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Autore: stilla_scarlatta    18/11/2011    3 recensioni
Questa OS è nata dal capitolo 27 de "I cinque sensi" titolo: Victoria Flores. Ho pensato a cosa sarebbe accaduto se Destiny non avesse salvato il suo eterno amore Hotch la sera che con Emily hanno portato a casa il loro piccolo Jack.
Genere: Dark, Drammatico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Aaron Hotchner, Emily Prentiss
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Cullati dalla pioggia



Erano le diciannove quando Emily e Hotch si diressero all'ospedale. Finalmente Jack tornava a casa. In breve tempo furono da lui.

Emily sei venuta!” Urlò saltellando sul lettino

Certo piccolo, una promessa è una promessa” disse prendendolo in braccio.

Hotch si tolse la giacca e la mise su Jack per proteggerlo dal freddo, nonostante fosse ben coperto non voleva rischiare prendesse un colpo d'aria.

Su forza andiamo campione” disse il papà pronto a prenderlo dalle braccia di Emily.

Sto bene con lei papà” disse poggiando il capo sulla spalla destra della donna e abbracciandola.

Ma sei pesante per lei” lo riprese il padre.

È leggerissimo non preoccuparti” disse stringendolo a sé.

Ti voglio bene Emily” sussurrò il piccolo per poi donarle un bacio sulla guancia destra.

Anche io tesoro, anche io ti voglio bene” rispose baciandolo sulla fronte

In quel momento Hotch sorrise avvolto da un calore lungo il cuore. Si diressero all'auto, lui aprì lo sportello posteriore, lei sistemò Jack sul seggiolone.

Che c'è? Perché ridi?” Gli chiese dopo aver messo la cintura a Jack e chiuso lo sportello.

Vorrei baciarti” disse osservandola negli occhi

Lei sorrise “fila in auto” gli mormorò

Durante il viaggio Jack tutto euforico sbottò “papi, Emily può restare con noi per la notte?” Chiese sorridente giocando con le manine.

Hotch distolse per un istante lo sguardo dalla strada per squadrare la sua donna “se Emily accetta per me va benissimo” rispose alludendo uno sguardo malizioso.

Emily rimani con noi? Così mi leggi una storia” chiese con il broncio per evitare un rifiuto.

Ehy! Ma quello non è il mio compito?” Domandò il papà quasi offeso.

Sì certo, ma in tutte le favole che si rispettino c'è una bella principessa e se tu fai il principe...” lasciò la frase in sospeso.

Ok, per questa notte resto con voi” e volse il capo dietro a osservare Jack che le mandava baci con le manine. Lei tese la mano destra a fatica per via della cintura, e acchiappò quei baci.

Un SUV nero con i vetri oscurati sorpassò alla loro destra e poco dopo li tagliò la strada. Hotch frenò di colpo a un soffio dalla collisione. Tre uomini scesero rapidi, erano armati fino ai denti e non avevano nulla da perdere, la loro unica missione era uccidere. Avrebbero sondato il terreno per colui che ambiva quel lavoro, il lavoro di supervisore sarebbe spettato al loro mandante se Aaron Hotchner fosse “caduto”. Quando anche colui che guidava impugnò l'arma aprirono il fuoco.

Mettiti giù!” Urlò Hotch rivolto verso Jack

Il piccolo tremante slacciò la cintura e chinò il capo sulle ginocchia. Anche Hotch si chinò e spinse Emily a fare lo stesso. Una raffica di colpi investì l'auto degli agenti. Benché fossero solo le diciannove e trenta e le strade colme di gente nessuno intervenne in loro aiuto. Alcuni passanti si limitarono a chiamare il nove uno uno per la sparatoria in pieno centro, per il resto regnò l'indifferenza totale. Entrambi sapevano che le possibilità di uscirne vivi andavano scemando. Forse nessuno dei due sarebbe sopravvissuto, ma Jack, per lui avrebbero rischiato tutto anche l'estrema immolazione.

Il cristallo anteriore esplose sotto un'altra serie di colpi, i frammenti si abbatterono su Emily lacerandole la cute del viso dallo zigomo sinistro fino al mento.

Sei ferita” disse Hotch preoccupato

Non è nulla” disse passandosi la manica della giacca per arrestare il sangue.

L'uomo che stava alla loro destra quasi sicuramente utilizzava un moschetto automatico poiché nel giro di pochi secondi i proiettili piombavano contro di loro.

Jack si era lasciato scivolare a terra, teneva sempre la testa posata sulle ginocchia e le manine sulle orecchie per attenuare il frastuono degli spari che penetravano contro la carrozzeria.

Hotch prese con fermezza la sua pistola e quando Emily accennò lo stesso gesto la fermò “No! Tu prenderai Jack e vi metterete in salvo” Disse con la possanza di un ordine attraverso lo sguardo.

Non ti lascio solo” rispose con inflessione decisa ma con la debolezza delle lacrime.

Il freddo iniziava a farsi sentire, l'ansia e il terrore toccarono i loro cuori spingendoli con energia verso il tormento. L'adrenalina si impadronì dei loro corpi facendoli reagire in modi dissimili Emily sudava freddo dalle mani, mentre Hotch ardeva di vendetta.

Chiamo Morgan” disse lei cercando di prendere il cellulare dalla tasca.

Non c'è tempo.” rispose lui vedendola tremare.

Stiamo andando verso la morte così” rispose supplicante

Ehy guardami” disse sollevandole il mento con la mano sinistra “salva Jack, prenditi cura di lui e io vivrò in te”

Non puoi chiedermi questo” disse implorando in una risposta sensata.

Posò le labbra contro quelle della sua amata, si toccarono appena, quel bacio fugace era un addio!

Andate al mio tre” disse l'uomo accennando un sorriso.

Hotch aprì di scatto lo sportello, una nuova scarica di colpi si abbatté contro la loro auto.

Emily con scatto felino spalancò lo sportello dalla sua parte e veloce uscì, si chinò e raggiunse lo sportello posteriore, aprì e con un'abile mossa strinse Jack a sé.

Uno, due , tre!” Urlò Aaron aprendo il fuoco contro i tre S.I. Si trattava di Donald Lopez, Aidan Price e Joshua Diaz. Erano stati assoldati da un uomo potente e Destiny non poté far nulla. Salvare il suo unico vero amore le fu impossibile.

Alle volte il fato beffa la vita! Un solo S.I. non aveva aperto il fuoco, eppure Hotch in preda alla disperazione, non guardò in faccia a nessuno, lo colpì all'altezza della giugulare facendolo crollare a terra. Aidan, il loro salvatore e angelo custode morì poiché mascherato dai “demoni” di Destiny.

Donald assetato di vendetta sparò senza sosta, lo stesso fece Hotch per custodire la sua famiglia.

Emily corse via con il piccolo Jack stretto contro il petto. Il cuore della creatura pulsava silente contro l'addome della sua “mamma”

Papà, papà!” Urlò tendendo la manina verso quell'auto e quell'uomo, il suo eroe, che non avrebbe mai più visto.

Jack non piangere” disse Emily tra le lacrime che si abbandonavano contro l'aria per via del vento e della corsa.

Joshua aggirò l'auto dell'F.B.I. e colpì Hotch al braccio destro per ben due volte. Due proiettili gli trapassarono le carni, l'agente urlò dal dolore e d'istinto lasciò cadere l'arma, il sangue iniziò a colare dalle ferite lungo la mano per poi trasudare a terra dipingendo l'asfalto di scarlatto. Si era accasciato a terra senza più speranze.

Guarda supervisore!” Sbottò Donald avvicinandosi all'uomo e puntandogli la glock contro.

No aspetta!” Esclamò Joshua e con un sorriso proseguì “uccidiamo prima loro” e puntò la mitraglietta contro Emily che si allontanava con Jack sempre stretto a sé

No! Uccidi me, è me che vuoi” Urlò Hotch tra le lacrime.

Joshua aprì il fuoco contro la donna, Emily venne colpita più volte, un proiettile la raggiunse all'altezza del gomito destro e uno alla gamba sinistra tanto che il dolore la fece rallentare vistosamente. Donald sparò un altro colpo contro la coscia destra di Hotch per immobilizzarlo del tutto.

Emily fece scudo col proprio corpo per proteggere il bambino, il sacrificio fu vano poiché un'altra serie di colpi la investì questa volta alle spalle e alla schiena. La donna si chinò a terra sotto lancinanti dolori, mentre le mani che stringevano la schiena del piccolo si macchiarono di un liquido rosso vivo e splendente che stillava via via sull'asfalto.

Jack” sussurrò appena

Il bambino emise un sospiro profondo un conato di sangue si liberò dalla bocca e perdendo le forze spirò, nello stesso istante anche Emily morì accasciandosi a terra sopra quel corpicino. Un lago di sangue colorò i ricordi della crudeltà umana quel giorno. Hotch a fatica raccolse l'arma, ma non ebbe il tempo di vendicarsi, non serviva oramai, Donald gli piantò un proiettile in pieno volto.

La pioggia fece la sua comparsa quasi a cullare quei corpi e cancellare quel sangue, come se nulla fosse accaduto, come se un angelo avesse purificato il male estremo, li ripulì per quel viaggio in cui il corpo sogna e l'anima vive.




  
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