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Autore: _CodA_    17/11/2011    6 recensioni
one-shot estremamente triste sull'ultimo e definitivo addio tra brittany e santana, trent'anni dopo il liceo.
Genere: Drammatico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Artie Abrams, Brittany Pierce, Santana Lopez
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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“E così.. Cosa abbiamo guadagnato? Abbiamo quasi 50 anni e abbiamo consumato la nostra amicizia, senza mai poter fare l’amore..”

“Veramente io ricordo..”

“E’ stato più di 10 anni fa, San!”

“Eppure per me è vivido come se fosse accaduto da 5 minuti..”

La bionda sorrise abbassando dolcemente gli occhi, chiudendoli per ricordare, e assaporare quegli attimi così lontani.

“Già..“ sussurrò, sentendo le lacrime venire a galla. Santana allungò una mano sulla sua gamba, con estrema dolcezza.

“Ma per tanti anni abbiamo vissuto all’oscurità, per paura.. Di cosa, poi?” continuò la bionda.

“Non riesco a ricordarlo..” confessò la bruna con sincerità.

“Abbiamo perso 30 anni del nostro amore, per niente!”

“No” la fermò decisa, senza rabbia “abbiamo vissuto l’amore a modo nostro, restando accanto l’una per l’altra, sempre; anche adesso” concluse sorridendole, in cerca di una certezza, l’unica che aveva sempre avuto.

La bionda strinse la mano dell’altra, sulla sua gamba, e la guardò tristemente.

“Restando l’una accanto all’altra, mentre io mi sposavo con Artie e tu.. Dividevi il letto con gli svariati passanti”

Santana avvertì una nota di rammarico nella sua voce; sapeva che in tutti quegli anni Brittany aveva sofferto per le sue scappatelle, per il suo saltellare da un letto all’altro, ma era anche vero che alla fine tornava sempre nel suo, tornava sempre dalla sua Brittany, per le coccole, l’amore, e tutto il resto.
 

Artie oramai aveva capito tutto; l’aveva capito prima di fidanzarsi con Brittany, l’aveva capito durante, per la tristezza della sua ragazza nei loro momenti di intimità, l’aveva capito dopo, quando una volta sposati Brittany spesso e volentieri andava a dormire nella camera degli ospiti e chissà come la mattina dopo Santana era lì a fare colazione con loro.

Ma non poteva biasimarla. Non era stato un matrimonio d’amore, per entrambi le parti.

E sapeva quanto Brittany fosse legata alla bruna, quindi le lasciava libere di viversi, finché avessero potuto.
 

Santana abbandonò la scia di ricordi e tornò alla realtà.

“Non ho mai smesso di amarti..”

Brittany chiuse gli occhi, li strinse forte, strinse forte la mano dell’altra e pianse.

Silenziosamente, mentre la sua amica la guardava, mentre la stringeva ancora una volta.

“Avrei voluto una vita tutta per noi, solo noi, invece abbiamo sprecato il nostro tempo..” le disse.

“Non rimpiango nulla se non il fatto di averti dato troppo poco amore, e rispetto..”

Brittany, che ascoltava le parole di una Santana oramai cresciuta, cambiata, affezionata, sentiva le lacrime scendere più forti, dolorose.

“Ti amo..” sussurrò la bionda.

“Ti amo..”

Brittany strinse ancora la sua mano.

E Santana, guardando le loro mani intrecciate, bagnate dalle lacrime della bionda, capì.

Iniziarono le sue guance ad inumidirsi, lentamente, senza che potesse fermare le lacrime.

“Mi stai lasciando, Britt?”

Brittany si lasciò sfuggire un verso disperato, tenuto a freno per tutto questo tempo, un pianto spezzato che scorreva dentro di lei da troppo tempo oramai.

I singhiozzi la scuotevano, a tratti, mentre stringeva le loro mani sempre più forte.

“Non è così che doveva finire..” mugugnò la bruna, tentando di nascondere la sua voce spezzata dal pianto, il suo respiro rotto dalle lacrime e dai tremiti.

“Non doveva finire..” la corresse la bionda, con tutte le forze che aveva dentro per poter combattere il suo corpo e la sua autodistruzione.

“Sei diventata saggia, dolce amore mio..” Santana le accarezzò la guancia, guardandola amorevolmente negli occhi, quegli occhi blu che aveva amato da sempre.

La bionda avvicinò la guancia alla sua mano, per approfondire quel contatto, quella carezza tanto agognata.

Baciò quella mano, baciò la sua pelle, baciò il suo profumo, per l’ultima volta.

Strinse gli occhi, in una smorfia di dolore, bagnando il palmo dell'altra con le ciglia umide e la guancia bagnata.

“Permettimi solo.. una cosa.. Perché adesso?” chiese Santana, in un sussurro.

Brittany alzò lo sguardo bagnato su di lei e guardò intensamente i suoi occhi nocciola prima di rispondere.

“Perché oramai siamo vecchie, incapaci di vivere più questo amore.. E.. sto morendo, San.. Sto morendo.”

Satana non poté impedire alle lacrime di catapultarsi via, di bagnare le sue guance ancora una volta, la sua maglia, i suoi pantaloni.

Non poteva crederci e non avrebbe mai accettato quella realtà. E soprattutto non poteva credere di doversi allontanare proprio in un momento così importante della sua vita.

“Io voglio..”

“Non mi interessa cosa vuoi tu” affermò con decisione Brittany, quasi con rabbia.

“Non voglio che tu mi veda appassire più di quanto non sia già; non voglio saperti a piangere per me, nell’altra stanza, quando avrò una delle mie crisi; voglio saperti al sicuro da tutto questo dolore, voglio sapere che mi ricorderai per quella che ero, una stupida bionda completamente e follemente innamorata di te, per sempre! Anche se vorrei che fossi tu l’ultima cosa che vedo a questo mondo..”

Santana scoppiò a piangere rumorosamente, incapace di frenarsi, incapace di dire qualcosa.

“Tu non sei mai stata una stupida bionda, Britt! Sei e resterai per sempre il mio unico amore, tienilo sempre a mente!”

Si avvicinò alla bionda e, tra le lacrime, la baciò, baciò le sue labbra salate, sporche delle loro lacrime, e baciò la sua fronte alta, strizzando gli occhi per far sparire quell’incubo.

Ma quando li riaprì nulla era cambiato.

Brittany sedeva ancora di fronte a lei, ancora la guardava piangendo, senza poter dire nulla.

Così la baciò ancora e sentì riaffiorare quell’antico ardore, quella passione e quel desiderio mai assopiti.

Baciò le sue labbra stringendo il suo viso tra le mani, e Brittany lasciò che lo facesse, lasciò che Santana si prendesse anche l’ultima parte di quell’amore, perché nulla era restato da poterle donare.

Non poteva privarsi anche di quell’ultimo contatto.

Un rumore si avvertì alle loro spalle: era Artie che arrivava sulla sedie a rotelle, scricchiolando sul pavimento.
 

Le vide baciarsi, vide Santana di spalle che si protendeva verso quella che era sua moglie, ma di cui sapeva non aver mai posseduto il cuore.

Era sempre spettato a Santana prendersi cura di lei, mentre Brittany si prendeva cura di entrambi.

Le guardò, sorridendo triste, sapendo di aver fallito nella sua vita e di aver causato il fallimento della sua consorte.

Le aveva impedito di proseguire la sua carriera da ballerina, per i suoi problemi, e le aveva impedito di amare Santana come avrebbe dovuto.

Si maledì tanto, perché aveva imparato ad amarla, la sua Brittany.
 

Bussò tiepidamente alla porta per annunciare il suo arrivo e Santana si staccò rapidamente, guardando nervosamente la stanza.

Aveva quasi 50 anni e ancora si vergognava di farsi beccare a baciare Brittany, davanti ad Artie poi, che aveva confessato svariate volte di averle sentite fare l’amore qualche stanza più avanti alla sua.

“E’ arrivato il tuo taxi” annunciò Artie, colpevole ancora una volta della loro separazione.

Santana tornò a guardare la sua amata negli occhi, a supplicarla tacitamente di poter restare, di poter provare ad amarla come non aveva mai fatto.

Brittany si alzò e la accompagnò alla porta.

“Eccoci qua..” sussurrò, mentendo, pretendendo di essere forte come non lo era mai stata.

Santana continuava a fissarla; non voleva lasciarla andare, non così presto.

“Posso chiamarti..?”

“No” rispose duramente la bionda, senza esitare un solo istante.

Santana abbassò il capo e Brittany si addolcì per un attimo.

“Sarebbe straziante per entrambe..” tentò di spiegare, anche se sarebbe stato inutile.

Santana riacciuffò le mani dell’altra, le strinse nelle sue guardandole combaciare perfettamente.

“Erano fatte per stare insieme..”

“Noi lo siamo..” aggiunse Brittany, riempiendo di gioia il cuore della piccola bruna.

“Addio, amica mia” sussurrò Santana.

E il petto di entrambe si strinse; dopo tanti anni, dopo il loro amore e i loro corpi che si erano uniti, ancora costrette a chiamarsi amiche perché, al di là di tutto, è quello che sarebbero sempre state.

Le loro mani non volevano separarsi. Santana ancora una volta, stavolta l’ultima davvero, si alzò sulle punte e la baciò.

Sembrò come tornare al liceo, quando tra i corridoi vuoti o nello spogliatoio delle cheerleader, la bruna si allungava per raggiungere la bocca dell’altra. Sembrò tornare a quei tempi di gioventù, fatti di orgoglio e stupidità, che avevano reso le due donne giovani amanti segrete.

“Sei ancora bellissima..” sussurrò, staccandosi per guardarla negli occhi.

Gli occhi blu della bionda si bagnarono ancora.

“Sei sempre stata tu la più bella tra le due!” ricordò Brittany, con un sorriso.

E Santana si gettò tra le sue braccia, per stringerla ancora, ancora, ancora. Disperatamente.

Bagnò la sua spalla, la sua pelle e il suo collo; lo baciò e poi andò via.

Senza voltarsi, senza mostrare ancora il suo volto scosso e bagnato, senza mostrare le sue smorfie di dolore, i crampi allo stomaco e le gambe prive di ogni forza. Entrò nell’auto gialla fuori il vialetto e partì.

Mentre Brittany, abbandonata alla porta, si lasciò scivolare a terra, sapendo che non ci sarebbe mai stato un modo facile e indolore per dirle addio.

Artie si avvicinò lentamente, per cullare la sua donna.

Lasciò che lei si appoggiasse alle sue gambe, mentre le accarezzava i capelli e le sussurrava parole senza senso.

“E’ stata la decisione migliore, dovevi lasciarla andare; ora devi dimenticarla. Pensa a curarti”

No, forse Artie non avrebbe mai capito, nessuno poteva.

Il loro amore sarebbe rimasto vivo, era indelebile come il sapore del bacio impresso sulle sue labbra; come i ricordi di quelle notti insieme.

Le loro mani non si sarebbero più toccate ma i loro cuori restavano inseparabili.

Sarebbero appartenute sempre l’una all’altra, qualunque cose fosse accaduta.
 

 

E fu così che in disparte, lontana sotto un albero, Santana assistette al suo funerale, qualche mese dopo.

Guardò la folla nera accalcarsi accanto alla bara, piangere e sussurrare.

Lei si tenne in disparte, salutando ancora una volta la sua amica, da lontano, sentendo il suo cuore spezzarsi, i suoi occhi farsi in mille pezzi, sapendo che non l’avrebbe mai più rivista, sapendo di essere stata il suo ultimo pensiero.

Addio, amore mio

 

 

 


Piccola nota:
eccomi tornata, con la tristezza più totale xD In tema con l'ultimo episodio direi ç____________ç
"spoiler" -->   quanti avrebbero voluto abbracciare santana e uccidere finn? -___-
in ogni caso, se vi è piaciuta la shot... anche se  vi ha fatto schifo... fatemelo sapere :)
_CodA_ <3

  
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