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Autore: Elisir86    13/11/2011    0 recensioni
Il viso di sua moglie e dei suoi tre bambini si affollarono nella sua mente, e il suo giuramento era un eco rimbombante “...Finché morte non ci separi...”.
Poi tutto fu spazzato via da una sensuale risata, dal ricordo di rosse e profumate labbra.
Fanfic che ha partecipato al contest: Nothing lasts forever - Niente è per sempre
Vincitrice del Premio Realismo e del Premio Caratterizzazione
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Bill/Fleur
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Fredda Neve

 

 Prologo

 

Lei.

Solo lei e le sue labbra.

Nulla era più importante.

Lei.

Le sue splendide e calde mani.

Nulla era più confortante.

Lei.

La sua candida pelle.

Nulla poteva essere paragonabile.

 

“Cristo! Bill, hai tre figli!” Ron lo guardava con rimprovero, come se davanti a lui ci fosse uno dei suoi figli.

Stringeva con forza il bicchiere contenente la burrobirra, come a voler trattenere la rabbia.

“Mi dispiace...” fu un sussurro così fievole che Ronald pensò di averlo sognato, ma suo fratello aveva mosso veramente le labbra.

“Bill, non è giusto quello che stai facendo...” s'alzò di scatto, nervoso. Iniziò a camminare lungo la sala, Hermione lo raggiunse, poche parole pronunciate sotto voce e lui ritornò al suo posto.

“Hai pensato alle conseguenze?” chiese, e William alzò lo sguardo su di lui. Non aveva pensato a nulla, se non alle labbra morbide di Doreen. Non aveva pensato ne hai suoi figli, ne al dolore che poteva provare sua moglie Fleur. Fino a quel momento gli erano sembrate cose secondarie. E suo fratello lo aveva capito, lo vedeva chiaramente, il suo sguardo semplicemente non lo rimproverava più, lo condannava.

Si sentiva perso, disperato e confuso. Si prese la testa tra le mani, cosa doveva fare? Anche in quel momento, il viso di Doreen non gli lasciava tregua e la rabbia di suo fratello minore gli scivolava addosso come se fosse stata acqua.

“Bill...” questa volta a prendere la parola fu sua sorella Ginny. “Bill...” lo richiamò con dolcezza, e lui rialzò il viso. Ginevra stava in piedi a pochi passi da lui, e il vestito attillato che indossava evidenziava l'inizio di una gravidanza, lo guardava come si guardava un bambino capriccioso.

Forse lo era.

Quando lei fu certa della sua attenzione si rivolse con calma e dolcezza, anche se il resto di lei emanava tutt'altro.

“Bill, che cosa desideri veramente?” Per un attimo, il fiato si congelò nella sua gola.

Il viso di sua moglie e dei suoi tre bambini si affollarono nella sua mente, e il suo giuramento era un eco rimbombante “...Finché morte non ci separi...”.

Poi tutto fu spazzato via da una sensuale risata, dal ricordo di rosse e profumate labbra.

Le sue labbra tremarono quando pronunciò quel nome “Doreen”.

 

 

  
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