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Autore: AngelSword    13/11/2011    5 recensioni
“Su questo pianeta esiste un luogo nascosto agli occhi della gente. Non lo si può raggiungere, ma lo si può chiamare. Anzi, non è nemmeno un luogo, è... una porta.”
'Perchè gli uomini uccidono?' Perchè il loro cuore è come la superficie dell'acqua: basta poco per farlo increspare.
Secondo Volume dell'Ancient Saga.
QC all'interno. Occhio B3
- SOSPESA -
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Roronoa Zoro
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Ancient Saga'
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Prologo


“Zooooorooooo!!!” lo chiamò una lontana voce femminile. Mugugnò qualcosa d’incomprensibile in risposta. “Uffaaaa!! Possibile che tu stia sempre a dormire?!” brontolò la voce facendosi più vicina. Il tono era chiaro come il cristallo, squillante come mille campanelle d’argento.

“E lasciami in pace...” rispose lui girandosi di lato. Aveva sonno e non sapeva nemmeno chi stesse parlando.

Sentì una persona sospirare. “Vuoi proprio startene qui a dormire?”

Zoro annuì deciso senza aprire gli occhi.

“Sicuro?”

Annuì di nuovo.

“Sicuro, sicuro, sicurissimo?”

“Porca miseria, mi vuoi lasciare in pace?!” esplose infine lui. Quella sconosciuta stava cominciando davvero ad annoiarlo.

“Allora io me ne vado...” replicò lei con tristezza.

Lo spadaccino tirò un sospiro di sollievo. Finalmente poteva dormire in pace. Certo che però quando Aqua ci si metteva poteva essere davvero seccante.

 Aqua?!!

Scattò in piedi, subito sveglio. Era viva, viva! Si guardò intorno speranzoso di vederla. Ma intorno a lui c’era solo bianco, fatta eccezione per l’albero contro cui era appoggiato.

Mi dispiace, mi dispiace di averti risposto male, ma ti prego fatti vedere! Ti prometto che faccio tutto quello che vuoi: sono disposto a giocare a palla, a fare il bagno, a farmi catapultare da Rufy, Dio, sono pure disposto a farmi picchiare!! Ma ti supplico, dove sei, dove se--Si bloccò. “Aqua...” sussurrò con voce tremante.

Eccola lì, di fronte a lui, ricoperta di catene ed avvolta da una luce bianchissima. Improvvisamente era di nuovo in quel maledetto spiazzo ricoperto d’erba verde smeraldo. Quello era un Eternal Flow, ne era sicuro, ma non c’erano nemici nei dintorni, solo loro due. Allora perché...

Aqua gli sorrise, quello stesso bellissimo sorriso che gli aveva regalato prima di morire.

Ed in un istante lui capì tutto. Prese a correre verso di lei urlando il suo nome, pregandola di fermarsi.

“Ma Zoro ha detto che vuole continuare a dormire... Devo andare...” rispose l’Antico senza perdere il sorriso.

“No, no, ritiro tutto quello che ho detto!! Ti prego non andare...” Correva, correva a perdifiato, ma sembrava che non sarebbe mai stato capace di raggiungerla. Ciò lo spinse ad accelerare ulteriormente il passo.

Aqua abbandonò il sorriso per guardarlo sorpresa. Poi gli porse una mano da cui pendevano diverse catene. “Zoro, io devo andare.”

“No, no, Aqua, no...” Sentiva le lacrime bruciargli agli angoli degl’occhi ma le trattenne, senza fermarsi.

“Devo morire, Zoro.”

Scosse energicamente la testa senza smettere di correre.

La luce diventò ancora più forte. “Io devo morire. Ma se vuoi puoi venire con me.” Riacquistò il sorriso mentre le catene intorno al suo braccio tintinnavano allegre.

Anche Zoro allungò una mano per afferrare la sua. “Non deve morire nessuno! Io ti riporterò indietro!! Non devi morire, Aqua...” Finalmente solo pochi centimetri separavano le loro dita.

“Sayonara,” sussurrò infine Aqua con dolcezza prima di sparire.

Zoro si svegliò di soprassalto. Aveva il respiro affannato ed era tutto sudato. Fissando scioccato il nero davanti a sè, poggiò una mano sul petto e sentì che il suo cuore stava battendo a mille. Strizzando un paio di volte gli occhi qualcosa di umido e caldo scivolò giù da essi sulle sue guance già bagnate. Si guardò intorno mentre il suo respiro gradualmente si calmava. Era nella palestra. Doveva essere notte fonda perché la stanza era rischiarata solo dalla pallida luce bianca della Luna. Era da solo. E poggiati contro il muro alla sua sinistra c’erano due spadoni nelle loro fodere nere, abbandonati, silenziosi, immobili.

Era solo.

E no, il suo cuore non batteva. 
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Ancient Saga: Volume II - Where Oceans Bleed Into The Sky

  
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