Buona sera a tutti, o buon giorno, eccomi con una breve fiction con Bra e Goten come protagonisti! Spero vi possa piacere!^^
Grazie a tutti, un saluto,
Yori
Incomprensioni!
Un
pomeriggio assolato come tanti, le strade erano piene di gente e lei,
figlia della più grande scienziata della Terra e di uno dei
guerrieri più forti guerrieri dello spazio, passeggiava in
compagnia di un ragazzo
per le strade della Città dell'Ovest.
Le era sempre stato molto simpatico,
lui con quel sorriso amichevole e quello sguardo accesso e gioioso.
Il migliore amico di suo fratello, un amico anche per lei, un altro
fratello maggiore. Era sempre stato quello per lei, nulla di più e
quell'uscita non era altro che un pomeriggio da passare con un amico.
Son Goten era certo simpatico, era certo un bel ragazzo, ma era pur
sempre un Son.
E suo padre, il Principe Vegeta, -o
meglio il Re Vegeta!- si era ben raccomandato di descrivergli la
famiglia del giovane Saiyan con degli aggettivi ben definiti e
precisi: babbei, trogloditi, terza classe, esseri insulsi.
E lei da brava figlia quale era non
poteva far a meno che credere ciecamente alle parole di suo padre. E,
così, mentre guardava Goten che trangugiava il sesto gelato sotto
gli occhi straniti della gente circostante, si ritrovava a riflettere
sul perché, mai, fosse uscita con lui!
Il Saiyan di terza classe non era certo
un buon partito per lei. Suo padre non le avrebbe mai permesso di
stare insieme ad un simile elemento. Cosicché non si spiegava,
ancora, il perché di quella strana uscita. Certo lui le aveva detto
che doveva comprare un regalo per Chichi e dunque aveva bisogno di un
aiuto femminile, ma di certo poteva chiedere a Pan! Le vennero i
brividi al solo pensiero dei gusti orridi della più giovane dei Son.
Ecco, quando la vedeva o pensava a lei, le parole di suo padre le
parevano prendessero forma. Pan era, di certo, l'essere più odioso e
detestabile dell'universo. Incarnava tutto quello che più detestava,
più di tutte: era priva di stile. Scartò l'ipotesi di Pan, come:
essere femminile a cui chiedere consiglio. Dunque, Goten era stato
più furbo del previsto e aveva scelto lei, che di sicuro era l'unica
in grado di aiutarlo. Lei aveva stile, era una ragazza alla moda,
proprio come sua madre. Le venne poi in mente Chichi, sospirò,
sarebbe stata dura trovare qualcosa di giovanile e bello per
la terrestre.
“Bra che c'è ti vedo pensierosa, che
ti è successo?”
La ragazza assottigliò gli occhi e
accavallò le gambe, incrociando le braccia al petto.
Goten deglutì. Quella postura non
lasciava intendere nulla di buono.
La ragazza non rispose, proseguendo
imperterrita per i suoi pensieri.
Bra tornò a riflettere sul perché di
quell'uscita. Era noto come Goten fosse un impudente dongiovanni, era
uscito praticamente con tutte le ragazze della scuola. Poteva esser
uscito con lei non solo per fare un regalo a Chichi, non solo per
esser aiutato nella scelta del dono. Anche perché … Sembrava
sempre fosse sul punto di doverle chiedere qualcosa, ma imbarazzato
si fermava. Non capiva poi cosa tutte le ragazze trovavano in lui.
Lei di certo non sarebbe cascata
nella sua trappola.
“Tsk!”
Esclamò d'improvviso, facendo
trasalire il povero Goten, che ormai si aspettava una contromossa,
non piacevole, da parte della principessa.
Bra intanto proseguiva sulla sua
strada, o meglio, era persa completamente nei suoi pensieri.
Evidentemente le ragazze non vedevano bene, per pensare di uscire
con Goten piuttosto che con suo fratello.
Trunks era decisamente più bello,
intelligente e aveva di sicuro più eleganza. Era un vero principe
lui, non come quel … Non aveva parole più giuste per descriverlo:
quel Saiyan di terza classe.
Più lo guardava e più capiva le
parole di suo padre!
“Bra, se ti stai scocciando andiamo
pure.”
Poi le venne l'illuminazione, forse
Goten aveva fatto una scommessa con Trunks e con l'inganno l'aveva
indotta ad uscire. Certo si era fatta proprio fregare come
un'allocca! Senza dire nulla si era alzata e aveva preso a camminare
silenziosa. Goten subito dietro di lei.
Le frullavano in testa mille idee sul
perché si trovasse lì.
“Bra! Bra, aspetta un attimo!”
Le fu finalmente davanti senza sforzo e
le prese le mani tra le sue.
Bra arrossì, togliendole subito da
quelle di lui.
Come si permetteva di comportarsi
con tanta confidenza con lei!
Nessuno poteva toccarla, chiunque la
volesse doveva prima sottoporsi al giudizio di suo padre, chiedere a
lui la sua mano. Beh, a dire il vero Goten non era semplicemente
adatto a lei. Era convinta che quando avrebbe incontrato quello
giusto, sarebbe sicuramente andato bene e suo padre non avrebbe
potuto opporsi. Lei era dopotutto una Brief ed era estremamente
testarda. Stava per sferrare, al giovane Saiyan di terza classe, un
calcio e un pugno, quando il ragazzo la fermò respingendo il suo
pugno.
“Come ti permetti di toccarmi, razza
di bifolco che non sei altro! Io sono la principessa dei Siayan e tu
mi devi portare rispetto!”
Goten trattenne le risa, Bra era
proprio tale e quale a suo padre e poi aveva, una cosa fondamentale
ereditata dalla madre... E che a lui serviva.
“Prima di tutto, se vuoi uscir con
me o chiedermi di essere la tua ragazza – cosa che per principio
non accetterò mai, sappilo!- dovresti chiederlo a mio padre,
batterlo e poi forse potresti essere adatto ad una come me! Dubito,
comunque, tu sia più forte di lui. Poi io oggi sono uscita con te
solo ed esclusivamente in amicizia, dunque non mi piace questo tuo
modo di atteggiarti. Io non solo le altre ochette con cui esci di
solito!”
Bra Incrociò le braccia al petto,
fissando con astio Goten che era piuttosto basito.
“Beh, che hai da guardare con quella
faccia da pesce lesso?!”
Lui si grattò la nuca e sorrise
ingenuamente.
“Ma io volevo solo chiederti se
potevi darmi delle ripetizioni di matematica. Sai tu sei molto brava,
io invece... sono una vera frana! Non voglio farmi bocciare anche
quest'anno!”
Bra arrossì violentemente, aveva
decisamente fatto una figura pessima! Che presuntuosa, che sciocca!
Ora sembrava piuttosto lei volesse tutte quelle cose che aveva
pronunciato in precedenza.
“Tsk!”
Disse prima di spiccare il volo e
svanire dalla vista del mezzo saiyan.
“E ora cos'ho detto di male." Sospirò. "Non le
capirò mai le femmine!”