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Autore: cOstanza    16/11/2011    0 recensioni
- Oh scusatemi, se io sono rimasta ancora all'era del ragazzo dolce.
Jasmina Nunziata
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il suono del suo nome riecheggiava nelle sale vuote del castello. La essenza era ancora lì, nonostante se ne fosse andata. O almeno così credeva.

Un rumore di passi, fin troppo familiari, la fecero sussultare. Non per paura, ma per la sorpresa del suo ritorno.

-Perché sei qui?- domandò crudele, quasi senza anima.

-Che domande stupide che fai!- rispose la voce di lui. 

Lei, Alice, lui, Daniel. Due mondi opposti. Lei, ricca figlia di un banchiere, ereditiera del maniero dove ora viveva. Lui, povero figlio di operaio, cresciuto con solo l'amore del padre. 

Due persone che non avevano niente in comune eppure... Sì, l'amore era scattato, in quel magico ballo in maschera a cui Daniel si era imbucato, con il suo amico di vecchia data Marcus. Un ballo in maschera, come la tragedia di Romeo e Giulietta. Anche se la loro storia non era finita con un duplice suicidio. No, la loro storia era diversa, cominciata in quel giorno, quando solo i loro occhi si incontrarono. Da dietro le maschere, Daniel non riusciva a vedere nessun volto. Però due occhi lo stregarono. Due occhi smeraldo, con lunghe ciglia. Così penetranti, che entrarono nell'anima di Daniel. Come aveva ad innamorarsi di lei, Alice? Quella ricca viziata, come dicevano tutti? Si era innamorato solo del suo sguardo. Lei, d'altro canto, non poteva certo innamorarsi del figlio di un operaio. Lei, che avrebbe portato avanti la tradizione di famiglia, finendo in banca? 

Ma successe.

E solo per colpa di quei suoi occhi smeraldo. 

Ballarono insieme quella notte, ma quando lei si rese conto che non era invitato a quel ballo che annunciava il suo ingresso nella società, lo cacciò. Era pur sempre una figlia viziata. Ma quel ragazzo la stava cambiando, e radicalmente. La notte, dopo il ballo, non chiuse occhio, pensando a quanto fosse stata cattiva e incredibilmente stupida a lasciarselo scappare. 

Daniel, invece, non riuscì a smettere di pensare alla mano sinistra sul fianco di lei e la sua mano destra nella mano di lei. Non pensava a come l'aveva cacciato, ma a come lo aveva guardato durante il ballo. 

Ma era già troppo tardi. L'amore aveva fatto il suo corso. Sì, forse per loro era impossibile, ma non per il Destino.

-Sai che non puoi stare qui.-

La voce di Alice era tormentata. Il solo ricordo dell'inizio della loro storia le faceva male, fisicamente. Si doveva trattenere dal piegarsi in due e piangere, tormentarsi e distruggersi. Si tratteneva perché non voleva far vedere quanto soffriva.

-Alice, io non ho fatto niente.- 

Ancora non riusciva a vedere il suo volto. Alice era di spalle e non si girava. Daniel avrebbe tanto voluto prenderla per le spalle, e con decisione girarla, per baciarle quelle labbra così perfette.

-Certo. E io sono una stupida, secondo te?-.

Daniel scosse la testa, ma Alice non lo vide.

-Ti rendi conto di quanto io ti ami?- domandò flebile Alice. Le lacrime cominciarono a rigarle il viso, ma cercava di mantenere il controllo.

-Nello stesso modo in cui io ti amo.- 

Alice deglutì. Si voltò. 

-Allora, dimostramelo. Sposami.-

-Tuo padre non vuole.-

-Me ne infischio di mio padre. Non può controllare la nostra vita, Daniel. Siamo noi che dobbiamo farlo. Se mi ami come dici tu, sposami.-

Lui le si avvicinò e la strinse a sé. Daniel le prese il viso tra le mani e le accarezzò una guancia.

-Saresti disposta ad abbandonare la tua vita...?- sussurrò, quasi se non avesse coraggio.

-Tutto. Solo per te...-.

-Io non ti posso dare niente di tutto ciò che hai ora.-

Alice si staccò con rabbia e si voltò.

-Ma come te lo devo dire? Non me ne importa niente. Quello che voglio ora sei tu! Di cosa hai paura?- urlò.

-Di perderti.-

Alice chiuse gli occhi, lasciando libero sfogo alle lacrime.

-Io ti amo, Alice. E forse neanche queste parole dimostrano quanto tu sia importante per me.-

-Dimostramelo. Sposami.-

-Significa che rinunci ai tuoi sogni.-

-Tu sei l'unico sogno che non ho ancora realizzato.-

Daniel sorrise. Le si mise dietro, le accarezzò spalle, braccia, fino ad arrivare ai fianchi. La cinse forte a sé. 

-Lo realizzeremo il nostro sogno. Insieme.-

Alice sorrise. 

Mai nella sua vita si sarebbe aspettata di andare in sposa al figlio di un'operaio. Ma l'amore aveva altri piani. 

Si guardarono negli occhi e lei sorrise ancora.

Quel sorriso si impresse a fuoco nella mente di Daniel. Lo avrebbe ricordato per il resto della vita.

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