DI NUOVO INSIEME
(Nota: perché questa storia è necessario che vengano prese in considerazione le età che sono state attribuite ai protagonisti nella serie animata. Seiya, quindi ha sedici anni e Shaina è di poco più grande di lui. La storia è ambientata subito dopo il sacrificio di Shaina, a Tokyo.)
- Aspetta, Aiolia…
Ho riconosciuto la sua voce: Shaina, tra le braccia di
Aiolia, sta riprendendo i sensi. Lui si ferma. E io mi affretto ad avvicinarmi.
- Shaina… tutto bene?- le chiedo.
- Sì, Seiya… non preoccuparti. Aiolia… mettimi giù, per
favore…
- Non faremmo meglio a tornare al Santuario? Devi curarti…
- ribatte lui. E in fondo, io sono d’accordo. Ma lei scuote la testa.
- Lascia stare…- concludo, con un sospiro. So quanto
Shaina sia testarda. – Ci penserò io… tanto siamo già in un ospedale…-
aggiungo, indicando la clinica dall’altra parte del boschetto.
- E con i tuoi compagni come fai?
Sorrido ironicamente: - Basterà dire anche a loro come si
sono svolti i fatti, Aiolia.- ribatto. Ho percepito i suoi pensieri. – Non sono
tutti come te. Con loro si può parlare.
Sorride tristemente. Forse ho esagerato. Ma credo che se
lo fosse aspettato. – Okay… te la lascio, eroe… anche se ho la sensazione di
non aver assistito a tutto il film…
- Oh, beh, se vogliamo essere precisi, ti sei perso la
parte decisiva… anche se forse non è quella più emozionante…- rispondo e mi
accorgo che anche Shaina sta sorridendo. – Infatti…- risponde.
- Okay, okay… - si lamenta Aiolia, rimettendo Shaina per
terra. – Alla prossima, piccioncini…
Per poco non mi prende un colpo, mentre mi accorgo che
Shaina è arrossita come un pomodoro.
Ma non ho il tempo di urlargli contro, perché Hyoga e Shun
si avvicinano a me: - Seiya… che sta succedendo?
Ancora quel tono sospettoso… Accidenti a Hyoga! – Vedi di rilassarti.- ribatto, guardandolo seriamente. – Se torniamo dentro vi spiego tutto…
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Almeno hanno lasciato che la facessi curare, anche se
prima di potermi mettere a parlare con loro ho dovuto sorbirmi un’altra lavata
di capo da Miho: stanca delle mie fughe mi ha piantato in asso, ma in quel
momento, avevo altro di cui preoccuparmi, invece di pensare alle sue crisi
isteriche.
Anche perché, alla fine, fortunatamente per me, Hyoga e
Shun hanno aspettato che i medici mi dessero notizie di Shaina, prima di
cominciare l’interrogatorio.
Senza risparmiare niente, quando il momento è arrivato,
comunque. E come era prevedibile, ha cominciato Hyoga. - Allora? Che è
successo?
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È rimasto in piedi, contro la parete, mentre Shun si è
messo dietro alla testiera del letto, e Saori è in piedi, di fianco a me.
Sembrano piuttosto impazienti di sapere… Meglio che la
pianti di tenerli sulle spine: se non altro mi lasceranno in pace…
- Bhe… il copione lo conoscete tutti.- comincio. – Voglio
dire, questa faccenda è cominciata con la solita storia del “voglio farti
fuori”… ma anche se Shaina è una mia nemica di vecchia data, non ho mai avuto
la minima intenzione di confrontarmi con lei… solo che, a suo dire, tutto il
codice d’onore a cui devono rispondere le donne come lei e Marin, non
concepisce il perdono di determinate cose…
- Sì… Come l’obbligo di nascondere il proprio viso dietro
una maschera… non può essere visto da nessuno… è Atena, che ha imposto questa
condizione.- dice Saori. – E nel caso…
Annuisco, lentamente: - A dire il vero, credo di aver
trasgredito la regola parecchie volte, milady… Anche se non credevo che si
trattasse della stessa persona…
- Che cosa vuoi dire?- mi domanda Shun.
- Prima che Aiolia arrivasse, Shaina mi ha rivelato un
paio di cose…- spiego. – Come il fatto che la ragazzina che io ho incontrato,
poco dopo il mio arrivo in Grecia, mentre inseguivo un coniglietto, altri non
era che lei…
- Quindi, la prima volta che l’hai vista, non è stato…
- No, milady. Non ho incontrato Shaina per la prima volta
il giorno della mia investitura, ma molto prima…
- Vai avanti. – mi esorta Hyoga. – Cos’è successo, quel
giorno?
- Beh… dovevo catturare un coniglietto… faceva parte dell’addestramento. Ma nell’inseguimento, sono finito nel campo d’addestramento delle ragazze, senza nemmeno accorgermene… - spiego. – Il fatto è che all’improvviso, l’ho perso di vista. E quando l’ho ritrovato, quella piccola peste era in braccio ad una ragazzina… Shaina, appunto.
Faccio una pausa, abbassando lo sguardo verso di lei, per accertarmi delle sue condizioni, e mi accorgo che si è svegliata. Contrariamente a quanto mi aspettassi, mi sorride: - Va pure avanti, Seiya…- mi sussurra.
- Probabilmente le sta venendo la febbre.- esclama Shun. Ed io bagno il fazzoletto che l’infermiera le ha messo sulla fronte, nella bacinella che è appoggiata sul comodino. Le sorrido a mia volta, aspettando che chiuda nuovamente gli occhi, prima di ricominciare a raccontare.
- Anche quella volta, lei era senza maschera.- spiego. Poi al pensiero di quello che successe, il sorriso sul mio viso si accentua. Non è cambiata, da quel giorno, in fondo. – Il punto è che entrando nel loro campo avevo trasgredito le regole. E la sua intenzione, quando mi vide, era quella di farmela pagare…
- Tanto per cambiare…- esclama Hyoga, passandosi una mano sulla testa. – È assurdo…
- Beh… siamo noi ad essere dei trasgressivi, Hyoga.- gli rispondo.
Lui scuote la testa e Shun mi domanda: - E com’è finita?
Non gli rispondo subito. Per un attimo, i ricordi avvolgono il mio cuore. E di nuovo, il mio sorriso si fa più accentuato: - In nessun modo. Perché era ferita. Ha tentato di attaccarmi…- spiego. – Ma si è inginocchiata quasi subito, tenendosi il polso con la mano. Visto che sanguinava, mi sono strappato la casacca, per fare dello strappo un rimedio di emergenza. La sua reazione suppongo possiate immaginarla… non credo si aspettasse che le curassi la ferita…
- Per forza…- la voce di Shaina mi riporta alla realtà, e io mi avvicino a lei. – Io non avevo mai conosciuto la dolcezza, Seiya… sei stato tu, a farmela scoprire.
- Ma perché ti dà tanto fastidio? Questo proprio non lo capisco.
- Il punto è che quando combatti non puoi farti sopraffare dai sentimenti… e con te, mi era del tutto impossibile, non perdere il controllo.
- Beh,… non sono del tutto d’accordo. Tu non hai visto quello che ho combinato poco fa…
Lei mi sorride e la sua voce arriva direttamente alla mia
mente. Ti sbagli. Ti ho sentito perfettamente, Seiya… - Quando hai
picchiato Aiolia, vuoi dire?- mi chiede. – Come pensi che sarebbe finita, se
fosse stato uno scontro aperto? Lui ti ha lasciato sfogare, mi pare…
Serpe…- Ma non eri priva di sensi, tu?- esclamo.
- Sì. Ma ti ho sentito. Chiamala come ti pare…- Non
m’interessa se sia stata la forza dell’amore o semplicemente il mio cosmo… so
solo che ti ho sentito.
- Piccola peste… - le rispondo, afferrandole la mano,
mentre mi siedo accanto a lei.
- Strano… - esclama, con un filo di voce. - Fino a qualche
ora fa mi avresti affibbiato un altro soprannome…
- Solo perché non ti sopportavo.- rispondo. – Ma non ci
riuscirei più…- Non ti ho mai sentita così vicina, Shaina… quando ti ho
incontrata per la prima volta, non mi dispiaceva, quel tuo caratterino… Perché
sapevo di non sbagliarmi…
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- Credo sia meglio andare.- dice Saori, avviandosi alla
porta, insieme a Shun e Hyoga.
- Ha ragione, milady.- annuisce Shun. – Allora ci vediamo,
Seiya.
- Se ci sono novità vi faremo sapere.- conclude Hyoga.
- D’accordo. A dopo, ragazzi.- rispondo, guardandoli
uscire.
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Siamo rimasti soli: - Potevi almeno accompagnarli alla
porta… - mi dice Shaina.
Scuoto la testa: - Non ci ho pensato. È colpa tua…- mi
lamento.
- Ma sentitelo…- ribatte, ridacchiando. Ma la sua risata
si spegne quando si accorge che la sto fissando: - Che c’è?- mi chiede.
Probabilmente si sta domandando come diavolo faccia a cambiare espressione così
repentinamente.
Io rimango in silenzio per qualche istante. Poi accosto le
mie labbra alla sua fronte. - Mi dispiace.- le dico. - Avrei voluto
riconoscerti prima… - Ecco qual è il punto. Mi sento in colpa per non averla
riconosciuta. Perché so quanto ha sofferto.
Adesso è lei ad abbassare tristemente lo sguardo: sembra
intimorita. - Seiya… tu vuoi fermarti qui, questa notte?- mi chiede, voltandosi
dall’altra parte.
- Se vuoi, posso farlo.- le rispondo, sorridendo. Credo di
aver capito cosa sta per chiedermi. Lo so. E mi fa piacere che lo desideri.
- Vuoi ascoltare un po’ di musica?- le domando.
- In ospedale?
- Beh… avrei lasciato il walk-man nella mia stanza, se ti
va… c’è una canzone che vorrei farti ascoltare. Se aspetti un momento vado a
prenderlo.- le dico, uscendo dalla stanza.
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- Di che canzone si tratta?- mi domanda, quando torno
nella sua camera.
- “My heart
will go on” di Celine Dion. È la colonna sonora del “Titanic” .**-
rispondo. – Dovresti conoscerlo… È stato trasmesso anche in Italia…
- Non ho fatto in tempo a vedere il film… a dire il vero.
Ma ne ho sentito parlare.- mi spiega.
- Credo che ti piacerà.- le dico, passandole uno degli
auricolari.
Se lo mette nell’orecchio, e la vedo, che si sposta
leggermente, facendomi spazio nel letto: così, m’infilo sotto le coperte,
accanto a lei. Mi avvicino maggiormente a lei, abbracciandola: i suoi capelli
mi solleticano il viso: è una sensazione bellissima.
Every
night in my dreams
I see
you, I feel you,
that is
how I know you go on
La sento tremare, tra le mie braccia, ma so benissimo che non è a causa del freddo. Mi viene da sorridere, immaginando la sua espressione, anche se capisco benissimo come si sente. Sta morendo di paura.
Far
accross the distance
And
spaces between us
You have
come to show you go on
Mi sollevo leggermente, passandole una mano tra i capelli, e lascio che si rannicchi su se stessa, accoccolandosi maggiormente contro il mio petto: come un cucciolo infreddolito.
- Mi sento uno schifo… - sbuffa. E io mi allontano un poco. Ho capito benissimo a cosa si sta riferendo. Benedetto ideale di forza…
Near, far, wherever you are
I
believe that the heart does go on
- Di cosa hai paura, Shaina?- le chiedo.
- Io non mi sono mai fidata di nessuno, finora…
Once
more you open the door
And
you're here in my heart
And my
heart will go on and on
Ho capito. Teme di aver commesso un errore, rivelandomi i suoi sentimenti. Probabilmente, anche quel giorno, tanti anni fa, si sentiva allo stesso modo. Non ama sentirsi scoperta.
Stavo per tirare fuori una delle mie solite battute idiote, poco fa. Ma ci ho ripensato. Per fortuna. Non voglio rovinare questo momento.
Love can touch us one time
And last
for a lifetime
And
never let go till we're one
La stringo un po’ di più: - Cerca di riposare adesso…- le dico. – Mi troverai qui, al tuo risveglio…- Sì… Riposati, Shaina… Ne hai bisogno…
Love was
when I loved you
One true
time I hold to
In my
life we'll go on
Mi rendo conto che i miei pensieri l’hanno raggiunta, quando la sento rilassarsi, intrecciando la sua mano con la mia. E sento i suoi.
Near, far, wherever you are
I
believe that the heart does go on
Once
more you open the door
And
you're here in my heart
And my
heart will go on and on
There is
some love that will not go away
You're
here, there's nothing I fear,
and I
know that my heart will go on
we'll
stay forever this way
you are
safe in my heart
and my
heart will go on and on
Grazie, Seiya…
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Accidenti… questa storia è semplicemente pazzesca. Tutto mi sarei aspettato, fuorché di venire a sapere quello che ho saputo oggi… Non avrei mai creduto che Shaina fosse lei…
Non so ancora per quale motivo sia così ostinata nel voler annullare la sua femminilità. Ma di sicuro so, che non posso permetterle di farlo… perché qualunque cosa succeda… la vedrò sempre dentro di lei… Anche quando si dimostra così battagliera… è sempre una donna…
Questa volta il codice d’onore della cavalleria non c’entra niente. Ora che ho saputo la verità… Per me, Shaina sarà sempre quella ragazzina di cinque anni fa…
Mi fa tanta tenerezza… se per caso, a causa di un qualche diabolica macchinazione, dovesse trasformarsi nuovamente nella strega senz’anima che ho creduto fosse fino ad oggi, sono assolutamente certo che non mi riprenderei più dallo shock…
La cosa mi spaventa terribilmente… Letteralmente: mi terrorizza…
Ormai non mi riconosco più: so soltanto che le voglio un bene dell’anima.
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Mi accorgo che si è voltata verso di me: - I miei compagni ti daranno qualche filo da torcere… - le dico, sorridendo. Soprattutto Hyoga…
- Non preoccuparti.- mi risponde, appoggiandosi leggermente a me. – C’era da aspettarselo… non hanno tutti i torti, dopotutto… no?
Già… stento a crederci
anch’io in fondo… mi dico, stringendomi a lei. Ti voglio bene, Shaina…
Lei si stringe
maggiormente a me. Seiya… sarà per sempre, questa volta?
“Sarà per sempre?”
È una domanda assurda, visto il tipo di vita che facciamo. Ma non mi è mai sembrata più appropriata.
Love can touch
us one time
And last
for a lifetime
And never
let go till we're one
Ha detto poco fa, Celine Dion: l’amore ci può toccare
una volta, e durare per la vita. E mai lasciarci finché saremo un’unità.
Non so se durerà per sempre. Ma vorrei che il tempo si
fermasse adesso. Perché ora, ritrovo i miei ricordi d’infanzia più belli,
immaginando che quel giorno di sei anni fa non sia stato l’unico. Immaginando
di inseguire quella ragazzina tutti i
giorni ad ogni nuova pausa.
Sarà così… finché lo vorremo, Shaina. le rispondo.
Di nuovo insieme.
** Ragazzi, lo so. La trasmissione del Titanic interpretato da Leonardo di Caprio è completamente fuori tempo, rispetto a questa storia (visto che Saint Seiya è dell’86) ma il love theme del film ci doveva stare. Perciò passateci sopra!