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Autore: Brokenhearted    12/11/2011    5 recensioni
"Rose non scherzava mica, quando diceva di odiarlo. Era soltanto un idiota americano pieno di ego, e lei, inglese fin nel midollo, non avrebbe potuto fare a meno di detestarlo neanche volendo.
Anzi, dire che lo detestava era un eufemismo. Lei provava proprio disgusto per quei 100 kg di grasso americano che rispondevano al nome di Alfred.
Ma, ovviamente, lui sembrava non rendersene conto. Quel mangia hamburger era talmente idiota da non accorgersi che, se una ragazza t’insulta o t’ignora totalmente ogni volta che ti vede, non significa che ti ama perdutamente – come lui era erroneamente convinto.
Se non lo fosse stato, non l’avrebbe inseguita per i corridoi come uno stalker dopo ogni lezione che frequentavano insieme, no?"
Piccola oneshot UsUk, Fem! Uk senza pretese :3 minuscola (et intuile) apparizione di Gilbert.
Genere: Comico, Romantico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: America/Alfred F. Jones, Inghilterra/Arthur Kirkland, Prussia/Gilbert Beilschmidt
Note: AU | Avvertimenti: Gender Bender
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Ehm... *si schiarisce la gola
Credo che ormai ne abbiate le scatole piene delle mie stupide oneshot insensate. Però stavolta non è colpa miaaa çVç Complice una puntata di Torte da record con tema la guerra d'indipendenza americana (e io, che dovrei studiare greco, che mando a quel paese la tv) , una canzone di Glee e il fatto che Fem! Uk sembri così una un po' sfigata. DD:
Quindi, è uscita questa cosa. (?) Perché ammettiamolo, chi non ha mai immaginato Alfie il tipico figo da telefilm tutto ragazze e football? Beh, IO l'ho fatto di sicuro. :3
E, con fem! Uk che sembra una sfigata,
questa canzone ci sta perfetta! Io, in quanto seria sostenitrice di UsUk e di Glee, come potevo non scrivere una song-fic così? v.v Anche se in realtà preferisco Arthie uomo, ma va beh x'
La musica c'entra e non c'entra, quindi non state a cercare un filo logico tra quella e la fic - perché già il mio cervello non ha un filo logico, figuriamoci se ce l'hanno le mie fic.
Due ultime paroline: siccome se io non dedico le mie storie  a qualcuno non sono felice, questa la dedico a MoonBlossom, Padme e alla mia Uzu. ♥ Fiere sostenitrici dell'UsUk come me { anche se probabilmente nessuna di loro leggerà questa fic x' } e grandi sostenitrici mie con le loro parole. ♥ Grazie mille. E grazie anche a tutte quelle che recensiscono, o che hanno risposto alle mie recensioni, mi commuovo sempre çVç Infine, la dedicuccia all'Akai, che anche se non leggerà mai questa cosa { FrUk nel cuore } gliela dedico lo stesso, perché la amo già ed è già una grande amica. ♥
Enjoy. :3



Rose non scherzava mica, quando diceva di odiarlo. Era soltanto un idiota americano pieno di ego
, e lei, inglese fin nel midollo, non avrebbe potuto fare a meno di detestarlo neanche volendo.

Anzi, dire che lo detestava era un eufemismo. Lei provava proprio disgusto per quei 100 kg di grasso americano che rispondevano al nome di Alfred.
Ma, ovviamente, lui sembrava non rendersene conto. Quel mangia hamburger era talmente idiota da non accorgersi che, se una ragazza t’insulta o t’ignora totalmente ogni volta che ti vede, non significa che ti ama perdutamente – come lui era erroneamente convinto.

Se non lo fosse stato, non l’avrebbe inseguita per i corridoi come uno stalker dopo ogni lezione che frequentavano insieme, no?
 
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Yeah, you may think that I'm a zero 
But, hey, everyone you wanna be 
Probably started off like me 
 
La prima volta che l’aveva vista, Alfred l’aveva considerata così, in effetti. Rose Kirkland era una ragazza sfigata. Cioè, nessuno avrebbe potuto dire il contrario, essa compresa. Lasciando da parte gli occhialoni e i codini da dodicenne, era proprio il suo comportamento a essere da ragazza sfigata.
Non usciva mai, neanche con Alice, la sua migliore amica, e passava quasi tutto il suo tempo libero a studiare o a leggere. Va beh che era inglese, e come ogni buon americano sa, gli inglesi sono strani, ma così era eccessivo!
Forse era anche per quello che all’inizio Alfred non l’aveva mai considerata, la ragazza.
 
You may say that I'm a freakshow (I don't care) 
But, hey, give me just a little time 
I bet you're gonna change your mind 
 
Ma neanche le convinzioni dell’eroe erano eterne. Si ricordava ancora di come Gilbert era scoppiato a ridere, dopo che Alfred gli aveva parlato della sua “pseudo cotta” per l’inglesina.
“Ma insomma, è… è una sfigata!” e altre risate.
Certe volte l’americano pensava che Gilbert fosse proprio superficiale. Insomma, con quegli occhialoni e i codini sempre presenti non era esattamente quel che intendeva per “figa”, però, se si guardava sotto la montatura, aveva un fisico niente male!
E poi c’erano i suoi occhi. Alfred rimaneva fulminato, quando i fanali verdi della ragazza si poggiavano su di lui – quasi sempre dimostrando disgusto e superiorità.
Cercava sempre di ricambiare lo sguardo, sentendosi tremendamente in imbarazzo.
Ed era strano – troppo strano – dato che beh, lui era l’eroe, e non si sarebbe mai dovuto sentire in imbarazzo!
 
 
All of the dirt you've been throwin' my way 
It ain't so hard to take, that's right 
'Cause I know one day you'll be screamin' my name 
And I'll just look away, that's right 
 
Chissà come mai, però, la ragazza non mostrava particolare interesse per l’eroe. Lui tentava sempre di starle vicino uscendo dalla classe, di parlarle, di dimostrare quando fosse di mente aperta anche verso i perdenti.
Ma lei nulla, si limitava a ignorarlo, o nel peggiore dei casi, insultarlo, dicendogli che era una piattola. E a quel punto Alfred si offendeva, non gli andava di essere paragonato ad un insetto – era un eroe, diamine! – poi però pensava a Spiderman, dicendo a se stesso che la ragazza non voleva offenderlo, ma che lo paragonava al mitico Uomo Ragno (anche se, alla fine, non ci credeva nemmeno lui.)
 
Just go ahead and hate on me and run your mouth 
So everyone can hear 
Hit me with the words you got and knock me down 
Baby, I don't care 
Keep it up, I'm tunin' up to fade you out 
You wanna be 
A loser like me
 
Nonostante tutto, però, il ragazzo non si era mai arreso. Lui, oltre ad essere un eroe, era anche il capitano della squadra di Football, nonché più probabile futuro Re del mitico ballo di fine anno. Insomma, quale ragazza non avrebbe voluto stare con lui?
Beh, sapeva benissimo quale ragazza. Quella che a un paio di giorni prima della partita, quando le aveva chiesto di fare il tifo per lui, l’aveva bellamente mandato a quel paese, dicendo che non avrebbe mai potuto tifare per un ragazzo tanto vanesio, idiota e superficiale al tempo stesso.
 
***********************************************************************
Push me up against the locker 
And hey, all I do is shake it off 
I'll get you back when I'm your boss 
 
La ragazza si era proprio spaventata, quando quell’armadio a due ante americano l’aveva sbattuta contro l’armadietto con molta poca grazia. Insomma, fino a prova contraria, lei era una femmina, e pensava che quell’orso almeno un pochino di rispetto per le femmine l’avesse. A quanto pare, pensava male.
Lui le aveva iniziato a parlare a velocità spaventosa, chiedendole cosa cazzo avesse che non andava per non morirgli dietro come le altre ragazze che aveva conosciuto. A pensarci, era l’unica volta che Rose non l’avesse visto con quello stupido sorriso in faccia.
Lei gli aveva risposto semplicemente che, a differenza delle altre troiette che si era portato a letto, aveva un cervello, e non si sarebbe mai fatta ammaliare da un totale idiota irrispettoso.
Rose Kirkland normalmente non era così volgare e sboccata, ma quando la situazione lo richiedeva, buttava alle ortiche il suo selfcontrol inglese e insultava le persone come tutte le altre ragazze della sua età. E, diciamocelo, sperava che quel cambio repentino sconvolgesse Alfred, in modo che non la ritenesse più così diversa.
 
 
I'm not thinkin' 'bout you haters 
'Cause hey, I could be a superstar 
I'll see you when you wash my car 
 
Dopo quella volta, l’americano aveva iniziato a starle lontano. Evidentemente aveva ferito il suo orgoglio in profondità, e lui aveva rinunciato a conquistarla.
Era liberatorio non dover andare più in giro con uno stalker grosso come un armadio, però da una parte ne sentiva la mancanza. Finché c’era stato lui vicino, nessuno nei corridoi osava prenderla in giro – questo perché non era consigliabile, mai e poi mai, scatenare l’ira di Alfred – mentre adesso, che era sempre sola, tutti la guardavano storta e la prendevano in giro per il taglio di capelli. L’apice era stato raggiunto quando le cheerleader della scuola l’avevano bloccata al muro, per poi dirle che era tutta colpa sua se adesso il loro Alfie era sempre triste e perdeva le partite. Ne andava dell’orgoglio della scuola, avevano detto. Le avevano poi fatto capire che non avrebbe più dovuto avvicinarsi ad Alfred… lui era troppo figo per una perdente come lei.
 
All of the dirt you've been throwin' my way 
It ain't so hard to take, that's right 
'Cause I know one day you'll be screamin' my name 
And I'll just look away, that's right 
 
Si, quella volta si era arrabbiata davvero. Le aveva infatti insultate, dicendo che se quell’idiota del loro capitano avesse la sensibilità di un pesce lesso non era certo colpa sua, e loro l’avevano maledetta con lo sguardo prima di andarsene con sdegno. Tipico.
Odiava quelle ragazze… erano tutte così maledettamente uguali. E odiava chi la giudicasse solo perché era diversa.
L’unico che non l’aveva mai fatto era stato Alfred… o per lo meno, l’aveva fatto – dicendole in faccia che non le importava se era una perdente – ma non la trattava diversamente. Anzi, credeva che la trattasse meglio; sicuramente non aveva cercato di portarsela a letto come prima cosa.
 
Just go ahead and hate on me and run your mouth 
So everyone can hear 
Hit me with the words you got and knock me down 
Baby, I don't care 
Keep it up, I'm tunin' up to fade you out 
You wanna be 
A loser like me
 
La sera del ballo, però, doveva ammetterlo, era stata una sorpresa. Chiaramente non c’era andata – lei era Rose Kirkland la perdente, non l’avete ancora capito? – però c’era stato qualcosa di migliore… che non si aspettava, decisamente.
Alfred F. Jones – quell’Alfred F. Jones – sotto la sua finestra, con un mazzo di rose in mano. Della serie: film romantico di serie Z.
Si sentiva a metà tra Giulietta Capuleti e una ragazza con una gran confusione in testa. Anzi, probabilmente anche Giulietta Capuleti aveva una gran confusione in testa.
Comunque era scesa, anche a discreta velocità, per chiedere a quell’idiota di Jones cosa accidenti ci facesse lì, e non al ballo.
L’altro aveva risposto, sorridendo – ma possibile che sorridesse sempre?! – che gli era stato detto da un uccellino che non sarebbe venuta al ballo, e che era rimasta molto male per un trattamento ricevuto da alcune compagne di scuola. Perciò, sentiva necessario scusarsi, perché era da un po’ che non la proteggeva come un eroe avrebbe dovuto fare.
L’inglese allora era arrossita terribilmente, e aveva iniziato a boccheggiare parole strane. Così, per aiutarla a respirare, Alfred aveva ben pensato di poggiare le labbra sulle sue – a puro scopo taumaturgico, chiariamo.
Evidentemente, Alfred non avrebbe mai potuto fare il medico. Perché questo la portò a respirare ancora più difficoltosamente, fino a farla staccare dal ragazzo, sempre più rossa, Gli aveva urlato contro qualcosa, ma lui non sembrava ascoltarla. Ancora una volta, era rimasto incatenato dai suoi occhi… e ancora una volta, la baciò, per poterli vedere ancor più da vicino.

Note finali: Ora mi scuso sul serio >< Dopo averla letta tre volte, mi rendo conto che è penosa. DD: Cioè, sono stata troppo otaku che ha visto troppi telfilm americani in più punti, Alfred mi sembra OOC e il finale mi lascia perplessa. Ma la posto lo stesso perché boh, ho voglia e ricevere molte critiche potrebbe farmi desistere dallo scrivere ancora (quindi, se non mi sopportate più, RECENSITE e criticatemi :3)
BaciBaci, Ironic~!

  
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