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Autore: Brett    13/07/2006    16 recensioni
La storia di un amore, ostacolato, contrastato, due ragazzi che ne hanno viste di tutti i colori. Protagonisti Bec & Edge ma anche gli altri ragazzi dell'accademia. NdB: A tratti è un tantino OOC per esigenza della trama. Buona lettura e recensite ricordando però che sono alle prime armi, quindi clemenza!
Genere: Romantico, Sportivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Edge si stava allenando sulla spiaggia.
Io lo stavo spiando dalla finestra di camera mia. Mi sentivo quasi una ladra come se con il mio sguardo profanassi la sua bellezza, gli rubassi quella sua scintilla vitale che lo rende un ragazzo assolutamente diverso dagli altri.
Il mio occhio cercava di cogliere ogni suo minimo movimento, ogni suo muscolo che si fletteva, ogni sua goccia di sudore che rigandogli la fronte gli scendeva lungo le guancie. Era rosso in viso, sudato e i suoi capelli avevano assunto una strana conformazione ma nonostante questo Lui mi sembrava perfetto.
Avevo una paura matta che mi vedesse, che figura ci avrei fatto, la solita ragazzina che s'innamora del biondo della comitiva. Effettivamente in apparenza poteva sembrare proprio così. Oddio qualcuno avrebbe potuto pensare che io fossi una ragazza tutto rosa, fiocchi, nastri, perennemente innamorata di qualche ragazzo, specialmente se ricco, muscoloso o biondo. Naturalmente questa non è una critica a Perri, certo che no!
Il mio tono sarcastico è un segno evidente che quel ragazzo mi fa andare su di giri il sistema nervoso. I suoi atteggiamenti sono così sfrontati ed odiosi, credo che odi il genere umano e sopratutto le ragazze, sopratutto me. Chissà perchè le cose mi vanno così esageratamente bene!
Ancora battute a sfondo schifosamente sarcastico ed oserei dire retorico. Cosa avrei dovuto fare? Avvicinarmi. E poi?
Roma non fu costruita in un giorno e di certo io non conquisterò Edge in pochi minuti. Per cominciare potrei almeno scendere al piano di sotto, andare in cucina con una scusa qualsiasi e farmi notare.
Scesi piano le scale facendo attenzione a non svegliare le mie compagne e sopratutto Simmo e gli altri ragazzi. Ok fatta, prossima mossa avvicinarmi alla porta e sempre molto lentamente uscire e andare da lui. Abbassai lo sguardo mentre percorsi la cucina a pieni nudi. Con un gesto rapido aprii la porta e mi ritrovai in spiaggia.
Era così piacevole camminare a piedi nudi sulla sabbia fredda. Il sole ancora doveva sorgere e c'era una strana luce soffusa. Le onde erano calme e regolari, sembrava quasi che si adagiassero dolcemente sul bagnasciuga.
Riuscivo a percepire ogni piccolo granello di sabbia sotto i miei piedi. Il mio cuore stava per collassare. Credo che i miei capelli abbiano assunto un effetto "ho-appena-visto-un-fantasma" nel momento in cui Edge si è tolto la maglietta. L'ha gettata con tale indifferenza per terra.
Il suo petto brillava e le gocce di sudore che gli scendevano lungo i fianchi sembravano la rugiada sui petali di un fiore dopo una giornata di pioggia.
Ero rimasta lì impalata, con addosso solo una maglietta di Joe, che poi mi arrivava alle ginocchia, e nient'altro.
Fu un attimo e il tempo intorno a me si è fermato anzi se è possibile ha cominciato ad andare all'indietro. Nella mia testa rivedevo i miei movimenti furtivi per raggiungere la cucina, i passi sulla spiaggia, il mare, Lui. Fu un attimo e lui si voltò verso di me.
Non ha avuto nessuna reazione, almeno in apparenza, continuava tranquillo a flettersi sulla sabbia, a tendersi sulla sabbia come un arco pronto a scoccare una freccia e uccidere. Purtroppo è questa l'impressione che da Edge, sembra quasi che voglia ucciderti con lo sguardo. Nei suoi occhi divampa un fuoco di ghiaccio.
Ero molto indecisa sul da farsi quindi rimasi lì a guardarlo per qualche secondo, finchè non decisi che la cosa migliore era avvicinarmi, almeno per salutarlo.
- Ehi Edge
- Bec! Che ci fai qui?
Sempre gentilissimo, un vero galantuomo, un cavaliere!
- Mi sono svegliata e non riuscivo a riaddormentarmi
Il suo viso era talmente così vicino al mio che quasi non riuscivo a parlare. Le sua labbra erano bagnate, rosse, allungate, sensuali, dolci, pronunciate, severe. Provavo una gran voglia di baciarlo.
Non riscivo a prendere il coraggio a due mani e stringerlo a me, non riuscivo a toccarlo, a toccare la sua perfezione, a toccare colui che era il protagonista assoluto dei miei sogni e delle mie fantasie. Non sopportavo l'idea di avere un contatto fisico. Quello avrebbe benissimo potuto essere uno dei miei sogni ad occhi aperti ma se gli avessi preso la mano sarebbe finito tutto.
Evidentemente avevo assunto una posa un pò preoccupante dato che Edge si è chinato su di me guardandomi negli occhi con uno sguardo che voleva essere dolce ma che mi sembrava comunque minaccioso e violento. Perchè tutto quello che fa non è lo specchio di ciò che realmente pensa o prova? Perchè lui non il Lui che vuole essere. E' come se la sua vera essenza fosse rinchiusa nel suo corpo troppo grande, nei suoi muscoli gonfi e sotto una cascata di riccioli biondi.
Edge si avvicinò a me e mi baciò leggermente sulle labbra.
Mi misi ad urlare come una forsennata. Perchè? Perchè l'aveva fatto? Tutte le mie convinzioni che mi ero costruita, l'idea di me, di lui, una finta illusione di felicità e di vita si era tragicamente distrutta così sotto i miei occhi, con un bacio.
Edge rimase paralizzato.
Io tremavo.
Aveva gli occhi bui e lucidi, secondo il mio parare. - Pensavo di piacerti almeno un pò.
Mi lasciò letteralmente senza parole. Per qualche secondo naufragai nei suoi occhi blu cercando un appiglio sulle sue folte ciglia scure. Aveva detto quello che avevo sempre sperato, eppure, non mi aveva fatto l'effetto previsto.
- Tu mi piaci e anche molto ma ora tu hai rovinato, hai frantumato il mio sogno, la mia illusione di te, il tuo Io interiore.
Come previsto dalla mia mente pochi secondi prima scoppiai a piangere.
- Ma questo non è un sogno Bec, è la realtà, la verità e io credo di averti appena detto che mi piaci
- Veramente no
- Ah ok...Allora te lo dico ora, mi piaci Bec. Mi piace il tuo modo di camminare, di sorridere, mi piacciono le tue mani, i tuoi capelli quando sono bagnati, i tuoi occhi quando sono rossi di pianto, mi piace il modo in cui fai surf, mi piace il suono della tua voce. Bec mi piaci tu.
Non mi aspettavo che Edge fosse tipo da fare questo.
- Non devi dire niente
Mi disse. Io non parlai. Lui si sedette più vicino a me e mi bacio.
Questa volta gli rimasi accanto, senza aver paura della realtà, di lui, di quanto potesse essere teneramente violento.
Avrei voluto dirgli tante cose, invece non parlai.
  
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