Nella notte della paura
Sirius Black amava Halloween.
Era la festa che lo eccitava di
più e si divertiva incredibilmente ad infastidire chiunque gli capitasse a tiro
con odiosi scherzetti.
Per questo, in quel momento
avanzava a passi sicuri nella penombra della sera, verso il grande albero sulla
riva del Lago Nero.
E, per lo stesso motivo, aveva
aiutato le ragazze Ravenclaw ad organizzare una magnifica festa di Halloween.
Lily Evans, dal canto suo,
ancora non riusciva a capire come aveva potuto farsi convincere a partecipare.
Non che odiasse Halloween, ma
odiava trasgredire alle regole di Hogwarts e partecipare ad una festa organizzata
a Hogsmeade, essere complice nell’organizzazione e raggiungere il villaggio di
notte tramite una passaporta con altri compagni, era più di una semplice
trasgressione.
Lily sbuffò visibilmente
agitata e si guardò attorno, mentre stringeva con smania la sua candela
colorata.
Doveva ammettere, però, che le
ragazze Ravenclaw si erano occupate proprio di tutto.
Avevano distribuito una candela
a tutti i ragazzi che avevano acquistato un biglietto d’ingresso, in modo che
potessero sgattaiolare fuori al buio senza farsi scoprire ed entrare a pieno
nel tema di Halloween.
Sirius le si avvicinò, rubandole
la candela e cogliendola alla sprovvista, tanto che Lily sobbalzò e si voltò a
guardarlo scocciata.
“Dammela!” esclamò, riafferrando
la sua candela.
“Dai, Evans, non l’hai nemmeno
pagata.” esclamò il ragazzo con una scrollata di spalle e Lily sbuffò.
“Soltanto perché tu me l’hai
regalata” confermò, ma si affrettò ad aggiungere, “Ma prima che inizi a darti
delle arie, sappi che so bene che l’hai fatto solo perché esco con il tuo
migliore amico”.
Sirius sorrise mimandole un
cenno con la mano.
“Dai, te l’avrei regalata anche
se non fossi stata l’antipatica ragazza di James.” mormorò e Lily finse di
offendersi.
“Smettila se non vuoi che
revochi immediatamente il tuo appuntamento con Mary” mormorò lanciando uno
sguardo alla sua migliore amica, che camminava poco più avanti in compagnia di
Remus.
Sirius sghignazzò.
“Non puoi revocarlo! A Mary
interesso, è per questo che ha accettato di uscire con me.” esclamò pieno di sé
e Lily gli fece una smorfia.
“Ed è per questo che mi ha
costretto a partecipare a questa stupida festa, quindi, per favore, smettila di
fare l’idiota e va da lei e comportati bene” affermò con sicurezza ed il
ragazzo annuì, lanciando uno sguardo alla ragazza che camminava davanti a loro.
“Agli ordini, Prefetto Evans”
mormorò, scompigliandole i capelli con una mano e correndo in avanti.
Lily guardò Sirius, mentre
affiancava Mary e le sussurrava qualcosa con aria maliziosa ed udì la sua
migliore amica ridere imbarazzata, ma estremamente divertita.
Così alzò gli occhi al cielo,
scuotendo la testa.
“Ehi”, nell’udire la voce
familiare di Remus, tornò ad abbassare il volto e sorrise al ragazzo che
l’aveva raggiunta.
“Ehi, Remus!” esclamò sorridendo.
Decisamente, dell’allegro
gruppetto dei Malandrini, Remus era quello che le era più simpatico, anche se
usciva con James e passava la maggior parte del suo tempo con Sirius, o per
meglio dire, a litigare con Sirius.
Ah,
dannato Black!
Si trovò a pensare ancora e
fece scorrere lo sguardo sui due ragazzi che passeggiavano davanti a loro.
“Sei preoccupata? O magari …
infastidita?” mormorò Lupin e lei si voltò a guardarlo sorpresa.
Il ragazzo accennò a Mary e
Sirius e la guardò con il solito sguardo attento e profondo.
Lily cercò di sorridere e
scrollò le spalle.
“Nessuna delle due cose”
affermò, “Forse sono un po’ preoccupata, conoscendo Sirius, ma non sono affatto
infastidita” rispose.
Remus sospirò profondamente e
fissò la luce della sua candela.
“Beh, sembri infastidita”
mormorò, quasi imbarazzato.
Lily scosse la testa.
“Perché dovrei esserlo?” gli
chiese ancora ed il ragazzo si strinse nelle spalle con un mezzo sorriso.
“Non saprei” esordì, “Sembri
quasi gelosa” azzardò e Lily sgranò gli occhi, mentre si avvicinavano al grande
albero.
“No, non sono affatto gelosa di
Mary” rispose quasi divertita e Remus sorrise scuotendo la testa.
“Io non mi riferivo a Mary”
mormorò semplicemente, prima di accelerare il passo e raggiungere il resto del
gruppo.
Lily rimase per un po’ a
guardarlo, immobile e con gli occhi sgranati, fino a quando Sirius non si voltò
verso di lei.
“Evans, hai intenzione di
muoverti o andiamo via senza di te?!” le chiese ironicamente e la ragazza si
affrettò a raggiungerli.
Quella stessa notte, Lily,
immersa nel caos di quella grande festa, osservava la gente attorno a sé.
Si era prontamente sistemata
con le spalle al muro, per evitare che gli organizzatori la prendessero di mira
per uno dei numerosi scherzetti che stavano rifilando a tutti i presenti.
Shelley Pomroide, Tassorosso
del quinto anno, corse davanti a lei ridendo, interamente coperta di schiuma.
Lily arricciò il naso e sperò
vivamente che non le capitasse nulla del genere.
Così si voltò a cercare con lo
sguardo l’unico che poteva essere una vera minaccia per lei, Sirius Black.
Il ragazzo stava abbracciando
Mary, mentre chiacchierava con un paio di ragazzi dell’ultimo anno e tutti
ridevano allegramente.
La Evans sospirò, mentre le
tornavano alla mente le parole di Remus e scosse la testa contrariata.
“Hei Lils” la voce di James la
distrasse dai suoi pensieri ed il ragazzo le si piantò di fronte, piegandosi su
di lei e poggiandole un dolce bacio su una guancia.
Lily sorrise.
“Che fai qui in un angolo? Eri
in pista con me e poi ti ho perso di vista” le mormorò, intrecciando una mano a
quella di lei e la ragazza si strinse nelle spalle con un sospiro.
“Stavo scappando da eventuali
scherzi e controllavo un po’ la situazione” mormorò e James le sorrise guardandosi
attorno.
Il suo sguardo si fermò su
Sirius e Mary che parevano fusi in una specie di abbraccio e istintivamente
sorrise.
“Sta’ tranquilla, Lily, non
succederà nulla alla tua amica Mary, Sirius si comporterà bene con lei” le
disse facendole un occhiolino e la rossa alzò gli occhi al cielo poco convinta.
“Ne dubito, considerando che
stiamo parlando di Sirius Black!” dichiarò e James sorrise ancora.
“Te lo assicuro, si comporterà
bene, me l’ha promesso” le mormorò in un orecchio e Lily sorrise, sporgendosi
verso di lui e poggiandogli un audace quanto sfuggevole bacio sulle labbra.
James le sorrise, strofinando
appena la punta del suo naso contro quello di lei.
“Domani esci con me, allora?”
le chiese e Lily sospirò.
“Devo pensarci” esclamò con
estrema serietà e James spalancò gli occhi perplesso e piuttosto deluso.
Lily rise di cuore.
“Certo che esco con te, Potter”
esclamò allora lei e James l’abbracciò forte, colto da un improvviso entusiasmo.
“Però adesso portami via di
qui, mi sono stufata” mormorò ed il ragazzo sorrise.
“Andiamo a fare una
passeggiata?” le chiese e Lily annuì.
James afferrò la sua mano e si
addentrò nella folla. Prima di andare, Lily si voltò di nuovo a guardare Sirius
e Mary ed incrociò lo sguardo del ragazzo.
Sirius la stava fissando e
qualcosa si agitava nei suoi occhi scuri.
Lily gli concesse un mezzo
sorriso e lo guardò con serietà.
“Ti tengo d’occhio, Black”
sibilò e lui osservò il movimento delle sue labbra e rise, concedendole un
occhiolino, prima di tornare a darle le spalle ed abbracciare nuovamente Mary.
Qualcosa si mosse nello stomaco della giovane Evans, un certo fastidio le strinse lo stomaco in una morsa e le salì al cuore, ma la ragazza non riuscì a capire cosa fosse, così strinse più forte la mano di James e lo seguì fuori dalla sala affollata.
Spazio autrice: Questa è una cosetta semplice, semplice nata per il "Halloween 10Days Contest". Il mio prompt era "candela", ecco perchè è sottolineata all'interno del testo.
é una storia senza alcuna pretesa, ma spero comunque che possiate apprezzarla.
Alla prossima _EpicLoVe_