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Autore: Kcr    16/11/2011    1 recensioni
Ginny trascinava stancamente i piedi.
Vitius sembrava un po’ disorientato da una richiesta così diretta e ci mise un po’ prima di rispondere,oltre a padroneggiare tutti gli incantesimi in modo superbo,sapeva benissimo riconoscere una bacchetta,o si poteva definire un venditore di bacchette mancato,almeno era quello che aveva detto a Colin durante il loro terzo anno.
Genere: Guerra | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ginny Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Ginny Weasley trascinava stancamente i piedi.
 
Erano circa le sette della mattina,e tutta Howarts era sommersa nel silenzio,un silenzio sonnecchioso,interrotto qualche volta da uno spostamento di armature o blocchi di pietra: vittime di una guerra finalmente arrivata alla fine.
Le era stato chiesto di perlustrare la Foresta in cerca di feriti o morti. Ma era da più di mezz’ora che camminava,la stanchezza avrebbe dovuto averla sopraffatta già da un po’,ma stranamente non era arrivata.
    Camminava per non pensare a tutto quello che era successo nelle ultime ore.
Qualcosa scricchiolò sotto il suo piede,abbassò istintivamente gli occhi aspettandosi di trovare un rametto. Qualsiasi cosa fosse aveva la forma di un rametto,ma era troppo liscio per esserlo. Una bacchetta.
Ginny la prese e si guardò intorno,forse il suo proprietario,vivo o morto,si doveva trovare da qualche parte lì intorno. Fece scorrere la bacchetta accesa da tutte le parti,strizzò gli occhi e fece qualche passo. Non c’era traccia di nessuno,come non ce ne era stata da quando era entrata nella Foresta.
Mise la bacchetta in tasca e si incamminò verso il castello,sapeva benissimo chi cercare.
 -“Professor Vitius!”- Ginny lo individuò che scendeva le scale verso la Sala Grande e gli corse incontrò.
-“Cccoos..a! Ah, signorina Weasley! Come mai corre?”- Vitius aveva mancato uno scalino appena si era sentito chiamare e ora si attaccava convulsamente a una Ginny piuttosto trafelata.
 
-“Mi scusi professore non volevo disturbarla,ma mi chiedevo se sapesse dirmi di chi fosse questa bacchetta”.-
 
Vitius sembrava un po’ disorientato da una richiesta così diretta e ci mise un po’ prima di rispondere,oltre a padroneggiare tutti gli incantesimi in modo superbo,sapeva benissimo riconoscere una bacchetta,o si poteva definire un venditore di bacchette mancato,almeno era quello che aveva detto a Colin durante il loro terzo anno.
 
Il professore la portò davanti agli occhi e la rigirò tra le dita con fare interessante. –“Hmm,posso affermare con sicurezza che questa bacchetta è stata fatta con corteccia di sambuco,sa a chi appartiene?”-
 
-“No,era giusto quello che volevo chiederle.”-
-“Mia cara ragazza se sapessi a chi appartenesse qualsiasi bacchetta di questo mondo non farei il professore,ma ora scusami la professoressa McGranitt ha bisogno di me,l’infermeria è strapiena e Madama Chips sta impazzendo.”-
 
Ma Ginny l’aveva già superato,una bacchetta di Sambuco…non poteva essere quella. Insomma l’ultima volta che l’aveva vista insieme ai sopravvissuti di Howarts era stata in mano di Voldemort,per poi finire agilmente in quella di Harry,ed era matematicamente impossibile che lui l’avesse buttata nella Foresta.
Non sapeva più dove andare a parare,e se Vitius si fosse sbagliato? O se lei stesse saltando a conclusioni affrettate? Insomma,chi le aveva assicurato che le bacchette fatte con il sambuco fossero solo una?
 Persa in questi pensieri non si accorse che era entrata nella Sala Comune,la signora Grassa non c’era,forse si era spostata durante la battaglia e non era mai tornata. Si aspettava di vedere la Sala vuota o almeno che solo pochi non fossero andati a dormire troppo tesi per chiudere occhio,proprio come si sentiva lei. Ma non era pronta a incontrare tutta la sua famiglia al completo.
 
Non parvero molto sorpresi di vederla erano troppo stanchi per far trasparire qualsiasi emozione. I signori Weasley non c’erano,presumibilmente erano in infermeria,là depositavano i cadaveri..ma George era lì,insolitamente zitto ,ma sua sorella non si sorprese più di tanto,era sicura che nessun sorriso beffardo sarebbe apparso mai più sulla bocca di George Wealey.
 
Percy guardava fuori la finestra con sguardo fermo e tutti intorno a lui c’erano  Ron,Bill e Hermione. Non c’era traccia di Harry.
Accoccolò per un attimo l’idea di sgattaiolare su in dormitorio e passare l’intera vita distesa sotto le calde coperte del suo letto a baldacchino.
 



Salve a tutti :)
Seppure abbia una storia incompiuta,volevo pubblicare questa. E' una storia a cui sono particolarmente legata,in quanto è la prima che ho scritto in assoluto.
Non ha una trama nè un senso,ma spero che vi piaccia così,indefinita e strana com'è.
Baci,Kcr.
  
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