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Autore: Allison Argent    13/11/2011    1 recensioni
"Finn Hudson e Noah Puckerman erano migliori amici dai tempi della scuola materna ed era strano immaginare di andare al college in due posti diversi.
Quella sera avrebbero avuto l’ultima partita di football della loro carriera liceale, un amichevole istituito solo per l’arrivo di qualche talent scout dalle varie università del middle-east degli Stati Uniti."
«Rachel, mi hanno offerto una borsa di studio per il football alla Michigan State Univeristy.»
{Quick - Finchel - Fuck bromance}
Genere: Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Finn Hudson, Noah Puckerman/Puck, Quinn Fabray, Rachel Berry | Coppie: Finn/Rachel, Puck/Quinn
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Choices
 

 
 

«Rachel, mi hanno offerto una borsa di studio per il football alla Michigan State Univeristy.»
 
 


 
Finn Hudson e Noah Puckerman erano migliori amici dai tempi della scuola materna e insieme ne avevano passate di tutti i colori.
Il primo castigo perché Noah aveva tagliato i capelli della povera Emily Fitzalbert l’ultimo giorno di asilo, mentre Finn distraeva la maestra; la gioia di essere finiti nella stessa classe il primo giorno di scuola elementare, quando si erano guardati scambiandosi uno sguardo complice; l’inizio della scuola media, quando Finn ancora era più basso di Noah, era riuscito a superarlo solo all’ultimo anno delle medie, quando entrambi si erano presi una cotta per la biondina che era nella loro classe di matematica. E quella cotta era durata per ben due anni, fino a che Finn aveva vinto ed era riuscito a conquistare il suo cuore, durante il secondo anno di liceo. Entrambi erano cambiati, in due modi completamente diversi.
Noah era cambiato così tanto che era arrivato a tradire la sua amicizia con Finn per quella biondina. E poi tutto era crollato.
Ma si erano ripresi –un rapporto così speciale riesce a resistere- e ora era il momento della vera, grande, scelta: il college.
Finn Hudson e Noah Puckerman erano migliori amici dai tempi della scuola materna ed era strano immaginare di andare al college in due posti diversi.
Ma tante altre componenti si erano aggiunte alle loro vite, col passare degli anni.
Finn era fidanzato da più di un anno e aveva preso in considerazione di trasferirsi a New York con Rachel, che era ormai sicuro sarebbe entrata nella NYADA, Noah invece pensava di allontanarsi sì dall’Ohio, ma non così tanto.
Quella sera avrebbero avuto l’ultima partita di football della loro carriera liceale, un amichevole istituito solo per l’arrivo di qualche talent scout dalle varie università del middle-east degli Stati Uniti.
«Ehi Finn!», Puck gli si parò davanti a braccia conserte, indossava già la sua uniforme.
«Che c’è?»
«Ho scoperto che Quinn sta prendendo in considerazione l’idea di spostarsi in Michigan.»
Finn lo guardò con un’espressione confusa. Quinn e Puck stavano insieme da un po’, ma non aveva mai pensato che la loro relazione sarebbe davvero continuata dopo il liceo, insomma, erano Quinn e Puck, non lui e Rachel. Si sentì quasi subito in colpa per aver pensato che il suo migliore amico (o la sua ex ragazza) non fosse il re dei rapporti di coppia a lungo termine, ma infondo non aveva tutti i torti.
«E…?»
Puck alzò gli occhi al cielo.
«Stasera ci sono dei talent scout dalla University of Michigan e dalla Michigan State. Se giochiamo bene possiamo fare colpo, amico!»
La bocca di Finn si aprì in un “aaaah”, capendo finalmente il collegamento.
«Ma io cosa c’entro?»
«Tu sei il quarterback, se facciamo un lavoro di squadra, quelli notano sia te che me, Finn. La vuoi o no la borsa di studio?»
Finn fece un respiro profondo, fino a quel momento non si era ancora reso conto di quanto imminente fosse la sua scelta. Seguire la sua passione per il football o seguire la sua ragazza?
«Puck, io non so cosa fare.»
Puck aggrottò le sopracciglia, andandosi a sedere di fianco al suo migliore amico.
«Amico, si tratta del tuo futuro. Se tu e Rachel vi amate così tanto riuscite ad andare avanti anche lontani.»
Finn sospirò di nuovo. Era una decisione troppo difficile, ma Puck aveva ragione, lui e Rachel sarebbero riusciti ad amarsi anche da lontani. In fondo c’erano tante vacanze in un anno e vedersi non sarebbe stato così difficile. Inoltre avrebbero seguito i loro sogni e una volta finito il college avrebbero avuto il lavoro che avevano sempre desiderato.
E potevano tornare insieme, felici.
Non era così male, in effetti.
Alzò lo sguardo e si girò verso Puck, sorridendo e mostrandogli il palmo della sua mano.
Il suo migliore amico gli sorrise a sua volta e batté il cinque.
 
 


 
«Rachel, mi hanno offerto una borsa di studio per il football alla Michigan State Univeristy.»
Rachel andò a sedersi, appoggiando la schiena allo schienale della piccola sedia. Il momento che aveva più temuto era arrivato. L’aveva sempre saputo, d’altronde.
Sorrise a Finn, cercando di non piangere.
«Questo cosa significa?»
Finn la prese per mano, inginocchiandosi davanti a lei.
«Che quando finiremo il college saremo entrambi felici, perché avremo il lavoro dei nostri sogni e saremo insieme.»
Rachel scosse la testa, non era così sicura del loro futuro come lui, non lo era mai stata.
«Passeranno anni prima della fine del college, Finn. Finora il massimo che siamo stati separati sono stati tre mesi.»
Finn le sorrise, accerezzandole la guancia. Perché non ci credeva? Erano forti, era da più di un anno che stavano insieme ed erano cresciuti.
«Rachel, possiamo farcela. Non siamo più due bambini. Io ci credo, io credo in noi. E abbiamo tutte le vacanze per vederci! Rachel io ti amo, e voglio il meglio per il nostro futuro, insieme.»
Rachel si lasciò sfuggire un risolino flebile, alzandosi in piedi davanti a lui, ancora in ginocchio.
«Mi stai chiedendo di sposarti?»
Finn rise a sua volta.
«Non proprio, è più una promessa. Io ti prometto, Rachel Berry, di aspettarti per quanto tempo possa servire prima che tu finisca il college.»
Finn le prese la mano, guardandola dritto negli occhi.
«Io ti prometto, Finn Hudson, di finire il college il prima possibile per poter tornare con te.»
Finn si alzò e la abbracciò. Poteva funzionare, se lo sentiva.
 
 


Quinn e Puck erano a casa di lui, sdraiati sul suo letto a guardare una “noiosissima partita di baseball”, come l’aveva definita lei.
«Oggi sono venuti i talent scout alla partita.», cominciò lui mentre accarezzava i capelli della sua ragazza.
Erano tre mesi che stavano insieme. Tempo record.
Quinn si girò verso di lui, stampandogli un bacio sulla guancia e mormorando un “mmhmmh”.
«Hanno preso Finn alla Michigan State.»
Quinn si mise a sedere a gambe incrociate e un sopracciglio inarcato, guardando Puck dall’alto.
«E lui ha accettato?»
Puck alzò le spalle, continuando a guardare la partita. Non aveva idea se il suo migliore amico fosse davvero riuscito a parlare con Rachel.
«Sai, io pensavo di andare alla University of Michigan. Hanno una buona squadra di cheerleader, so che è un anno che non faccio niente, ma è da un po’ che mi alleno con Santana e Brittany.»
Puck continuò a guardare la televisione imperterrito, scatenando il nervosismo della ragazza, possibile che non la stesse ascoltando? Era un argomento serio!
«Noah Puckerman, mi stai ascoltando?»
«Sì, sì, te l’ho detto che mi hanno offerto una borsa di studio alla University of Michigan?»
Puck si girò verso di lei sorridendo, mente lei rimase per qualche secondo a guardarlo, cercando di assimilare la notizia.
«Stai scherzando?», chiese flebilmente, lasciando cadere le braccia, prima conserte.
Puck fece “no” con la testa, guardandola divertito. Allungò un braccio e avvicinò la testa della ragazza alla sua, baciandole le labbra.
«Te l’ho mai detto che ti amo?», le chiese, tra un bacio e l’altro.
Quinn si staccò per un attimo da lui, guardandolo dolcemente.
«Solo un paio di volte.»
«Ti amo.»
Quinn si abbassò di nuovo verso di lui, e quei baci diventarono qualcosa di più.
 
 

 
Hello! E' dalle dieci e mezza che sto cercando di scrivere questa roba, finalmente l'ho completata!
All'inizo l'avevo pensata come una Quick con qualche accenno al bromance di Finn e Puck (io, personalmente, li adoro insieme, come amici, s'intende).  Poi la storia si è evoluta più sul punto di vista di Finn e quindi ho dovuto ficcarci anche l'hobbit. 
Spero che questa one-shot piaccia, ho appena finito la raccolta Quick e ha avuto successo (cosa che non mi aspettavo minimamente) e ora sento il bisogno di scrivere ancora, è pià forte di me! 
Grazie a chi leggerà e recensirà :)
-Aria.

P.S.: Se volete dare un'occhiata, questa è la mia raccolta sulla Quick :) Ten Song Challenge, Quick.



 
 

 
   
 
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