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Autore: ely91    12/07/2006    6 recensioni
Estate del sesto anno...in attesa del verdetto che aprirà le porte alla scuola o alla ricerca degli Horcrux, Hermione si trova alla Tana...ma l'aria che si respira non è delle migliori...
Genere: Generale, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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- Hermione, vuoi smetterla una buona volta di studiare

E…state alla Tana.

 

 

- Hermione, vuoi smetterla una buona volta di studiare?è dalle dieci di stamattina che non fai altro che mettermi l’ansia addosso!-

Come risposta gli arrivò uno sbuffo.

Era l’11 di Luglio, un caldo Luglio…il Luglio forse più terrificante della loro vita, in attesa dell’inizio del settimo anno, che fra parentesi, forse non avrebbero nemmeno frequentato.

Ed Hermione passava le giornate intere a studiare, traducendo Rune Antiche, facendo strambi calcoli di Aritmanzia ed esercitandosi con assurde Trasfigurazioni.

Raramente rivolgeva la parola a Ron, per lo più si ritrovavano a parlare durante la notte, quando gli incubi si facevano troppo pesanti per riuscire anche solo a chiudere le palpebre e c’era per forza bisogno di qualcuno con cui condividere le proprie paure.

Ma lei non era l’unica ad avere quel comportamento “anormale”. Ginny rimaneva tutto il giorno chiusa in soffitta, in compagnia del fantasma di famiglia. Si rifiutava spesso e volentieri di mangiare e sua madre non aveva nemmeno la forza di controbattere. Si limitava a scoppiare in lacrime, mentre il Signor Weasley tornava ad orari sempre più indecenti, stordito dalle preoccupazioni e dall’enorme mole di lavoro.

A tutto questo si aggiungeva l’ansia per la salute di Fred e George, lontani da casa.

E meno male che nessuno aveva accennato al fatto di non voler tornare a scuola per seguire Harry…

Per la verità, la parola Hogwarts era diventata una specie di tabù. Hermione schizzava dalla sedia solo a sentirla nominare, ma ogni mattina aspettava con il naso schiacciato al vetro della finestra l’arrivo del gufo mattutino che le portasse qualche notizia della scuola.

Perché Hermione era combattuta, molto tormentata. Se Hogwarts fosse rimasta aperta, lei di certo non avrebbe voluto rinunciare al diploma, ma in quel momento nulla aveva importanza di fronte alla minaccia Voldemort.

E così era quella l’aria che si respirava alla Tana quell’anno: densa, silenziosa, tesa.

Nessuno osava esternare le proprie paure, le proprie ansie: ognuno cercava di impegnarsi in qualcosa per passare il tempo.

- Per piacere, Hermione, cosa studi a fare se l’anno prossimo non ci torniamo nemmeno ad Hogwarts?-

aprire quell’argomento e nominare la loro scuola equivaleva al suicidio.

- Ron, mi fai il favore di zittire. Non riesco a concentrarmi-

Ron cominciò ad irritarsi. Quella finta calma era così stressante…

- Ah si? Hermione sei ridicola e patetica e anche ipocrita. Se continui ad evitare il discorso, non risolvi nulla!i giorni passano e questa estate volerà via come tutte le altre…e noi cosa faremo?-

Hermione si girò di scatto, con la piuma in mano e gli occhi lucidi.

- Non lo so quello che faremo, visto che qui nessuno si decide ad affrontare l’argomento e Harry non risponde né alle mie lettere, né tanto meno a quelle di Ginny che è così depressa da non riuscire nemmeno ad alzare una mano per portarsi il cibo alla bocca!L’Ordine della Fenice non ha un quartiere generale, le sue riunioni sono ridicole e ci fanno solo sprecare tempo. Il male dilaga e noi siamo qui a guardare, a fare da silenziosi spettatori, quasi aspettando che colpisca anche noi, in modo che finisca l’agonia!-

Ron la guardò perplesso. Si, si aspettava una sfuriata, anzi, la voleva. Ma Hermione di certo non poteva abbandonarlo in quel momento. Dovevano reagire tutti, dovevano rialzarsi, fare qualcosa di più, fare il possibile e anche l’impossibile… non poteva finire così.

- Dicono che la scuola riapra-

- Non mi stupisce. Ad Hogwarts si è in pericolo come in qualunque altro luogo-

Hermione abbassò gli occhi, mordendosi il labbro.

- Ci torneremo?-

Ron rise.

- è quello che vorresti, vero?-

- quello che vorrei non può realizzarsi, ma sto cercando una buona alternativa-

Il rosso la guardò, freddo.

- Io farò quello che farà Harry-

Hermione scosse il capo, perdendosi in monologhi interiori e si portò le mani al viso, senza però commentare. Avrebbero finito col litigare e quella era l’ultima cosa che avrebbe voluto.

In quel momento, solo la forza dell’amicizia riusciva a tenerli legati ed Hermione sapeva che anche se Harry non rispondeva alle loro lettere, gli era vicino, come loro erano vicini a lui.

In fondo, alla fine del mese si sarebbero visti. E avrebbero deciso insieme.

-Hai visto Ginny stamattina?- chiese Hermione, conoscendo la risposta.

Ron scosse il capo.

- Credo che Harry non avrebbe dovuto piantarla in quel modo. In fondo, tutti bene o male rischiamo.-

Il rosso squadrò Hermione e la maledisse per aver aperto quell’argomento.

Inutile dirlo ancora, ricamarci sopra, lui… lui desiderava che Hermione fosse la sua ragazza.

Si. Erano ormai giorni che ci pensava su, non avendo altro da fare; era stato quasi costretto dalla sua coscienza a riflettere sull’argomento. Aveva deciso di aspettare un suo segno e di non negare più l’evidenza. Anche perché, se la loro fine fosse stata vicina, non avrebbe avuto volere altri rimpianti.

Hermione intanto stava giocherellando nervosamente con una ciocca di capelli.

Sembrava riflettere intensamente.

- Sai, credo di capire Harry, ma non vorrei trovarmi nei panni di Ginny…insomma, l’ha atteso per anni e ora…-

- e in che panni vorresti trovarti?- buttò lì Ron.

Hermione lo guardò riducendo gli occhi a fessure.

- Cosa intendi Ron?-

Ron indietreggiò con la sedia...

-N…Niente io…io non so quello che dico-

ma perché si arrendeva sempre al primo ostacolo? Era un comportamento in stile Grifondoro, quello?!? Certo che no…

- Che ne dici se andiamo a scovare Ginny e la convinciamo a stare un po’ con noi?-

Ron parve tornare in sé e balzò in piedi in un secondo.

- Buona idea…-

- Mi sono rotta di tradurre Rune!-

Il rosso spalancò la bocca incredulo, mentre la sua migliore amica lasciava la stanza con passo elegante lasciando una scia di profumo nell’aria e sfiorandogli il viso con la chioma folta e riccia.

 

NDA: WEILA!!!!!!!!!!!!IL MIO GLORIOSO RITORNO IN SCENA!ALLORA CHE SI DICE DALLE VOSTRE PARTI?COME VI SEMBRA QUESTA BOZZA?HO SERIE INTENZIONI DI CONTINUARLA MA DOVETE DARMI UN FORTE APPOGGIO MORALE COI VOSTRI BEI COMMENTI, PERCHE’ LA MIA TESTA PRODUCE IDEE MA QST FIC NN HA UNA DIREZIONE BEN PRECISA…AD OGNI CAPITOLO NE IMBOCCHERA’ UNA DIVERSA…PERCIO’ GLI AGGIORNAMENTI SARANNO UNA CONTINUA SORPRESA PER ME E PER VOI!

NON HO AVUTO MLT TEMPO NELL’ULTIMO ANNETTO, LAVORO AD UN ROMANZO CHE GRAZIE AL CIELO E’ QUASI FINITO E HO COMPOSTO UNA RACCOLTA DI PROSA E POESIA E A DICEMBRE PUBBLICO!SI NON CI CREDO NEMMENO IO…

QUINDI NN HO AVUTO MOLTO TEMPO MA POI TORNANDO SU EFP HO LETTO UNA FIC DI LADYGRANGER E I SUOI COMMENTI MI HANNO FATTO SCATTARE QUALCOSA…E COSI’ LA FANTASIA SI E’ ACCESA, SUBITO, IN UN LAMPO… GIURO CHE NEI MIEI 1000 IMPEGNI CI INFILERO’ ANCHE QST FIC… PERCHE’ DEVO RINGRAZIARE EFP E LA ROWLING PER AVERMI CONCESSO DI SCRIVERE E PUBBLICARE LE MIE FIC CHE MI HANNO PERMESSO NEGLI ANNI SCORSI DI FARMI AMARE ANCORA DI PIU’ LA SCRITTURA E DI CREARE UNO STILE CHE MI HA PERMESSO DI SCRIVERE UN ROMANZO GENERATO DALLA MIA FANTASIA SENZA LA MINIMA FATICA…

GRAZIE A TUTTI…SONO TORNATA NEL MAGICO MONDO…NN VI DELUDERO’, STATENE CERTI…

ELY91.

  
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