Serie TV > Castle
Ricorda la storia  |      
Autore: angelad    13/11/2011    7 recensioni
è l'alba. Kate Beckett decide che è venuto il momento di parlare con una persona molto importante per lei, di confidarsi....
Genere: Malinconico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kate Beckett | Coppie: Kate Beckett/Richard Castel
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nel futuro
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 È l’alba.

Mi sono svegliata e ho deciso di venire da te. Mi sono infilata il cappotto pesante e ho guidato fin qui per venire da te.

Ora, però, non so che fare..

So solo che ho bisogno di te, di parlarti..

Fa freddo, non c’è nessuno in giro.

Finalmente trovo il coraggio ed entro.

Non sono più stata in questo luogo, dopo quei terribili giorni. Faceva troppo male saperti qui, 15 anni non hanno lenito quel dolore .

Sono disorientata, poi finalmente eccoti. Mi avvicino alla lapide bianca e ti sussurro: “Ciao mamma”.

È ancora mezzo buio, il sole non è ancora nato. So che questo era il tuo momento preferito della giornata, il nostro momento. Eravamo solo io e te, quando ti infilavi nel mio letto per svegliarmi. Il tuo calore e le tue coccole mi hanno fatto sentire sempre al sicuro.

Il primo raggio di sole colpisce ora il tuo sorriso.

Quanto mi manchi mamma..

Voglio dirti tante cose, voglio raccontarti quello che sta succedendo nella mia vita. Forse tu lo sai già, sei sempre con me, ma non ha importanza, sento il bisogno di farlo.

Oggi mi sposo mamma.

Lo avresti mai detto? Ci avresti mai scommesso?

Dirò sì all’uomo più dolce che abbia mai conosciuto, all’uomo di cui sono perdutamente innamorata.  Mi ha conquistato pian piano con il suo buffo modo di fare.  All’inizio non lo sopportavo, poi ho iniziato a sciogliermi. Non volevo rendermene conto, ma ero pazza di lui. Tutti intorno a noi avevano capito il nostro legame, ma io non cedevo, ero testarda come sempre. L’ho fatto penare sai? Avevo paura. Io, che mi sono sempre spacciata per il coraggio in persona, ero spaventata dall’emozione più grande che la vita possa donare: l’amore.

 Lui non ha mollato, mi è rimasto accanto sempre, in ogni momento, bello o brutto, c’era.

Me l’aveva promesso.. “Always”…

Mi scappa un sorriso, mi succede sempre quando penso a lui.

Oggi se sono una persona migliore lo devo anche a Rick. Ha abbattuto quel maledetto muro dentro di me, dove tenevo nascosta la vera Kate, quella ferita e spaventata, quella che non voleva affrontare la vita.

Penso che ti sarebbe piaciuto, che saresti andata d’accordo con lui. Vi sareste fatti un sacco di risate insieme alle mie spalle.. Gli avresti raccontato un sacco di aneddoti imbarazzanti sulla mia infanzia, mentre lui non ti avrebbe scollato i suoi magnifici occhi azzurri da dosso. Anzi, ripensandoci, forse sotto sotto c’è il tuo zampino. Mi hai spinto tu a comprare il suo libro quel giorno in libreria, sapevi che era lui che mi avrebbe reso felice.

L’hai mandato tu da me.

Non so se è vero, ma mi piace pensarlo.

Ho catturato l’uomo che ha ordinato la tua morte. Non mi fa più paura, non può più farmi del male. Sono qui anche per dirti che l’incubo è finito, posso lasciarti andare.

Non mi fraintendere, il mio desiderio più grande rimane quello di rivederti, di sentire ancora la tua voce. Vorrei che tu fossi qui a sistemarmi l’abito bianco..

Ora però puoi stare tranquilla, puoi riposarti serena: sono al sicuro, sono grande.

Non preoccuparti più per me, sono in buone mani.  

 Voglio che tu sappia quanto bene  ti voglio, mamma.

Un leggero alito di vento mi sfiora il viso e mi muove i capelli.

So che questa è la tua carezza, so che sei vicino a me.

E allora lo dico a voce alta: “Ti voglio bene mamma”.

Mi metto a piangere, mi alzo e mi allontano.

Scendo il pendio e, quando arrivo in prossimità dell’uscita, vedo una figura appoggiata al cancello.

Lo riconosco subito: “Che ci fai qui a quest’ora?”gli sorrido, mentre mi asciugo l’ultima lacrima.
Rick mi sorride a sua volta: “Quello che stai facendo tu, sono venuto a salutare mia suocera!  Scherzi a parte, sapevo che ti avrei trovato qui stamattina”.

Il mio cuore si gonfia di gioia, sa sempre capire quello di cui ho bisogno, quello che provo..

Quanto lo amo….

Lo stringo a me, poi usciamo mano nella mano.

Prima di farlo, però, mi giro ancora una volta verso di te; il sole è ormai sorto, ti illumina completamente.

È nato un nuovo giorno, oggi per me inizia una nuova  vita ed era giusto iniziarla con te.

Ti voglio bene mamma, tanto.

Nel mio cuore sento la tua risposta: “anche io bambina mia”.

  
Leggi le 7 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Castle / Vai alla pagina dell'autore: angelad