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Autore: manubibi    13/11/2011    2 recensioni
[Crossover con Queer As Folk] Quando Sebastian, fra un bacio e l'altro, gli ha detto che sarebbe tornato a casa per le vacanze, Dave non aveva assolutamente idea che il piano coinvolgesse anche lui. Fic Dave/Sebastian.
Genere: Commedia, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Dave Karofsky
Note: Cross-over, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Quando Sebastian, fra un bacio e l'altro, gli ha detto che sarebbe tornato a casa per le vacanze, Dave non aveva assolutamente idea che il piano coinvolgesse anche lui. In verità non l'ha compreso finché il suo nuovo ragazzo, vestito di tutto punto, si è presentato alla porta, l'ha spinto con la forza in camera sua, esortandolo con entusiasmo a mettere "qualcosa di decente". Poi Sebastian ha visto il regime del guardaroba di Dave, e scherzando gli ha detto che se non fosse così terribilmente affascinato dal suo fisico l'avrebbe lasciato per ovvia e ridicola mancanza di gusto. Poi, invece, si è inginocchiato fra le sue gambe ed ha convinto anche gli ultimi neuroni di Dave Karofsky a collaborare.
Così Dave si è trovato, fra imprecazioni di gente appiedata, urla di neonati e sguardi sospettosi di repubblicani votanti per la Palin - perché solo la gente che vota per Sarah Palin può fissarti come se dovessi fisicamente sparire dalla faccia della Terra in quell'esatto momento - su di un aereo diretto verso la vicina Pittsburgh. E non si è capacitato del fatto che il padre Paul abbia guardato prima lui - agghindato da pescatore della domenica - e poi Sebastian - vestito come un laureando il giorno del diploma - e che egli abbia solennemente alzato la mano in un gesto di assenso.
Ma la cosa che ha veramente sconvolto David, catapultandolo in uno stato di sorpresa permanente, è stato incontrare tutto un gruppo di persone talmente omogeneo e così famigliare che ha preso mentalmente nota di sfottere per sempre i New Direction per le loro liti interne - che Kurt gli ha già raccontato doviziosamente nei mesi precedenti. Ha incontrato Debbie (oh, Dio, quella donna!); Ted con Blake in un momento di romanticismo fulminante, Emmett che ha passato circa un'ora e quarantacinque minuti a raccontare tutti i cazzi di tutta la gente presente nel locale - cazzi dei quali, chiaramente, non gli fregava assolutamente nulla - , Michael e Ben che per prima cosa si sono presentati con «Ciao, siamo Ben e Michael, siamo sposati!» e Hunter che probabilmente era l'individuo più normale della combriccola. E poi sono entrati loro, l'inno vivente all'amore underage. Sebastian si è voltato verso la porta, sorridendo e Debbie si è subito sporta verso di loro, urlando praticamente da una parte all'altra del locale. «Ehi, bambini, siamo qui! Sunshine, sei dimagrito di nuovo?». E poi Dave ha visto Brian Kinney, e tutte le sue convinzioni sull'essere gay sono state distrutte e confermate in un attimo. Brian Kinney, a detta di tutto il gruppo d'amici, è un uomo che non invecchia mai, e se lo fa, lo fa comunque in modo che tu, da bravo ragazzo omosessuale, accetterai farti mettere a pecorina da lui in qualsiasi luogo ed in qualsiasi momento. Dave Karofsky fa esperienza di questo stato mistico di fascinazione a primo sguardo, ma chiaramente la seconda cosa che vede è lo sguardo totalmente possessivo e completamente, orgogliosamente innamorato dell'uomo visibilmente più giovane che gli cammina a fianco. Quando la coppia si ferma al loro tavolo, scambiando battute triviali con gli astanti, Sebastian gli sussurra: «Loro sono i miei genitori adottivi». David ne rimane completamente stupefatto in un primo momento (trova schifosamente sbagliato che genitori belli debbano avere figli belli, è troppa fortuna in un posto solo), poi vede il modo in cui Brian stringe Justin a sé e comprende un po' di cose.

Il pomeriggio passa, prevedibilmente, fra domande curiose di Debbie sul glee club e sulle differenze fra McKinley e Dalton, fra occhiate inquietanti ed interessate di evidenti amanti dello stereotipo bear, pizzicotti ovunque e battute sempre più sporche man mano che la conoscenza col nuovo arrivato si fa più profonda. Fino alle confessioni personali, e lì Dave dà il meglio di sé, raccontando la propria vicenda e ricevendo delle occhiate imbarazzate che poi finiscono per posarsi inevitabilmente su Justin. Difficile per loro difendere un bullo omofobo, ma Justin agita la mano e scuote la testa. «Gente, quella è un'altra storia» Dice, per poi sorridere lievemente. «Beh, dato che oggi riaprono il Babylon perché non ci portiamo anche David?»
Karofsky cade dalle nuvole. Babylon? Riapertura? Brividi per l'ignoto.

Quando effettivamente Dave mette piede in questo posto del quale ha sentito tanto favoleggiare ("La mia adolescenza" - Michael - , "tutti gli uccelli che ho succhiato" - Brian, con eco sognante di Justin - , "La mia prima overdose" - Ted, infine, in tono cupo) si rende conto che non aveva mai nemmeno sognato una tale quantità di culi, uomini nudi, ragazzi bellissimi e corpi sudati, che per un momento si sente girare la testa. Sebastian lo accompagna, e tiene la bocca ancorata al suo collo per un istinto protettivo che necessariamente si fa sentire nei confronti di un ragazzo appena venuto da un paesino minuscolo dell'Ohio che presumibilmente non ha mai assistito ad una ostentazione così massiva di omosessualità pura, libera e forse un po' eccessiva (ma ehi, sei nel luogo sacro della comunità LGBT di Pittsburgh e se non ti piace puoi uscire anche subito -- ma nessun problema, perché a Dave tutto questo piace dopotutto, ed anche molto). Sebastian non fa altro, per mezz'ora buona, che gironzolargli attorno, lanciando sguardi ammonitori a qualsiasi adolescente o tizio sotto i trenta che metta gli occhi addosso al suo ragazzo per più di due secondi netti, e poi, finalmente, gli dedica tutta la sua attenzione. E quando lo fa Dave crede di sfiorare i cirri del Paradiso coi polpastrelli, perché la mano di Sebastian scende fra le sue gambe immediatamente strette per la vergogna, e palpeggia il suo punto più sensibile così a lungo che Dave non si accorge nemmeno che sta ballando furiosamente con le ginocchia ad "X". Il che è molto più ridicolo di farlo in libertà con la mano del suo ragazzo saldamente ancorata al pacco. E quindi, più semplicemente, si lascia andare, baciando il Warbler in pubblico senza ottenere alcuno sguardo particolare e poi, con somma gioia, farsi trascinare nel retro, per avere la sua personale cinquantesima volta in due mesi. La vita non ha mai arriso molto a Dave Karofsky, ma ultimamente pare che il karma stia essendo benevolo. Perché non approfittarne?

 

NdA: sì, questa fic è folle. No, non c'è niente di canon. Sì, shippo Sebastian/Mondo. 'nuff said x'D spero vi sia piaciuta :)

   
 
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