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Autore: Francibella    16/11/2011    2 recensioni
È difficile andare avanti dopo un lutto. George Weasley lo sa bene, ma è ancora più difficile tornare a sorridere, se l’unica persona che pareva aiutarti a stare meglio decide di partire all’improvviso. Forse un regalo inaspettato potrebbe migliorare le cose...
Classificata prima al contest Un regalo per te indetto da Sunny_Blue sul forum di EFP
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Angelina Johnson, George Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Regalo di vita
 


Mi sento un naufrago in mezzo al mare. Vado alla deriva e pare non ci sia nessuno pronto a salvarmi. Le onde mi sbattano da una riva all’altra. Annaspo nell’acqua senza affondare mai. L’acqua salata mi fa lacrimare gli occhi. No, George, smettila di mentire! Ci sono moltissime persone, che vorrebbero darmi una mano. Ma io non voglio, non accetto niente da nessuno di loro. Questo dolore è solo mio, non voglio spartirlo. È mio. Non possono capire. Evito la mia famiglia, evito i miei amici. Non vado alla Tana da mesi, ormai. Dico a Lee che sono sempre impegnato. Non riesco a vivere la mia quotidianità come prima. Ho lasciato andare via anche l’unica che pareva capirmi. Le ho detto di andare.

Devo fare un viaggio, George.

Perché, Angelina, perché devi fare un viaggio? Chi te lo impone?

Spero che capirai, ho bisogno di ritrovare me stessa.

Ti ho detto che ti capivo. Ho detto che non c’era problema. Mentivo! Ho cercato di mostrarmi sicuro di me. Non voleva tarparti le ali. Ma ero distrutto. Io credevo che saremmo stati insieme. Invece ero io, che mi ero inventato ogni cosa. Avevo visto segni di un amore che non era mai esistito. E mai sarebbe potuto esistere.

Sono un po’ confusa, George. Questi sentimenti che provo… non me li aspettavo.

Anch’io sono confuso, molto. Ma non me ne vado, io non parto di punto in bianco… Mento, di nuovo. Io sono partito molto tempo fa. Era l’inizio di maggio, fino al giorno prima c’ero e poi non ci sono più stato, nonostante tutti continuassero a vedermi, io non c’ero. Tu mi hai fatto tornare, Angelina. È stato quel tuo sguardo insolitamente dolce a farmi tornare. Pensavo ci fosse ancora qualcosa per cui valesse la pena di vivere. Eri tu, quel qualcosa. Invece te ne sei andata. Anche tu. Ti sembra giusto che tutto quello che ho sia l’odore del tuo profumo? Mi parli di sentimenti. Quali sentimenti? Non mi hai mai detto nulla. Sei fatta così, dovrei averlo capito. Devi dimostrati dura, non vuoi che gli altri ti vedano come una ragazzina indifesa e debole. Ma non hai capito che sono io quello da proteggere, sono io che ho bisogno di te.

«Signor Weasley, un gufo per lei.»

Ciao, George. Ti ho mandato un regalo. È una pianta carnivora delle Ande, promettimi che ne avrai cura.

Una pianta carnivora? Sul serio, Angelina, stai scherzando?

Posso solo immaginare cosa tu stia pensando. Ma non è un regalo casuale. All’inizio fa un po’ paura, lo so. Sembra che possa morderti – o mangiarti – da un momento all’altro, ma è buonissima. Come te. Perché, io lo so, anche tu cerchi di tenere tutti a distanza, proprio come lei. Solo i più coraggiosi si addentrano nei meandri della tua tristezza e incontrano il vero George, quello che ho conosciuto ad Hogwarts e che, ne sono certa, tornerai ad essere. Sto tornando, George. È inutile andare in giro a cercare qualcosa che potrei avere tranquillamente anche a casa. Aspettami, George, promettimi che mi aspetterai.
                                                                                                                                                                                                                                             Tua, Angelina.

Ti aspetterò, Angelina. Te lo prometto. Hai ragione tu, io sto tenendo lontano tutte le persone che amo, soltanto perché nessuno di loro è Fred. È ora che la smetta con questo mio sciocco e personale melodramma. È ora di reagire. Non ho combattuto per piangermi addosso tutta la vita. Fred non è morto per vedermi buttare via l’intera esistenza. Mi prenderò cura della pianta. Anzi, mi prenderò cura di Lina la piantina. La esporrò in negozio e tutti quelli che la vedranno mi chiederanno dove l’ho presa. E io racconterò loro di una bellissima ragazza, che ha deciso di vedere il mondo, ma che tornerà. Tornerà per me. Tornerà e staremo insieme per sempre. Adesso so che tornerai, Angelina. Ci credo, lo sento in ogni singola cellula del mio corpo. Spero solo che non tornerai proprio stasera. Perché io e Lina abbiamo una cena importante. Alla Tana.
 
 
 
 




1° CLASSIFICATA al contest Un regalo per te di Sunny_Blue:
Regalo di vita di Francisca Potter
 

Grammatica e Sintassi: 9,70/10
La grammatica è davvero perfetta! Ho cercato e ricercato errori di battitura e affini, ma niente! La sola cosa che ti posso far notare è che per due volte hai messo lo spazio prima dei puntini di sospensione, mentre non ci vuole (-0,10)
 
Anche la sintassi è molto, molto buona. C'è un solo passaggio in cui non sei stata chiara, altrimenti avresti avuto 10 pieno.
Avevo visto segni di un amore che non era mai esistito. E mai lo sarebbe stato. [Questa frase non torna. Per avere senso avresti dovuto usare un aggettivo o un nome nel primo pezzo; perché così “mai lo sarebbe stato” non ha oggetto a cui riferirsi. Non sarebbe mai stato cosa? Esistito non può essere la risposta, perché è un verbo. Spero di essermi spiegata. Per esempio avresti potuto dire: “Avevo visto segni di un amore che non era vero. E mai lo sarebbe stato.” -0,20]
 
Lessico e Stile: 9,75/10
 
Il tuo stile l'ho semplicemente adorato. Rende così bene l'idea del dolore di George, del suo essere smarrito... Frasi brevi, incisive, spezzate. Azzeccatissime per questo tipo di storie e di tematica. Davvero brava!
 
Anche il lessico l'ho trovato adatto, variato al punto giusto. Ci sono solo due piccole errori, altrimenti anche in questo caso avresti avuto il massimo.
I nomi dei mesi e dei giorni della settimana di scrivono con la minuscola [Accademia della Crusca]. Hai scritto Maggio, invece di maggio. -0,10
Nel primo paragrafo, quando parlavi del naufrago, hai ripetuto a pochissima distanza acqua-acqua e riva-deriva. Ti ho tolto 0,15 solo una volta, perché quando si legge non è poi così pesante. Ma avresti potuto variare un pochino.
 
Caratterizzazione personaggi e IC: 10/10
Non c'è bisogno che te lo dica anche qui, il mio giudizio personale basta e avanza, ma ho trovato il tuo George davvero adorabile. Nonostante il dramma che ha subito non l'hai dipinto troppo straziato da risultare finto o costruito al tavolino. E' solo terribilmente vero. I suoi sentimenti sono decritti benissimo, anche se la storia è breve e non ti sei dilungata all'infinito sulle sue emozioni. Con poche pennellate hai reso magnificamente l'idea. E il fatto che alla fine si riprenda... Non è un passaggio buttato là, leggendo si sente la sua evoluzione, la sua crescita. Bravissima! E anche se George è il protagonista incontrastato, secondo me anche Angelina ne esce bene. Non è solo una figurina sullo sfondo. Anche lei è vera, caratterizzata bene nonostante le poche parole, perfetta.
 
Originalità: 9/10
 
Trattare di George dopo la morte del fratello non si può dire che sia una scelta troppo originale (le storie su questo tema abbondano!) ma tu sei stata bravissima ad affrontare la cosa da un punto di vista strettamente introspettivo, inserendolo però nella vita reale. E' originale il fatto che sei riuscita a parlare della perdita senza cadere nel banale o nel melenso. È originale il fatto che hai collegato la morte e la vita in un cerchio perfetto, senza fare vedere il punto di rottura. Il fatto che Angelina sia partita, la lettera che accompagna il regalo, sono tutti elementi che rendono la tua storia particolare.
 
 
Uso personaggio/pair: 5/5
Come ti ho già detto nella caratterizzazione, il tuo George l'ho trovato perfetto. Hai usato il personaggio dato in modo splendido, ma leggendo si ha quasi l'impressione di avere a che fare con un pair – tanto Angelina risulta viva e vera nella tua storia.
 
Uso regalo: 4,5/5
Quella della pianta carnivora è la trovata in più, che dà alla storia un ulteriore tocco di originalità. Non ne hai fatto il centro della storia (per questo non ti ho dato proprio il massimo!), ma arriva al momento giusto – quando meno te lo aspetti! - ed è argomentata così bene... Ti aspetteresti un regalo ironico, invece quello di Angelina è un dono profondo, motivato. Il nome Dina, poi, mi ha fatto troppo ridere.
 
Gusto personale: 5/5
Penso si sia capito, è una delle mie storie preferite. Quello che mi è piaciuto di più è che alla fine, quando arriva la pianta carnivora, avevo quasi le lacrime agli occhi... Sei riuscita a farmi commuovere, ecco, e non è affatto una cosa facile. Ma poi, con il regalo, mi hai strappato anche un sorriso... Il finale ti tira su, ma non troppo o in modo esagerato. Ho trovato la tua storia una piccola perla, che trasmette tante emozioni anche se nello spazio di appena una pagina. Complimenti.
 
TOTALE: 52,95/55

   
 
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