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Autore: KarenStrife    15/11/2011    0 recensioni
James Bennet è un ragazzo dal passato difficile in cerca di qualcosa che lo faccia stare bene. David Allen vive la sua vita fra mille impegni per non pensare ai suoi problemi, finché non si incontrano a causa... delle arance, e ne scaturisce una relazione che aiuterà entrambi a mettere le cose a posto.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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POV. James Bennet

Tutto era cominciato così, per delle arance, all'inizio dell'estate.
Lui si chinò vicino a me per aiutarmi con quelle diavolo di fuggitive. Era biondo, occhi verde prato, un viso dolce, un sorriso candido. Era un po' femminile, ma era carino.
Si presentò come David Allen, un broker molto giovane, che non sopportava i conformisti. Era simpatico e intelligente. Alla fine della conversazione mi lasciò il suo biglietto da visita, dicendomi che se avevo voglia di uscire, una di quelle sere, dovevo semplicemente chiamare.
Ed eccomi qui, quattro sere dopo, fuori da un locale, a dare convenevoli e comportarmi in modo cortese, con sorrisi, e un leggero bacio sulla guancia.
Ci ritroviamo a parlare, fra un drink e una risata. Aveva una figlia, sua moglie era morta un anno dopo la sua nascita. Mi disse che cercava una relazione stabile, ma senza ingaggiare legali. Gli piaceva l'idea dell'essere impegnato a metà, di svegliarsi la mattina con il viso di una persona che amava affianco, ma non voleva ricorrere a legali per allontanarsi da essa. Parlammo a lungo e ebbi la possibilità di osservarlo meglio e mi resi conto che era una di quelle poche persone ad avere una bellezza così pulita, che non avevano bisogno di niente per sembrare più belli.
Mi ritrovai a desiderarlo come mai avevo fatto con nessuno, e diedi la colpa all'alcol. Sapevo che mi sbagliavo di gran lunga. Non ero a disagio, però, aveva la particolarità di far stare bene chi gli stava attorno, contagiandola con la sua allegria. Scoprii anche che sapeva riservare un sorriso a tutti e che aveva una disponibilità unica nel suo genere.
Uscimmo dal locale che era ormai notte inoltrata.
“Ce la fai a guidare o ti devo accompagnare a casa?” mi chiese.
“Non ti preoccupare, ce la faccio” risposi. Non bevo mai molto, un po' per etica, un po' perché non mi piace essere in uno stato confusionale.
“Grazie per la serata, James. Dovremmo vederci più spesso” dice, prima di abbracciarmi velocemente e andarsene. Era riuscito però, a lasciarmi addosso il suo profumo dolce. Avevo trovato una persona speciale e pensai che David non aveva bisogno di cercare molto per trovare una donna con cui passare tutta la vita.
Cominciarono le serate in cui ci si vede e quelle che non si sa come impegnare.
Conobbi anche Kathleen, la figlia di Dave, così simile al padre in tutto, dagli occhi al carattere.
Mi affezionai a lei, e lei cominciò a chiamarmi “Zio Jay”.
Dave mi diceva che ero parte della famiglia, ormai, e che era felice che sua figlia si fosse legata anche a qualcun altro. Eravamo più che buoni amici.
Cercavamo l'altro per un problema, anche stupido, ma tutto pur di vederlo. Diventando una parte costante della vita dell'altro, una variante, un momento di libertà dal mondo reale, iniziammo a renderci conto che c'è più di una semplice amicizia.
Ogni volta che ci lanciavamo occhiate, anche fugaci o ogni volta che ci sorridevamo.
Il mio migliore amico. Io non ne avevo mai avuto uno, e questo volevo fosse qualcosa di più.
Non seppi mai bene se ringraziare o meno quelle dannate arance, che avevano tentato la fuga, facendomi conoscere David.
Quasi ogni giorno ero a casa Allen a cena o a pranzo, e ascoltavo Kathleen raccontarmi cosa faceva a scuola e di quanto le piacesse andarci. A volte mi fermavo anche a dormire. Kathleen diventò quasi una figlia per me.
OK, quelle dannate arance avevano fatto un lavoro splendido.



Spazietto Autrice:

Ok... E' terribilmente corto, ma quest'idea mi frullava già in testa da un po'. Solo che, una volta messa davanti al computer, non sono riuscita a d impostarla come volevo, ed è venuta fuori questa schifezza. Quindi, ogni critica è bene accetta e bla bla bla...
* Si ritira nell'angolino del Forever Alone ad autocommiserarsi *

   
 
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