dove erano finite chi sa come.
 
“ Devo essermi cadute mentre giocavo con Teddy! “
“ Benissimo, ed ora fuori! “
“ Ospitale come un Troll di montagna…E un abbraccio al tuo cuginone prediletto non ce lo dai ? “
“  Fila e ringrazia che non t’affatturo! “
 
Il cugino sbuffò, e fece per uscire, dopo aver strizzato d’occhio un’ultima volta a Remus…Ma qualcosa attirò la sua attenzione.
 
“ E questo ? Tutto solo soletto ? “
 
Chiese, appropriandosi dell’ultimo Mon Cheri avanzato.  Lupin e Tonks si slanciarono entrambi in avanti per fermarlo ma ormai il danno era fatto.
 
“ Mio “
 
Decretò quello sorridendo, e in quattro e quattr’otto se lo mise in bocca.

“ Mmmm delizioso. “
 
Mugolò rapito, ignorando a bella posta le facce vagamente deluse di Dora e Remus. Appallottolò la carta fecendola cadere sul pavimento e  - ancora intento ad assaporare il cioccolatino appena fagocitato – imboccò fischiettando allegramente la porta.
 
“ Buon proseguimento di serata gente ! Ci vediamo! “  
 
I due rimasero imbambolati per un paio di secondi, poi Ninfadora cacciò un’imprecazione colorita sul suo simpaticissimo cugino e posò una mano sulla spalla al marito per svegliarlo dal trance.
 
“ Beh, non so chi ha detto che tra i due litiganti il terzo gode, ma aveva proprio ragione, non trovi ? “
 
Remus scosse la testa ancora sconvolto, non tanto dal Mon Cheri che s’era appena volatilizzato ma per la Figuraccia con la F maiuscola che avevano appena fatto.
 
“ Ricordami di uccidere Felpato la volta prossima che lo incontriamo. “
 
Mugugnò a denti stretti, e Tonks gli allacciò con un gesto sensuale le braccia al collo.
 
“ Sarà fatto amore. Ora piuttosto, mi ricorderesti cortesemente dov’eravamo rimasti ? “
 
Lupin la guardò sorridendo malizioso e la prese per i fianchi.
 
“ Eravamo indecisi tra il letto, il divano e il tavolino. “
“ E quale avevamo scelto, di preciso ? “
 
Lui la baciò con passione, prendendola in braccio.
 
“ Suggerirei il letto, non vorrei svegliarmi domani con la schiena a pezzi. “    
“ Uhm sì, credo possa andar bene. “
 
Concordò Tonks riprendendo a giocherellare con la camicia sbottonata per metà.
 
“ E allora letto sia. “
 
Una volta in camera, caddero sul letto avvinghiati, avvinti un bacio mozzafiato.  
 
“ A proposito “
 
Mormorò ridendo Dora ad un certo punto.

“ Sai quel famoso cioccolatino ? “
 
Remus si staccò dal suo collo su cui aveva lasciato vistosi segni rossi.
 
“ Sì ? “
“ Beh, mi sono appena ricordata di una cosa: sai chi se l’è leccato per bene, prima che io gli impedissi di ingoiarlo del tutto? “
“ No. Chi ? “
 
La ragazza non rispose, limitandosi ad indicargli il lettino con le sponde di Teddy, in cui il piccolo, con tutta una museruola di cioccolato sciolto attorno alla bocca, dormiva tranquillissimo, con un sorriso Malandrino sulle labbra.
 
 
 

 
FINE
 
 
 
 
 
Note dell’autrice: Ciao bellissimi e bellissime ;) ! Sono tornata (ahivoi ^^” ) con un’altra delle mie “trovate geniali”, questa volta ispirata alla pubblicità televisiva dei Mon Cheri e dato che Remus adora il cioccolato non  potevo che scriverla su lui *-* e Dora ^^!
 
Bill e Fleur sono divertenti proprio perché sono smielati all’inverosimile, ed io nel descriverli non faccio eccezioni XD.
 
Harry e Ginny sono dolci e piuttosto riservati, o almeno così è come me li figuro io, e la scopa giocattolo viene da  quella che Sirius regalò a lui da bambino ^^.
 
Ron e Hermione assieme li adoro, sono fatti l’uno per l’altra e i loro eterni battibecchi li ho adorati nei libri :D
 
Sirius doveva fare la figura del rompipalle di turno ( è il suo ruolo fatto “ad hoc” u_u ) e lasciarlo solo mi pareva brutto ( povero cagnone *-* ) per cui gli ho inventato la fidanzata :) !

A voi coi commenti! Ciao!
 
Raky
 
 
    
 
 
 
 
 
 

 
  
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