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Autore: Aika Morgan    13/11/2011    9 recensioni
La gente normale di solito la beve, la cioccolata calda. Colin no: lui ha un'idea più interessante per usarla insieme a Bradley.
Genere: Erotico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Bradley James, Colin Morgan
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Merlin'
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Sapore di cioccolata sulla pelle.

 

Bradley aveva sempre pensato che Colin fosse un ragazzo pieno di sorprese. Sin da quando si erano conosciuti non aveva mai mancato di stupirlo con le sue trovate eccentriche. Contrariamente a quanto avrebbe potuto dire il suo aspetto calmo e tranquillo, Colin era un vulcano di idee, sempre in movimento e sempre con qualcosa da fare.

Da quando stavano insieme, non passava giorno senza che Bradley non scoppiasse a ridere almeno una volta per le trovate assurde di Colin.

Quando quella sera lo vide entrare in casa sua con la busta della spesa, cercò inutilmente di sbirciare per vederne il contenuto, ma il compagno di ordinò di andare in salone a giocare con la playstation, ché lui aveva da fare in cucina.

Non gli lasciò neanche il tempo di replicare, chiudendogli la porta in faccia.

A Bradley non restò altro da fare che andare davvero in salone, accendere la televisione e mettersi a giocare, col pensiero rivolto a ciò che Colin stava combinando nella sua cucina.

- Ehi, ho quasi finito! - disse all'improvviso Colin, comparendogli alle spalle.

Quanto tempo era passato? Dieci minuti, un quarto d'ora? Bradley si voltò a guardarlo e vide che Colin stava sorridendo sornione. Il ragazzo si avvicinò a lui e gli posò un bacio sulle labbra.

- Posso fare una cosa? - chiese.

- Cosa?

Colin gli mostrò il foulard che aveva sempre addosso quando recitava nel ruolo di Merlin e gli disse:

- Ho una sorpresa per te, ma vorrei bendarti, prima. Posso, vero?

Non gli aveva propriamente chiesto il permesso, anche se quella frase aveva tutta l'aria di una domanda. Bradley annuì, un po' preoccupato perché non riusciva a prevedere cosa Colin avesse in mente.

- Ah, togliti la camicia mentre che ci sei!

Bradley, confuso, obbedì, sbottonandosi la camicia e i polsini, mentre Colin lo guardava attentamente. Il ragazzo gli bendò poi gli occhi e gli sussurrò all'orecchio di distendersi sul divano e che sarebbe tornato subito.

Non udì alcun rumore per almeno cinque minuti, tanto che stava per togliersi la benda – che, dannazione, aveva l'odore del dopobarba che usava Colin, un profumo così sensuale da fargli perdere la ragione – ma la voce di Colin lo fermò.

- Aspetta, eccomi.

Sentì il peso del ragazzo che si sedeva cavalcioni su di lui, poi le sue labbra sul collo e il tocco della sua lingua scendere fino a stuzzicargli un capezzolo.

- Si può sapere perché diamine mi hai bendato? - chiese impaziente, cercando di afferrarlo muovendo le braccia alla cieca.

- Ho voglia di giocare un po' con te, stasera.

Qualcosa di profumato, come di spezie e aromi che non riusciva a distinguere, gli scivolò sulla pelle. Sentì il dito di Colin tracciare immaginari disegni sul suo petto. Il tocco era tiepido, come se gli stesse spalmando qualcosa di liquido addosso.

- Vuoi assaggiare? - Colin gli toccò le labbra e Bradley le schiuse, accogliendo quel dito che aveva il sapore del cioccolato.

- Mh, buono... Da quando il mio ragazzo è diventato una statua di cioccolato? - ridacchiò, togliendosi la benda.

Si guardarono negli occhi e scoppiarono a ridere, poi Colin gli fece vedere la cioccolata calda che aveva preparato poco prima e che – disse maliziosamente, abbassando la voce, aveva intenzione di usare per scopi ben diversi dal berla.

Trattenendo a stento le risate, immerse un dito in quel liquido e poi disegnò qualcosa sul suo volto. Gli porse lo specchio e Bradley vide che gli aveva disegnato dei baffi e colorato la punta del naso col cioccolato.

- Un capolavoro, decisamente! - proclamò Colin, soddisfatto. Poi si avvicinò al suo volto, lo baciò e leccò via dalle guance quei baffi disegnati.

- Sì, ma adesso che ne dici se gioco un po' io, giusto? - ribatté Bradley.

Tolse i vestiti al ragazzo e lo fece distendere sotto di sé, abbassandogli i boxer e spalmando il cioccolato sul suo inguine, indugiando sui punti che eccitavano maggiormente Colin. Quando ebbe finito la sua opera d'arte, disse:

- Guarda, sei tutto sporco. Ti va se ti pulisco io?

Senza aggiungere altro iniziò a leccargli il sesso, godendosi il sapore del cioccolato mischiato a quello di Colin, che gemeva oscenamente, implorandolo di continuare. Bradley ridacchiava sentendolo così eccitato, e continuò il suo lavoro fino a quando il compagno non raggiunse l'orgasmo urlando il nome di Arthur.

- Arthur? E chi sarebbe Arthur? - ridacchiò Bradley, accarezzandogli i capelli.

- Uno zuccone. Lo zuccone più zuccone che abbia mai conosciuto! - rispose Colin – Anzi no, forse c'è chi è più zuccone di lui.

Ci pensò su un attimo, arricciando il naso.

- Sì, a volte anche tu quando ti ci metti sei uno zuccone! Sarà per questo che riesci a rendere così bene il personaggio?

Ricaddero entrambi sul divano e presero a farsi il solletico a vicenda, facendo finire quel delizioso gioco erotico in una risata.


 

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Questo aborto di fanfiction partecipa al Gotta Ship'em All! 11/11- 13/11 organizzato da IlGenioDelMale e BurntOrchidea.

Davvero, è orribile, non so nemmeno come ho fatto a scriverlo. Però ammetto che mi sono divertita a produrre questa schifezza. Anche perché immaginare i nostri due fanciulli che ci danno dentro con la cioccolata in questo modo è una cosa divertente. E boh, avrei potuto fare di meglio, ma quando scrivo di fretta non sono in grado di dare il meglio di me stessa, ahimè!

Commenti sono ovviamente graditi ^^

Aika.

   
 
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