A volte mi ritrovo a pensare cose sulle quali non vorrei
riflettere.
La verità è che mi hanno sempre spaventata, non le ho mai viste come eventuali “aiuti”.
Questo perché sono sempre stata una persona ragionevole. Anche quando stavo male,
cercavo un modo per andare avanti, qualcosa cui aggrapparmi. Il punto è che
adesso … adesso non ho più appigli. Non ne ho più nessuno, nemmeno il più
stupido, il più banale. Ogni cosa grazie alla quale stavo in piedi è … sparita.
Scomparsa, è diventata fumo e si è dispersa nell’aria. Così mi ritrovo
praticamente sola. Non è bello essere soli. Spesso anche la speranza è una
buona compagna, ma io ho perso anche lei. Quindi ora cosa faccio? Scappo. E’ l’unico
modo per porre fine a tutto questo. E’ un sonnifero potente che ti getta in un
sonno profondo. Tutto qui, solo una semplice, lunga dormita. Non suona male,
eh? D’altronde, che sto a fare qui, sveglia? Sono stanca di camminare, di
incontrare persone, di soffrire, di amare, di essere odiata. Sono stanca di
questo posto, delle strade, della scuola, del futuro, delle false speranze,
delle disillusioni, dei tradimenti, delle prese in giro, delle persone sorde e
cieche, delle piazze, del caos, dei vestiti firmati, di quel compito andato
male, degli obblighi, delle paure, di me, di quello che penso. Sono solo stanca
di tutto quanto. La soluzione, ne converrete anche voi, è una bella dormita.
Solo che c’è una fottuta paura che mi impedisce di chiudere gli occhi. Avete
presente quando, da bambini, temevate il buio, o i mostri? Credevate che ci
fosse chissà quale creatura nascosta sotto il vostro letto, o dentro l’armadio.
Io non sono più una bambina, non tempo i mostri nella mia stanza. Temo i mostri
che sono dentro di me, quelli che allo stesso tempo vorrei lasciar uscire.
Vorrei che uscissero e mi sbranassero, che mi facessero addormentare,
finalmente. Allo stesso tempo ne ho paura. Ho paura di soffrire, ho paura dei
loro morsi, del mio sangue, paura di chiudere gli occhi, paura che mi
trascinino dove non voglio. E’ tutto così monotono qui, che forse anche essere
divorata da me stessa non sarebbe poi così male. Non potrei nemmeno pentirmene,
non trovate? Devo superare questa paura. Superare la paura dei miei mostri.
Forse ho bisogno di qualcuno che mi tenga la mano mentre mi raggomitolo sotto
le coperte. Di qualcuno che mi legga una fiaba con voce rassicurante. O meglio
ancora, di qualcuno che si corichi affianco a me, che chiuda gli occhi nel mio
stesso momento. Avere qualcuno vicino. Fino all’ultimo spasimo di dolore; fino
alla fine.
I wish you colud see this, 'cause there's nothing to see.
It's peaceful here and it's fine with me, not like the world where I used to live.
I never really wanted to live.