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Autore: zero2757    16/11/2011    0 recensioni
Impregnata di quelle troppe emozioni che risalivano su per la sua gola, in cerca di un vano sguardo e dell'ascolto del padre li di fronte.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Isabella Swan
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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Nickname: zero2757 or Micheila
Titolo: Quando Nessuno Ascolta...
Fandom: Twilight; Libri
Personaggi: Isabella Swan; Charlie Swan; Edward Cullen
Rating: Verde
Genere: Generale, introspettivo, romantico.
Pairing: Edward/Bella




Quando Nessuno Ascolta...







Oh no I just keep on falling
(Back to the same old…)
Where’s hope when misery comes crawling?
(Oh my way, Ay…)
With your faith you’ll trigger a landslide
(victory)
Kill off this common sense of mind


-Born For This; Paramore-






Continuava a spazzare via i vetri rotti, le due cornici che aveva scaraventato a terra ancora giacenti. Le lacrime solcavano il suo volto, spossato; stressato e affaticato, mentre la sua voce urlava, stridula. Impregnata di quelle troppe emozioni che risalivano su per la sua gola, in cerca di un vano sguardo e dell'ascolto del padre li di fronte.
Charlie, tuttavia, con gli occhi a malapena inumiditi, continuava a spazzare via quelli che alui sembravano frammenti di vita. Muovendo i baffi freneticamente, come a voler scacciare le parole della figlia disperata.
Finito il suo operato, il capo Swan, si girò per raggiungere la cucina e lì Isabella capì, non aveva ascoltato niente di quel che aveva gridato.



Un groppo alla gola, girava con quest'assurda voglia di piangere per i corridoi della scuola. Stretta nella sua mano sinistra, quella di Edward che continuava a massaggiarsi la fronte in cerca di un barlume di sollievo per le 'Troppe chiacchiere'.
Solo ora, Isabella, si accorse di muovere le labbra e di aver parlato per tutto il sacrosanto tempo di Cime Tempestose ma Edward non sentiva minimamente ciò che diceva.
Troppo preso dal suo mal di testa, il groppo alla gola s'ingandì nessuno l'ascoltava.



Era esplosa, e ciò che né deriva da quella esplosione è un braccio fasciato dai troppi tagli inferti. Quello era l'unico modo che aveva Isabella per scaricare quell'adrenalina che aveva nel corpo, ma ciò che ricevette fu solo:
"Sai che un vero masochista non fa vedere mai i tagli?..."
"Quante volte te l'avevo detto, Isabella? Lui non è adatto a te..."
"Sfogati, ma io te l'avevo detto... sei una sciocca..."

Ma nessuno sapeva chiudere quella boccaccia e ASCOLTARE? No, nessuno era capace in quella situazione, nessuno. E lei se ne doveva tirare fuori d'impiccio con le sue sole forze. Neanche la famiglia era un'appiglio sicuro, né gli amici, né il proprio fidanzato e la sua famiglia.
Isabella continuava a guardare fuori dalla finestra d'ospedale, le lacrime riempivano i suoi occhi. Ma dalla sua bocca non usciva un rumore, quindi era questo che la costringevano? Al silenzio?
Ma con le sue troppe domande, Isabella s'addormentò.
Con nessuna risposta alle sue tacite domande.



FINE
   
 
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