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Autore: Laleith    17/11/2011    6 recensioni
Fleur Delacour, in Weasley, comprende davvero il significato delle parole “Nella buona e nella cattiva sorte, in salute e in malattia…” Complice una spiaggia, un mare in tempesta e una luna sgradita, mostrerà un lato mai visto.
Terza classificata all'Immaginando Flash-Contest indetto da Sunny_Blue
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bill Weasley, Fleur Delacour
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Autore: Laleith
Titolo: Inadeguatezza.
Immagine scelta: 6
Personaggi: Fleur Delacour, Bill Weasley.
Rating: Verde
Avvertimenti: Missing Moment.
Introduzione: Fleur Delacour, in Weasley, comprende davvero il significato delle parole “Nella buona e nella cattiva sorte, in salute e in malattia…” Complice una spiaggia, un mare in tempesta e una luna sgradita, mostrerà un lato mai visto.
NdA : (Non sono in grado di scrivere delle introduzioni decenti: di solito lascio il lavoraccio ai lettori XD) Non è nulla di romantico né di strappalacrime, a mio avviso. Spero solo di aver rispettato la francese, sebbene non abbia mai pensato di scrivere una Fiction su di lei. Enjoy it!


Era una notte di urla, quella.
Villa Conchiglia non era mai stata così silenziosa ed assordante come in quelle ore.
La Luna piena, coperta a intervalli da grandi nuvole scure, sembrava prendersi gioco di suo marito. Lo stesso che si dimenava nel letto, agonizzante, in preda agli incubi. Se si toglievano i gorgoglii del mare, gli ululati del vento e gli scricchiolii della casa, nulla interrompeva quel silenzio doloroso che accoglieva i lamenti di Bill.
Neanche i singhiozzi di Fleur riuscivano a trovare la forza necessaria per squarciare quella quiete.
Le avevano detto più volte che sarebbe stata dura, ma l’amore avrebbe superato tutto, no?
La voce di Molly Weasley, in uno dei suoi acuti più ragguardevoli continuava a ricordarle cosa pensava di lei.
“Vuoi ancora sposarlo?”
“Ma scertamonte! Perché non dovrei?!”
Era sembrato a tutti così strano che lo amasse a tal punto da accettare le avversità?
Forse avevano ragione… In momenti come quelli, anche lei ne dubitava.
Di notti simili ne avevano affrontate: tutte finivano con lui che la cacciava dalla stanza.
Due giorni dopo, quando riusciva a recuperare le forze, Bill la cercava, la abbracciava e le chiedeva scusa.
“A volte vorrei che non mi amassi così tanto” le diceva.
“A volte vorrei che avessi rinunciato a me.”
“A volte vorrei che avessi trovato qualcuno di più adatto alla tua bellezza.”
Perché era questo che tormentava suo marito: l’infinita sensazione di inadeguatezza.
E quando anche lui arrivava a dubitare di lei, si sentiva morire.
Perché lei era Flebo, era la ragazza francese arrivata ultima al Torneo Tremaghi, era la mezza Veela odiata da tutte le donne.
Non importava quanto Bill tentasse di farsi perdonare nei giorni successivi. Era lei che si sentiva inadatta. Perché nel suo essere egoista aveva continuato a restargli accanto, non accorgendosi di quanto in realtà la sua pelle perfetta fosse una prova troppo dolorosa per il volto deturpato di suo marito.
Così, sentendosi uno schifo, scappava sulla spiaggia, cadeva in ginocchio e stringeva la sabbia nelle sue mani perfette, graffiando con le conchiglie spezzate la sua pelle perfetta, maledicendo il suo corpo perfetto.
E mai come quella notte –notte di urla, notte di ululati, notte di pianti- si sentiva in completa sintonia con la distesa acquosa che la fronteggiava.
Perché nessuno si fermava ad osservare quel tumulto di correnti quando arrivava una tempesta. Spaventava quel clamore. Come faceva quell’amore egoista che la rendeva viva e l’annientava al tempo stesso. Si sentiva bruciare, sentendo le urla di suo marito, avvertendo quell’amore infinito che non faceva che spingerla ad urlare.
Perché se c’era qualcuno di inadeguato, tra loro due, quella era lei.
Lei che quando si riaprivano le ferite scappava tra la sabbia, come se per sopravvivere avesse bisogno di costruire castelli e poi di vederli crollare con un’onda.
E quando i granelli ricadevano su se stessi, tornava a casa, consapevole che nulla poteva spegnere il suo amore per il marito. Nemmeno quel mare in tempesta che la consolava.





Fin.


3° Classificata:

Inadeguatezza
di Laleith

Grammatica e Sintassi: 9,80/10

Grammaticalmente la tua storia è ottima. Non ci sono errori di battitura, la punteggiatura è messa in modo impeccabile (a parte un paio di frasi che non mi convincono, ma che ho messo tra le questioni di stile), l'ortografia è perfetta.
Hai fatto un solo errore, altrimenti ti avrei dato 10.
  • notte di urla, notte di ululati, notte di pianti- [Dopo il trattino e prima di chiuderlo serve lo spazio. -0,20]

In ogni caso, ottimo lavoro.


Lessico e Stile: 9,40/10
Il tuo stile mi è piaciuto moltissimo. Hai usato delle immagini davvero suggestive e adatte alla situazione. Si arrivano a percepire i tormenti di Fleur, ci si immedesima in lei alla perfezione. Quando parli del rumore del mare e delle urla di Bill, mi sembrava di poterle quasi sentire.

A livello di impostazione grafica, la scelta di non diversificare in nessun modo quelle due battute che, si capisce, Fleur e Molly si sono scambiate tempo addietro non mi sembra corretto. Non dai loro il giusto risalto, non si distinguono dal resto del corpo di testo. Potevi metterle in grassetto e magari inserire uno spazio [-0,20]

Poi ci sono un paio di frasi che non mi hanno convinto molto:

  • La Luna piena, coperta a intervalli da grandi nuvole scure, sembrava prendersi gioco di suo marito. Lo stesso che si dimenava nel letto, agonizzante, in preda agli incubi. [In questo caso avresti dovuto aggiungere qualcosa dopo “stesso” perché la parola da sola non rende bene l'espressione. Se “marito” ti sapeva troppo di ripetizione – anche se secondo me in questo caso sarebbe stata giustificata e non ti avrei segnato errore –, potevi dire “lo stesso uomo che...”. -0,20]

  • La voce di Molly Weasley, in uno dei suoi acuti più ragguardevoli continuava a ricordarle cosa pensava di lei. [In questo caso, penso che avresti dovuto mettere un'altra virgola dopo “ragguardevoli”. Messa così, la frase non ha il ritmo e il senso che volevi dare. -0,20]

Originalità: 10/10
Sinceramente ho trovato la tua storia originalissima. Mostrare le cose dal punto di vista di Fleur, fare vedere le sue paure, i suoi sentimenti, penso che sia una cosa molto innovativa. Nelle storie (tra l'altro non molte) che ho letto con lei come personaggio, Fleur è la ragazza bellissima, la moglie di Bill, la mamma, punto. Nella tua storia, invece, è la protagonista. Mostri le sue fragilità, mostri quanto non sia affatto facile essere belli né tanto meno vivere con un lupo mannaro. Penso che sia stata davvero una bellissima idea.

Caratterizzazione personaggi: 10/10
Anche su questo punto, devo dire che te la sei cavata egregiamente. Fleur non è banale, non è piatta, ma è sfaccettata e complessa. Possiamo percepire molti lati del suo carattere, non fermandoci solo alla bellezza. Non so dire quanto questo sia IC, ma è credibilissimo. Bill è una figura sullo sfondo, ma nei momenti in cui ne descrivi l'agire (per esempio quando si scusa con lei dopo averla mandata via, o quando in un certo senso la incolpa per essere ancora lì con lui) è concreto, reale, ben fatto.
Anche Molly Weasley, sebbene sia presente solo per un attimo, è vero personaggio. Sarà che la scena a cui Fleur fa riferimento (quella in infermeria nel 6° libro è una delle mie preferite in assoluto), in ogni caso ho trovato tutto impostato benissimo.

Uso immagine, prompt: 4/5
Il pezzo in cui Fleur è sulla spiaggia e tocca la sabbia con le mani e sta male per il fatto di essere così perfetta... l'ho trovato toccante, realistico, suggestivo.

E' vero però che l'immagine e il prompt corrispondente al numero scelto da te erano, appunto, sabbia e non mare. Leggendo la storia, forse questo non emerge chiarissimamente – perché direi che è il mare ad essere vero protagonista. Ti ho tolto quel punto per questo motivo. Ma in ogni caso penso tu sia stata molto brava.

Punti bonus: 0,8/2
Anche se non hai usato la citazione che ti avevo dato, ho voluto darti questo mezzo punto perché penso tu ne abbia capito il senso e tu l'abbia ripresa. Non usi le precise parole di Baricco, ma quando parli del rumore del mare, ecc. esprimi un concetto molto simile, quindi diciamo che un piccolo bonus era giusto dartelo.

Gusto personale: 5/5
La tua storia è una delle mie preferite. Hai preso un personaggio che non è proprio nella top-ten dei più utilizzati dalle writer, e l'hai reso così umano, così vero, così speciale. Sei stata bravissima a rendere credibile il dolore di Fleur, il suo tormento interiore. Hai dimostrato che si possono dire cose nuove e belle anche senza far succedere mille cose, basta pochissimo.
E poi mi sono immedesimata molto nella ragazza, quasi quasi mi hai fatto commuovere. Complimenti.

TOTALE: 49/52





Angolo dell'autrice:
Ok, chiariamo una cosa: questo contest mi ha aperto un mondo.
Non avevo mai, mai, e di nuovo, mai, pensato di scrivere una Flashfict, figuriamoci con Fleur protagonista.
Ammetto di non essere una sua grande fan, ma non per come l'abbia creata zio Row ( sebbene la reputi troppo perfetta ), ma per il fatto che si è accaparrata Bill!
Forse è proprio per questa visione personale che ho di lei che ho voluto provare ad immaginarmela alle prese con la difficolta derivante dalle ferite del marito.
Ci tengo inoltre a precisare su questo punto.
Essendo stato morso mentre Grayback era umano, sappiamo tutti che non gli ha causato troppi problemi. Di conseguenza la Luna non dovrebbe causargli alcun problema, al contrario di come avviene qui. Le sue urla di dolore sono solo il ricordo della sofferenza provata nell'essere ferito. Ci tenevo a precisarlo :)



Volevo inoltre ringraziare Sunny_Blue per l'opportunità offertami! Senza di lei, questa storia non sarebbe mai nata. :)
   
 
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