Anime & Manga > Ao no exorcist
Ricorda la storia  |      
Autore: xXx_Whatsername    15/11/2011    2 recensioni
Non vorrei dire Izumo-chan... ma io penso che a te piaccia Shima.» La ragazza quasi sputò l' acqua che stava bevendo. Non lo fece ma finì per affogarsi.
Si diede due colpi sul petto tossendo rumorosamente poi guardò Shiemi a occhi spalancati scoppiando a ridere istericamente.
« Sei sicura di non aver battuto la testa anche tu?» Shiemi la guardò un po' arrabbiata, alzando appena il petto e puntandosi verso di lei.
«N-non ho battuto la testa! Hai tutti i sintomi che mi ha detto mia nonna!» [...] « Mi ha detto che quando vedi la persona che ti piace il cuore comincia ad andarti a mille e senti come se ti mancasse l' aria anche se respiri benissimo. Le guancie cominciano ad avvampare e ti senti mancare la terra da sotto i piedi....però sei felice lo stesso!» [...] «Sì... anche io soffro di questa malattia, la nonna la chiamava la Sindrome del Cuore Inquieto.» Izumo storse il naso, era più il nome di una favoletta per bambini di tre anni quella, non il nome di un malore!

-
-
[IzumoxShima// Accenni di RinxShiemi]
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Izumo Kamiki, Renzou Shima
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
20
Restless Heart Syndrome


In quei giorni Izumo era strana, davvero strana. 
Non strana come può essere una ragazza cinque giorni al mese, ben più strana: accusava sintomi inesistenti in qualunque libro di medicina, aveva capogiri. il cuore le batteva così forte da tuonarle nelle orecchie e capitava persino che andasse in iperventilazione sentendosi davvero molto, molto male.
Aveva chiesto all' infermiera quando le era successo la prima volta durante le normali lezioni mattutine e le era stato detto:"La causa è l' ansia, rilassati"; ma lei più rilassata di così non poteva essere!
Le era capitato durante la lezione del professor Okumura e aveva chiesto a lui, credendo che potesse trattarsi di una causa di quegli maledetti infusi che Shiemi preparava e costringeva tutti a bere ogni tanto ma Yukio le disse che no, tutto ciò non aveva nulla a che fare con controindicazioni delle tisane della Moriyama, demoni o medicina in generale e che non potevano neppure essere l' ansia o lo stress le cause perché altrimenti la pressione sarebbe stata alta.
Era quasi un mese che la poveretta andava avanti così, fra attacchi d' ansia e isterismi vari.
Si domandò se stare con quel branco di pazzoidi tutto il tempo non le avesse fatto ufficialmente friggere i neuroni.

Ci fu' una mattina in cui Izumo si sentì particolarmente male.

Camminava con Paku e Shiemi (che stranamente quel giorno aveva deciso di smettere di ronzare attorno a Rin Okumura per un po') e tutte e tre si dirigevano verso le aule del corso di Esorcismo.
Paku non poteva più accedervi poiché si era ritirata tempo fa' ma comunque accompagnava le amiche per poi tornare in camera a studiare.
Erano quasi arrivate quando Izumo si toccò in tasca e s' accorse di aver lasciato le chiavi della sua stanza nell' aula quella mattina. 
« Ah. Ho dimenticato le chiavi mi sa' che devo andare a prenderle.» Shiemi la guardò preoccupata, se non le avesse trovate sarebbe stato un bel pasticcio per Izumo... «Vuoi che ti accompagniamo?» Le chiese e la Kamiki sbuffò.
«Non essere stupida. Entra a lezione piuttosto e avvisa che faccio un po' di ritardo.» Shiemi non era ancora convinta e guardò Paku preoccupata. «Ma sei sicura?» Le domandò di nuovo facendola spazientire, Izumo non amava chi si ripeteva troppo spesso.
« Non sto' andando a fare nulla di pericoloso, stai tranquilla! E poi andiamo, non vuoi mica che Rin senta la tua mancanza, no?» L' aveva stuzzicata con quell'ultima frase prendendola per i sentimenti.
Non era chiaro se fra i due ci fosse qualcosa, ma era dall' inizio che stavano sempre assieme e praticamente morivano se li si allontanavano per troppo tempo.
Per quel che ne pensava Izumo a Rin Shiemi piaceva e anche tanto e lei ricambiava seppur in modo inconscio. "Del resto mentalmente è ancora una bambina" pensò Izumo dando più forza alla sua tesi. "E' normale che non sappia ancora distinguere una semplice amicizia dall' essere innamorate."
Il piano di Izumo funzionò e dopo essersi raccomandata Shiemi corse via con Paku.
« Basta dire il nome di quel demonio che subito va' come un soldato. Bah.» Fece retro front e corse verso l' accademia pensando a quanto fossero sciocchi quei due a non mettersi assieme.
Probabilmente però viste le capacità intellettive di entrambi non si erano neppure accorti di volersi, mentre invece chi gli era vicino lo aveva capito al primo sguardo, o almeno questo credeva Izumo.
Poi non che le importasse tanto, anzi se Shiemi e Rin si fossero messi assieme sarebbe stato un bel casino per l' intera classe.
Già si comportavano fin troppo da coppietta, anche durante le missioni intralciando tutti, figurarsi poi se lo fossero diventati sul serio, non avrebbero più studiato niente a causa loro!
"Più stupida io che ci penso" si disse "tanto non hanno il cervello per capire di amarsi e va benissimo così." Izumo aveva smesso da tempo di provare un senso di antipatia verso entrambi ma li giudicava ancora due scemi nonostante ora fossero più o meno... 'amici'.
Entrò  a passo deciso nell' accademia, correndo per le stanze e salendo le scale come una furia, aveva dieci minuti per trovare le chiavi e tornare in tempo per la lezione.
Oggi c'era interrogazione sull' Apocalisse e lei che aveva tanto studiato non aveva voglia di buttare via tutte le sue fatiche per colpa di una stupida chiave che si era dimenticata di infilare in tasca.
Una volta arrivata in classe andò spedita verso il suo banco e si chinò per guardare sotto, sul ripiano dove gli studenti appoggiavano i libri (o nascondevano i cellulari a seconda dei casi) durante le ore di lezione.
Vi trovò un paio di fazzolettini sporchi, fogli scarabocchiati e grazie al Cielo le sue chiavi.
Le infilò velocemente in tasca e corse fuori, aveva fatto prima di quanto sperasse ma comunque doveva correre se voleva arrivare in orario e avere il tempo di prendere fiato.
Stava scendendo le scale così velocemente che non si accorse di avere davanti Renzo Shima, quindi gli finì disastrosamente addosso capitolando per terra con lui ma non prima di aver sceso una bella fila di gradini di schiena e sedere.
Izumo gli era finita sul petto, quindi alla fine non si era fatta poi tanto male.
La ragazza imprecò un po', ma quando si rese conto si avere la faccia pericolosamente vicina a quella di Renzo si bloccò all' istante.
«Ahi... ehi,ciao Izumo. Senti non che mi dispiaccia stare sotto di te ma potresti alzarti? Ho un po' di male... dappertutto.» Ridacchiò il ragazzo con voce appena incrinata per via del dolore. Izumo cominciò a sentirsi male proprio allora, le sembrò che i polmoni non riuscissero più a funzionare come si deve, prendeva poca aria a ogni respiro.
Oltretutto si sentiva avvampare e aveva lo stomaco stretto in una morsa, doveva essere stato qualcosa che aveva mangiato a pranzo perché le faceva davvero male.
Scattò in piedi velocemente, fingendo indifferenza davanti al dolore.
« Scusami non ti avevo visto.» Shima si alzò anche lui in piedi, a fatica però, e le sorrise come al solito. «In effetti dubitavo che tu mi fossi venuta addosso volentieri visto che di solito non sei neanche disposta a starmi accanto.» Era sarcastico come sempre ma Izumo non se la sentiva di ribattere a quelle battutine stupide adesso, stava troppo male. 
E infatti, prima che se ne rendesse conto cominciò a sentire così caldo da sudare.
Shima notò che non stava molto bene e le andò vicino preoccupato, toccandole la fronte.
«Ma stai bene? Sei rossa come un pomodoro...» Il ragazzo era davvero preoccupato per la salute di Izumo, che in quel momento sembrava tutto tranne che in forma. Le prese il polso fra le mani e in quel preciso istante la testa di lei cominciò a girarle cosi vertiginosamente da farla cadere in terra come un peso morto.
Era svenuta.

Izumo si svegliò poco dopo, stordita e confusa in un letto dell' infermeria.
Ad accoglierla fu il sorriso di Shiemi.
«Ah! Per fortuna che stai bene!» Esclamò la bionda attaccandosi al collo di Izumo per soffocarla in un abbraccio che di cui sicuramente la Kamiki non necessitava.
Troppo spossata si lasciò dunque soffocare senza opporre alcuna resistenza.
Quando Shiemi ebbe cacciato via i lacrimoni dagli occhi e si fosse seduta di nuovo sulla sediolina la ragazza la guardò confusa.
«Che è successo?» Chiese con voce strascicata, era molto stanca.
«Sei svenuta e Shima ha chiamato Yuki-chan per portarti in infermeria! Eravamo tutti preoccupati! Abbiamo sospeso anche la lezione...» Quella tirò un sospiro di sollievo, se non altro non si era persa niente.
Ma il fatto che fosse svenuta, davanti a Renzo poi, la preoccupava. Allora stava davvero male!
Si chiese se l' infermiera non avesse ragione a dirle che era ansiosa, forse era talmente preoccupata dal perdere la lezione che si era lasciata prendere dal panico ed era svenuta. O magari quando era caduta con Shima dalle scale aveva sbattuto la testa e il colpo l' aveva stordita facendola svenire poco dopo.
Lei però non ricordava niente del genere, sperava solo che qualunque cosa avesse ci fosse una medicina per curarla e avesse un nome.
«Che hai avuto, Izumo-chan? Ti sei sentita male?» Izumo guardò Shiemi per un secondo.
Si domandò che utilità avesse riferirle i suoi problemi di salute se ne' l' infermiera della scuola ne' il professor Okumura erano stati in grado di dargli risposte convincenti.
Comunque si disse che magari parlarne l' avrebbe svegliata un po' e che comunque che lo sapesse una persona in più o in meno non faceva proprio alcuna differenza.
« E' da un po' che ogni tanto mi gira la testa e vado in iperventilazione. Prima sono caduta dalle scale e sono finita sopra Shima dopo ho cominciato a sentirmi male...» Ora che ci pensava la maggior parte degli attacchi le veniva quando c'era Renzo nei paraggi. Storse il naso. «... se ci penso sto' male quasi tutte le volte che c'è lui in giro.» Le spiegò versandosi dell' acqua nel bicchiere che aveva sul comodino. «Magari sono allergica alla sua stupidità.» Rise della propria battuta e poi bevve dal bicchiere.
Shiemi dopo aver ascoltato tutto era già stata capace di fare una diagnosi che prontamente comunicò a Izumo.
«Non vorrei dire Izumo-chan... ma io penso che a te piaccia Shima.» La ragazza quasi sputò l' acqua che stava bevendo. Non lo fece ma finì per affogarsi.
Si diede due colpi sul petto tossendo rumorosamente poi guardò Shiemi a occhi spalancati  scoppiando a ridere istericamente.
« Sei sicura di non aver battuto la testa anche tu?» Shiemi la guardò un po' arrabbiata, alzando appena il petto e puntandosi verso di lei. 
«N-non ho battuto la testa!  Hai tutti i sintomi che mi ha detto mia nonna!» Izumo smise di ridere, era sempre scettica ma lo fece per rispetto verso la nonna di quella pazzoide.
«E sentiamo, che ti avrebbe detto tua nonna?» Sbuffò guardandola dall' alto in basso come se stesse effettivamente dicendo solo un mucchio di cavolate. Shiemi la guardò con fare solenne e cominciò a ripetere ciò che si era sentita dire qualche anno prima dalla sua adorata nonna.
« Mi ha detto che quando vedi la persona che ti piace il cuore comincia ad andarti a mille e senti come se ti mancasse l' aria anche se respiri benissimo. Le guance cominciano ad avvampare e ti senti mancare la terra da sotto i piedi....però sei felice lo stesso!» Izumo alzò un sopracciglio, erano proprio i sintomi che aveva lei ma ancora non ci credeva. Anche perché sia chiaro lei non è che si sentisse mancare la terra da sotto i piedi, la terra c'era ma girava troppo forte! E poi lei non era affatto felice di quella cosa. Era disgustata! Se fosse stato così... lei e Shima... non voleva neppure pensarci.
«E tu ci credi?» Shiemi a quella domanda arrossì e abbassò lo sguardo guardandosi i piedi. «Sì... anche io soffro di questa malattia, la nonna la chiamava la Sindrome del Cuore Inquieto.» Izumo storse il naso, era più il nome di una favoletta per bambini di tre anni quella, non il nome di un malore! Ma già il fatto che il suddetto malore potesse essere causato dalla vista della persona che ti piace (che poi sarebbe dovuta essere anche quell'essere incatalogabile da i capelli color gomma da masticare secondo Shiemi!) non faceva sì che la cosa fosse tanto credibile.
Izumo ridacchiò sia per il nome ridicolo, sia per il fatto che non aveva di certo bisogno di sapere perché Shiemi soffrisse di quella malattia. 
La vedeva, ogni volta che Rin Okumura era nei paraggi si agitava da morire e un sorriso da ebete le si dipingeva in faccia "Eh sì, più da ebete di quello che ha di solito." Pensò continuando a ridacchiare.
«Izumo-chan perché ridi?» Chiese Shiemi un po' irritata, Izumo si appoggiò con la testa al muro e sorrise.
«Perché non c'è bisogno di un mago per sapere chi ti fa' stare così.» Shiemi arrossì ancora di più e a Izumo venne da pensare che alla fine la biondina non era poi così senza-cervello.
Forse era Okumura alla fine quello completamente idiota. 
Lei si era accorta di volerlo e Izumo pensò se alla fine il fatto di innamorarsi non fosse solo un' accettazione.
Per persone caste come Shiemi o in questo caso per persone cocciute come lei innamorarsi doveva assere facile come per qualsiasi altro essere umano, era ammetterlo la parte difficile della cosa.
Izumo rivisitò tutti i ricordi che aveva di Shima, il suo sorriso che per quanto irritante potesse essere lei lo aveva sempre trovato estremamente luminoso, alle galanterie che (che lui ci fosse abituato o meno a comportarsi così) l' avevano il più delle volte lusingata e fatta arrossire e il suo bell' aspetto che comunque era evidente a tutti.
Rifletté poi che alla fine Shima non era così... pessimo.
Arrossì a quel pensiero dandosi della stupida.
«E... ammettendo che io abbia questa "malattia", ci sono cure?» Non lo chiese ridendo, ora era seria voleva evitare davvero di innamorarsi di Shima.
Perché anche quello sarebbe stato proprio un bel casino.
E poi lei non voleva, non aveva chiesto di innamorarsi di nessuno e non ne' aveva alcun bisogno, stava bene così come stava innamorarsi per Izumo era un suicidio.
Shiemi sorrise.
«I baci!» Lo disse in modo così spontaneo e semplice da far quasi cadere Izumo dal letto. La guardò sconvolta, "baci" significava che Shiemi e Rin.... 
«Baci!?» Shiemi continuò a sorridere annuendo convinta.
«Puoi confermare che questa sia la cura giusta? Cioè tu l' hai... provata?» Shiemi avvampò e si affrettò a scuotere la testa.
«N-no! A-anche se mi piacerebbe... ma a me basta quando siamo insieme e quando ci diamo la buonanotte i-io non ho bisogno di questo, davvero!»
«Allora perché dovrei averne bisogno io!?»
« M-ma come perché? Tu non abbracci Ren...» Izumo non le fece finire di parlare che le tappò prontamente la bocca.
« Stai zitta! E poi non devi dire a nessuno di quello che ci siamo dette, va bene? O dico a tutti che te la fai con Rin Okumura.» Proprio come le bambine delle elementari ma se Izumo ci aveva visto bene su Shiemi con lei avrebbe dovuto attaccare quel tipo di comportamento.
E infatti si affrettò ad annuire.
Izumo le lasciò la bocca.
« C-come fai a...?» La Kamiki saltò giù dal letto e s' infilò le scarpe velocemente. Nello stesso momento entrò Rin nella stanza con in mano due bicchieri con dentro chissà cosa.
« Oh ti sei svegliat-- ehi!» Rin non fece in tempo ad avvicinarsi che quella se ne uscì velocemente biascicando prima un "Io so' tutto!" rivolto a Shiemi.
« Ma che diavolo le prende!?» Chiese Rin irritato e Shiemi gli sorrise. «Va a curare la sua malattia! Credo...» Rin guardò la ragazza confuso mentre le porgeva il bicchiere di te' verde che aveva in mano.
«Malattia? Ah è malata? » La bionda annuì solennemente, come se stesse per annunciare chissà quale grande malattia. «Ha la Sindrome del Cuore Inquieto!» Rin la guardò persino più confuso di prima, poi si sedette sul letto davanti a lei. Non era certo un esperto di medicina come Yukio e non sapeva se quella malattia dal nome ridicolo esistesse o meno quindi evitò di fare figuracce, se Shiemi diceva che era addirittura una sindrome beh... doveva esistere, no?
«Qualunque cosa sia spero che non sia grave.» Shiemi scosse la testa ridendo. «Non lo è poi così tanto!» Rin la guardò per un secondo, poi arrossendo di colpo le chiese ciò per cui era entrato lì dentro.
«Ehm... Shiemi-chan... ti va se oggi andiamo al parco dei divertimenti insieme?!» Lo chiese quasi strillando tanto era nervoso.
Shiemi gli sorrise veramente, veramente contenta accettando l' invito e i due se ne uscirono dalla stanza d' ospedale per mano. 

Dovevano cominciare a fare la fila se volevano entrare subito!


Izumo si fermò davanti alla porta.
Shima era in camera sua, di certo non a studiare quindi non aveva alcuna paura di interrompere delle occupazioni importanti.
Il fatto però di dover entrare in quella stanza agitava la ragazza al tal punto da farla sudare.
Lei era entrata poche volte nella stanza di un ragazzo, e comunque, non era ma entrata nella camera di un maschio con l' intenzione di baciarlo.
"Maledetta Moriyama che mi mette certe idee in testa! Come posso anche solo pensare di fare qualcosa di così idiota?!"
Fece per fare retro front ma qualcosa dentro di lei la frenò bruscamente. Se lei era innamorata davvero di Renzo voleva dire che baciandolo sarebbe stata felice. E lui poi ricambiava, di quello Izumo ne era abbastanza convinta. Per di più baciandolo avrebbe curato quella brutta "malattia" e sarebbe potuta tornare alle sue normali occupazioni giornaliere anzi che poltrire più morta che viva in un letto d' ospedale.
D' altro canto però c'era la possibilità che lui e lei le potesse piacere davvero come idea facendole perdere ogni principio morale proprio come sapeva che molte volte accadeva. Fra l' altro sarebbe diventata la barzelletta di tutti, una come lei con uno come Shima Renzo. Impensabile!
Però avrebbe potuto evitare che la notizia circolasse e poi era impossibile che un' idea così assurda le potesse piacere, già adesso non le piaceva affatto!
L' avrebbe solo baciato.
Se avesse provato qualcosa di particolare avrebbe avuto conferma delle teorie assurde di Shiemi, se non fosse accaduto niente si sarebbe beata del fatto che lei era ancora mentalmente sana e che i suoi neuroni non erano andati in combustione spontanea "Perché per innamorarti di un tizio come quello i neuroni te li devi essere bruciata per forza" si disse, battendo poi il pugno sulla porta con indecisione mortale.
Nonostante tutti i discorsi che si era fatta continuava ad aver paura.
Ma non c'era più tempo per scappare, Renzo aveva già aperto la porta.
« Izumo-chan? Non dovresti essere in ospedale?» Renzo la guardava stranito anche perché la Kamiki aveva un' espressione piuttosto insolita.
Le sopracciglia erano piegate stranamente in una smorfia preoccupata, la faccia era rossa, così rossa da competere con i capelli di lui e nonostante tutto lei continuava a sembrare arrabbiata con il mondo.
Izumo non rispose alla domanda di Shima e praticamente gli saltò addosso nel tentativo di arrivare alle sue labbra.
Non poteva credere a ciò che aveva fatto. Aveva appoggiato le labbra su quelle di Shima! E continuava a farlo!
Lui la guardava stupito con gli occhi che quasi gli uscivano dalle orbite.
Quando Izumo si staccò da lui, ancor più rossa di prima capì di averlo spinto così tanto da entrare dentro la stanza con lui.
Lo guardò un attimo, mentre lui aveva per faccia praticamente un punto interrogativo.
Poi, con il suo solito fare altezzoso e arrabbiato lo guardò sbuffando.
« Mh. Non ho provato nulla, quella stupida si sbagliava. Buona giornata.» Izumo uscì dalla stanza marciando e sbattendo la porta dietro di se' lasciando Shima confuso. « Quella... stupida?» Era ancora stordito dal bacio che aveva ricevuto e non avendo assistito alla scena di pochi minuti prima in ospedale non sapeva spiegarsi la frase di Izumo.
Lei nel frattempo fuori dall'edificio respirava a malapena.
Qualcosa lo aveva sentito eccome.
Si era sentita morire eppure volare allo stesso tempo, come se in quel preciso istante fosse stata capace di toccare le stelle con le dita.
Era più rossa di prima in volto e aveva un sorriso enorme in faccia.
Era così stordita dalla gioia che non sentì lo spalancarsi di una finestra sopra di lei.
« Izumo! Ti amo!»
Quelle urla così forti la fecero diventare una belva. Come gli veniva in mente a quel pagliaccio da i capelli rosa di urlare in questo modo cose così imbarazzanti!?
Izumo si tolse una scarpa e la lanciò colpendo Shima, che era ancora affacciato dalla finestra, in pieno volto.
« Disgraziato! Non urlare mai più cose del genere, razza di demente!!»
« Ah, sei lì sotto.»



°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
-Angolo Autrice-

La mia prima RenZumo *w*
Spero che vi sia piaciuta, anche perché devo fare
un po' di pratica con questa coppia per poter
continuare la mia long:  Structure    U__U
Credo che i personaggi siano sufficientemente IC
ma non ne sono così sicura xD
Spero che anche i non amanti della ShiRin siano
potuti passare sopra gli accenni a questa coppia, ma
come avete potuto notare era necessario se non altro
accennarla... (e poi a me 'sti due piacciono un casino
*COFFCOFF*) ^3^""
Beh che dire? Commentate che mi fa piacere e se vi va'
date un' occhiata alla long! E' una ShiRin/RenZumo/ShuKio =3=

Kiss
Ju.


  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Ao no exorcist / Vai alla pagina dell'autore: xXx_Whatsername