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Autore: MedusaNoir    15/11/2011    2 recensioni
Avvicinati, Bella, stringi la mia mano e baciala, passa sulle labbra le mie dita.
Ti sei accorto che ti ho promesso solo menzogne, non è vero, Regulus Black?
Ho trovato un’altro burattino sul mio cammino, uno dei migliori che potessi incontrare: il suo nome è Rodolphus Lestrange e ho deciso che sarà un ottimo partito per la mia Bellatrix.

Settima classificata (a pari merito) e vincitrice del Premio Stile al terzo turno del contest "Storytelling" di Fabi_Fabi.
Genere: Horror, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Bellatrix Lestrange, Regulus Black, Rodolphus Lestrange, Voldemort
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti | Contesto: Contesto generale/vago
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Il burattinaio

Taste me you will see
more is all you need,
you' re dedicated to
how I' m killing you.

 

Avvicinati, Bella, stringi la mia mano e baciala, passa sulle labbra le mie dita. Mi veneri, ho ragione?

Mia piccola e ingenua ragazzina, ti sei cacciata in un bel guaio: perdere la testa per il Signore Oscuro! Tu vedi in me quel potete che brami di raggiungere, la tua ossessione diventa carnale, hai bisogno di toccare il mio corpo, accontentandoti perfino della punta delle mie dita.

Assaggiami, Bella, cibati del mio respiro finché non potrai più farne a meno.

Con delicatezza afferro il tuo braccio, alzo la manica nera della tunica, appoggio la bacchetta sulla pelle. Il Marchio ti attraversa, ma tu non guardi il rosso cremisi di cui si tinge il braccio, osservi quello dei miei occhi; lo fai con aria di sfida, scommetti con te stessa di riuscire a sostenere il mio sguardo.

Sei mia, Bella, so già che sarai il mio miglior burattino. I fili che ho preparato per te sono resistenti, non agirai mai di testa tua, perché non vorrai mai farlo.

 

Master, master, where' s the dreams that I' ve been after?
Master, master, you promised only lies.
Laughter, laughter, all I hear or see is laughter.
Laughter, laughter, laughing at my cries.

 

Ti sei accorto che ti ho promesso solo menzogne, non è vero, Regulus Black? Non sei affatto intelligente come tua cugina: lei sa che bisogna pensare con la mia testa.

Sognavi veramente un mondo privo di Babbani, Regulus Black? O volevi solo fare la parte della vittima che si tramuta in assassino? Hai subito dei torti che andavano vendicati?

Desideravi essere potente, Regulus Black, desideravi essere encomiato dalla tua famiglia, eclissare l’umiliazione che tuo fratello aveva lanciato sui Black; volevi che tutti fossero fieri di te.

Non è una bella motivazione per diventare un Mangiamorte, Regulus Black, te ne stai rendendo conto. Lo vedo nel tuo sguardo che cerca di sfuggirmi: tu hai in mente qualcosa.

I tuoi compagni ridono al tuo passaggio, Regulus Black, lo senti nella testa. Sei uno spettacolo davvero spassoso, ti vedo correre via, gridare in silenzio, arpionandoti la testa con le mani nella speranza di scacciare quelle risa.

Mi sei sempre sembrato una candela, pronto a sfoggiare il tuo orgoglio finché l’hai avuto, ma poi sciogliendoti tra le mie mani di burattinaio. Tu morirai, Regulus Black, morirai quando lo deciderò io, e questo gioco mi diverte un mondo.

 

I will occupy,
I will help you die,

I will run through you,
Now I rule you too.

 

Ho trovato un’altro burattino sul mio cammino, uno dei migliori che potessi incontrare: il suo nome è Rodolphus Lestrange e ho deciso che sarà un ottimo partito per la mia Bellatrix. I suoi già desiderono che lei lo sposi, mi basterà dirle qualche parola, manovrare qualche filo perché anche lei si convinca che sia la scelta giusta.

Rodolphus e suo fratello Rabastan hanno sempre avuto paura degli incubi; loro padre amava dire che la colpa di ogni brutto sogno era dei Babbani e che questa era un’ottima ragione per farli fuori tutti. Da bambini ci credevano, da ragazzi hanno fatto di quel racconto la scusa perfetta per schierarsi contro di loro.

Rodolphus, Rabastan, non vi siete accorti che gli incubi peggiori sono quelli che si fanno da svegli? Vostro padre vi ha intrappolati, passando poi, inconsapevolmente, le redini a me, che ora vi manovro come meglio preferisco. Sposa Bellatrix, Rodolphus, lascia che lei ti contagi con la sua follia, contagiala a tua volta con la storia degli incubi; Rabastan ti seguirà come un cagnolino, ha troppa paura di rimanere da solo.

Rodolphus, Rabastan, ora governo anche voi.

 

Master of puppets I' m pulling your strings,
twisting your mind and smashing your dreams.
Blinded by me you can' t see a thing.

Just call my name ' cause I' ll hear you scream
Master - Master
Just call my name ' cause I' ll hear you scream
Master – Master

 

Sono un burattinaio, tiro fili che si tingono del cremisi del sangue, avvolgo la vostra mente con incubi reali, distruggo i vostri sogni facendovi sciogliere come candele.

Ora che siete in mio possesso, solo con la morte potrete sfuggire alle mie abili dita.

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Medusanoir – Il burattinaio –

Sono un burattinaio, tiro fili che si tingono del cremisi del sangue, avvolgo la vostra mente con incubi reali, distruggo i vostri sogni facendovi sciogliere come candele.

Grammatica e sintassi:           9,4/10

Lessico e stile:                        10/10

Caratterizzazione:                  8/10

Originalità:                             8,8/10

Utilizzo del pacchetto:           8/8

Gradimento personale:           3/3

Sviluppo della trama:             2/2

totale:              49,2/53

Hai sfruttato la canzone nel miglior modo possibile, sono convinta al cento per cento che il testo sia perfetto per descrivere Voldemort e il suo rapporto coi Mangiamorte.

Hai caratterizzato Bellatrix molto bene: una donna un po’ folle, che dipende totalmente da Voldemort e si fida di lui, per lui morirebbe, uccide e tortura.

Tra i personaggi che hai descritto, quello che mi convince meno è Regulus, lui infatti appare nella tua storia come qualcuno che viene deriso, una marionetta di cui Tom può liberarsi quando preferisce; io credo invece che lui si fidasse di Regulus, non ai livelli di Bellatrix, ma abbastanza da chiedergli Kreacher per nascondere l’Horcrux. Inoltre Regulus appartiene a una famiglia Purosangue importante, cosa che per Voldemort, che ha sempre cercato di governare nel modo più subdolo, sfruttando al cento per cento le possibilità dei suoi seguaci, quindi anche l’influenza, non può essere risultata di scarso conto.

Il giovane Black non è che un sedicenne quando capisce che è ora di ribellarsi, si può immaginare il contrasto tra lui e Draco. Mi è piaciuta l’immagine della candela, però.

La caratterizzazione dei fratelli Lestrange per me è qualcosa di inesplorato, ho sempre visto Rodolphus come una marionetta governata a turno da Bellatrix e da chiunque altro, nel suo ruolo di ‘marito’ scelto da Voldemort lo vedo molto bene.

Mi è piaciuta la tua storia, hai usato uno stile semplice, fatto di frasi concise, che descrivono i personaggi in poche parole, che aiutano a comprendere la loro dipendenza da Voldemort. Lo stesso Tom è ben gestito: cinico e malvagio, punta solo a ottenere tutto ciò che può da chi gli sta intorno.

Per quanto riguarda la grammatica, ho un paio di sviste da segnalarti: un’altro (dove noterai un accento di troppo) e desiderono, sempre nella stessa frase. Per il resto la storia è totalmente corretta.

Hai inserito il pacchetto nella sua interezza, sfruttando la canzone, adattissima ai personaggi, il colore, la candela e la citazione per descrivere una alla volta le marionette. Hai anche inserito entrambi i personaggi, otto e lode nel punteggio dei prompt, quindi.

La conclusione mi è piaciuta molto, come la storia in sé.

L’idea delle marionette non è innovativa al cento per cento, ma tu l’hai gestita ottimamente, dimostrando la capacità di gestire diversi personaggi mettendoli insieme in una struttura tutt’altro che semplice da gestire.

   
 
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