Ah, erano anni che non facevo una cosa così XDD
[Witty lil' brat]
Nell’abitacolo c’è l’odore di un vecchio sapone, forse lo stesso con cui suo padre si lava la faccia ogni mattina. Sul tappetino c’è un mare di briciole di qualcosa alla paprika, sul sedile posteriore persiste l’impronta dell’ultima pizza tonda che gli sia mai stato concesso mangiare, lì dentro – forse c’è anche un semino di pomodoro superstite, quelli s’intagliano sempre un posticino fra le pieghe – e nell’antro del cruscotto, insieme a una caramella all’anice succhiata e poi appiccicata lì di proposito, dev’esserci il residuo della sua coca-cola dell’altro ieri, quella con la lattina ammaccata perché l’ha usata per picchiare il Bastardo.
Romano si dondola nel suo Trono – il posto accanto al guidatore – e sgranocchia le patatine che ha preteso al ritorno dal calcetto. È che il Bastardo, a parte l’essere un gran bravo vicino di casa di cui sua madre tende ad approfittarsi un po’ troppo spesso, ha una marea di difetti. Tipo che ha diciott’anni e sette mesi, e una cinquecento di seconda o terza mano, e una tizia bionda con una sottospecie di fiocco-senza-fiocco in testa, che lui gradirebbe tanto far salire su quel sedile.
Romano di anni ne ha
Non è per altro se non questo, che il bambino ravana nel sacchetto di patatine e, quando la mano è bella unta, la spiaccica con uno squack! sul finestrino.
Grazie al cielo, le donne sono tutte invariabilmente schizzinose.