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Autore: wendynoh    12/11/2011    3 recensioni
Flash Forward [1x17]
The Garden of Forking Paths, gli ultimi pensieri di Demetri Noh prima di riscontrarsi con il proprio destino.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Il giardino dei sentieri che si biforcano



"Lascio ai diversi futuri (non a tutti)
il mio giardino dei sentieri che si biforcano. "



6h 55min


È così che doveva andare.

Dyson Frost aveva ragione, su tutto.

Cough non ha cambiato il futuro, l'ha solamente ingannato. Io non ci sono riuscito, il mio futuro mi ha rincorso nonostante abbia fatto di tutto per allontanarlo. O forse no. Probabilmente, ho solamente fatto finta di allontanarlo, e invece tutto quello che volevo era ritrovarmelo davanti. In realtà, volevo fare i conti col mio destino, affrontarlo in prima persona. Ho fatto nascondere la pistola di Mark, ho ingannato me stesso e il mio destino, ma sapevo fin dall'inizio che tutto questo non sarebbe bastato, e il mio futuro si è avverato comunque. Fra tutti i possibili futuri, è questo che si sta per avverare. In un altro possibile futuro continuerò ad esistere, in un altro ancora non sono mai esistito. Eppure è questo che va avanti, e prende il suo corso nella mia vita.

Per tutto questo tempo, non è stata la causa del flashforward a spaventarmi, sono state le sue conseguenze. Dovevo ascoltare Zoey, andarmene da qui, sposarla il prima possibile e cambiare definitivamente la mia vita. Ma D. Gibbons è un calcolatore, lui ha visto infinite possibilità di futuro, e ha deciso di prendere per buona questa. Mi avrebbe trovato in ogni caso.

Sono seduto su questa sedia e nessuno mi ha impedito di muovermi. Ho la pistola puntata contro, e se faccio il più piccolo movimento essa sparerà il suo colpo prima del tempo. Ma Dyson Frost non mi ha legato qui, mi ha lasciato libero di scegliere. Posso alzarmi, e a quel punto un colpo uscirebbe dalla canna e mi ucciderebbe all'istante. Oppure posso aspettare sei ore, e sperare che al posto mio qualcuno più volenteroso di me abbia davvero la capacità di cambiare la situazione, di scegliere un futuro diverso.

Dopotutto, aspettare sarebbe la mia ultima possibilità di cambiare il futuro.


47min


Se sono ancora qui seduto, vuol dire che in fondo nemmeno io voglio davvero far avverare il futuro. Noi siamo in un costante futuro, che non è altro che un continuo rincorrersi di presenti che un attimo dopo presenti non sono più. Dopotutto, cambiare il futuro equivale a decidere di prendere una strada piuttosto che un'altra. Qui, e ora.

L'ho capito troppo tardi, ho imboccato un sentiero che si è rivelato essere un vicolo cieco. Non ho dato ascolto alle persone che hanno tentato davvero di cambiare il mio futuro, ed ora mi ritrovo in balia di esso. Ho aspettato sei ore, posso aspettare altri quaranta minuti. Ma fra quaranta minuti il mio destino prenderà il suo corso, e di Demetri Noh rimarrà solo il ricordo.

Altri quaranta minuti di sofferenza, dove l'unica speranza è quella di non avere rimpianti. Devo consapevolizzare la mia scelta, in fondo sono stato io a rincorrere questo futuro, preso dalla curiosità di voler sfidare quella visione, di fare in modo che quel vuoto temporale si fosse sbagliato. E invece sono stato uno stupido, ora sono qui per pagare le conseguenze.

La pistola di Mark, l'uomo che ha cercato fino all'ultimo istante di salvarmi dalla mia stessa vita.

Sarà la pistola di Mark ad uccidermi, così come Mark è stato in grado di farmi sentire vivo. Vivo e morto, sempre grazie a lui. La mia vita è scandita dalle lettere del suo nome.

E come se non bastasse, ho deciso di fare di testa mia e sarà lui a soffrire per questo.

Magari, in un futuro alternativo io sarò ancora vivo, ma morirà lui. Magari io non sarò mai esistito, magari non ci saremo mai incontrati. Magari non saremo esistiti entrambi.


La porta si spalancò e Demetri non ebbe nemmeno il tempo di capire cosa stesse succedendo, semplicemente lasciò che i suoi pensieri continuassero a scorrere.


1s.

One fish, two fish. Red fish, blue fish.

Mark Benford disinnescò il congegno collegato alla sua arma, e vide il compagno muovere un piede per alzarsi da quella sedia.


Magari, in un futuro prossimo continueremo ad esistere entrambi.






Note dell'autore:
è la prima fanfiction che pubblico su EFP, e soprattutto la prima che scrivo su Flash Forward. :)
Speriamo che vi piaccia, se vi va fatemi sapere che ne pensate con le recensioni, mi farebbe davvero piacere!

   
 
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