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Autore: no motivation    16/11/2011    1 recensioni
Cosa succede quando le variazioni climatiche incontrano la mente di una ragazzina nichilista, asociale e presuntuosa?
Genere: Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Infilò le chiavi nella serratura, non senza fatica, imprecando contro le mani intirizzite.
Due scatti, un colpo secco e fu dentro.
Una folata di vento entrò con lei, sparpagliando i fogli sul tavolo.
Sbuffò.
Freddo. Maledetto freddo.
Pensò con rimpianto all’estate scorsa, quando il caldo soffocante le impediva quasi di pensare.
Bei tempi, quando se ne stava sdraiata a fissare il soffitto, bevendo un sorso d’acqua appena il suo corpo sfinito (senza neanche essersi alzato dal letto) le permetteva di allungarsi un poco ed afferrare il bicchiere.
Un brivido la scosse lungo tutta la spina dorsale, facendola piombare di nuovo nel presente e allontanandola da quei pensieri nostalgici.
Aveva bisogno di un cappotto.
Entrò in bagno, e a malincuore aprì la finestra per mandare via l’odore di chiuso.
Subito una brezza fredda le sferzò la faccia.
Si destreggiò in una lunga serie di insulti e di bestemmie contro tutti i santi che conosceva, poi aprì il rubinetto dell’acqua calda.
O almeno, provò ad aprirlo. Maledette, maledettissime mani.
Quando ci riuscì, un getto d’acqua fredda la fece sobbalzare.
La caldaia ghiacciata no, per favore.
E invece sì.
Dopo qualche minuto speso a passare accuratamente in rassegna tutte le sue scarse conoscenze religiose, decise che bestemmiare non l’avrebbe riscaldata e si avviò verso la cucina, stringendosi nelle spalle per simulare un po’ di calore.
Scaldò un po’ di latte sul fornello.
Odiava il latte.
A dir la verità, in quel momento odiava tutto, qualsiasi cibo, bevanda o cosa che si potesse in qualche modo ingerire o inalare. Aveva la nausea.
Però faceva freddo, c’erano i termosifoni accesi ma continui brividi la percorrevano. Batteva i denti.
Quindi, forse, un po’ di latte l’avrebbe riscaldata…
Ma chi voglio prendere in giro? Ho freddo fino alle ossa, che cosa potrà mai fare una tazza di latte? 
Si mise un altro maglione.
Sì, aveva decisamente bisogno di un cappotto.
Diede un’occhiata all’agenda. Niente compiti. O perlomeno, nessun compito che non potesse essere svolto a voce, all’occorrenza. Ringraziò ancora una volta il suo cervello, per essere così utile, e naturalmente se stessa, per essere così meravigliosamente intelligente, astuta e pronta. Non era questione di fortuna, era sicuramente tutto merito suo.
Si incantò per un po’ a guardare il muro, discutendo a bassa voce con nessuno in particolare, per decidere cosa fare di quel pomeriggio così grigio.
Un altro brivido la scosse.
Fa troppo freddo per uscire e comprarsi un cappotto, concluse tra sé.

  
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