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Autore: Morgana_D    14/11/2011    6 recensioni
Piacere, sono nuova e questa è la mia prima Fan Fiction. E' una Fan Fiction SherryxShinichi, spero che vi piaccia e che la commentiate. Sono arrivata a leggere il manga fino al 30 quindi gradirei di non ricevere spoiler. Non siate troppo severi è la mia prima Fan Fiction ^^.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Shiho Miyano/Shinichi Kudo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sherry era pronta. Era pronta a riprendere in mano la sua vita. Cos’è che l’aveva spinta a prendere l’antidoto dell’Apotoxin 4869? Erano stati solamente quegli occhi azzurri? O era stata l’illusione di poter vivere finalmente davvero? Finalmente il sacrificio di Akemi non sarebbe stato vano. Prendendo l’antidoto Sherry aveva rinunciato alla sua vita, certo la vita di una bambina di nove anni, ma pur sempre una vita che l’aveva resa felice. Avrebbe abbandonato quei bambini che erano diventati così importanti per lei: Genta, Mitsuiko, Ayumi… Quanti bei ricordi le hanno lasciato. Avrebbe abbandonato il professor Agasa, che aveva fatto così tanto per lei. Poteva lasciare il Giappone, visitare le città europee, che sempre l’avevano affascinata. Poteva innamorarsi, sognare, sperare… come tutte le normali ragazze diciannovenni. Poteva fare tutto quello che l’Organizzazione le aveva sempre proibito. Poteva smettere di nascondersi dietro il volto di una gelida assassina. Poteva tornare se stessa, anzi poteva iniziare ad essere se stessa. Sherry si vestiva lentamente pensando a tutto quello che l’aveva spinta a prendere questa scelta. E Shinichi? Lui era contento? Certo, lui aveva di nuovo la sua vita da detective liceale, aveva di nuovo la sua amata Ran. Non era più quel bambino che le aveva fatto battere il cuore, non era più quel bambino che aveva minacciato nel letto d’ospedale con una pistola finta. No, era finalmente tornato il ragazzo che era e voleva essere. Quel fanatico di gialli, bravo a giocare a calcio, con una mente degna di Sherlock Holmes. Lui era sicuramente felice, invece lei era vittima di una malinconia acuta.

Shinichi stava aspettando Ran dentro la sua enorme villa, rimasta vuota per tanto tempo. Conan era un capitolo della sua vita che non voleva mai più riaprire. I suoi diciotto anni non festeggiati per quella stupida sostanza creata dall’Organizzazione. Mai più occhialoni sul viso per non farsi riconoscere. Certo, i Detective Boys e le loro avventure gli sarebbero mancati e chissà quanto Ayumi sentirà la sua mancanza. Ma quello che gli mancherà di più saranno le conversazioni con Haibara, le loro conversazioni private di adulti racchiusi in un corpo di bambini. Tutto questo era finito e Ai era tornata una gelida assassina al pari di Gin e Vodka. Lasciandola sola Shinichi sapeva di aver costretto Ai a prendere l’antidoto nonostante lei non volesse. Era bello avere qualcuno con cui parlare senza far finta di avere sette anni. Era stato bello, ma era tutto finito. Quanto gli sarebbe mancata quella fredda ragazza dal cuore tenero.

Sherry era di corsa, correva trafelata verso l’altra parte della strada. Il suo aereo stava per partire, aveva poco tempo per dirgli quello che provava per lui. Camicia bianca, gonna nera, tacchi a spillo… quanto le erano mancate queste cose. Sherry correva per la strada, i tacchi che ticchettavano ad ogni passo sul marciapiede, i capelli castano rossicci le cadevano sugli occhi grigi. Kudo… suonò al campanello della villa.
Shinichi si alzò sentendo il campanello suonare, forse era già Ran che era arrivata in anticipo?
Aprendo la porta si trovò davanti una bellissima Ai versione adulta, trafelata, senza fiato. La camicia sbottonata leggermente lasciava intravedere il reggiseno nero. Shinichi la stava mangiando con gli occhi, non avrebbe mai creduto che lei fosse così bella.

Parole… parole che mancavano a tutti e due. “Ehi Kudo…” la sua voce lo risvegliò bruscamente dalle fantasie perverse in cui era finito. “Sto partendo, me ne vado dal Giappone…” “Ma non puoi! Che cosa farai?” Quanto era sconvolto Shinichi si poteva notare dalla faccia. “Vado a vivere la mia vita Kudo… senza pensare più a niente, né a te, né a Gin, né a qualsiasi altra cosa riguardi il mio passato.” “Ma…” “Stai zitto, fammi parlare” moriva dalla voglia di baciarlo “il mio aereo parte tra poco.”
Nervosismo. Non aveva mai pensato a come dichiararsi, non ce n’era mai stato bisogno nella sua vita. “i giorni passati con te sono stati i più belli della mia vita, anche se ho dovuto guadagnare la tua fiducia. Io giorno dopo giorno ho capito che a te mi legava qualcosa di più complesso dell’amicizia…” “Stai cercando di dirmi che ti piaccio? Non fare tanti giri di parole” Era colpito. Quella ragazza che per un anno intero aveva provato a sembrare insensibile ora rivelava tutto quello chiuso dentro il suo cuore. “Parla quello che da dieci anni non riesce a dire a Ran che la ama.” “Emh…” “Shinichi io mi sono innamorata di te, io…ti amo.” Non se ne vergognava, Sherry lo guardava dritto negli occhi. Shinichi rimase fermo mentre Sherry si avvicinava per baciarlo. Poi le sue mani si abbassarono sui fianchi di lei e si lasciò travolgere dalla passione di quel bacio.

Ran arrivando davanti casa di Shinichi si trovò davanti lui abbracciato mentre si baciava con un’altra ragazza, una bellissima ragazza. Lei l’aveva aspettato tutto questo tempo. Le lacrime sgorgarono fuori da sole e Ran scappò via piangendo.
“Ehi Haibara…ora che farai? Vuoi andartene davvero?” “Kudo non è niente di che, è solo la fine di un sogno.” Mentre scivolava via dalle braccia di Shinichi e si allontanava verso la strada, si girò sorridendo. “Ah Kudo… chiamami Shiho, Shiho Miyano.”
 

  
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