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Autore: Arianna    23/03/2004    7 recensioni
Ginny e Draco, il loro amore dura ancora.... Sequel di True Love,mi raccomando Recensite!!!! Dedicata a tutti quellic he hanno recensito la prima!!!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Ginny Weasley
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Dopo quel bacio, ne seguirono altri, e altri, altri ancora, ognuno pieno di tutta la dolcezza, di tutto l’amore e la passione di cui erano capaci. Ora stavano insieme, non c’era mai stata la solita domanda lampante, non ce n’era bisogno, era come se fossero sempre stati insieme. Ora c’erano loro due, solo loro due e il piccolo Thomas. La sera stessa del loro primo bacio, finalmente dormirono tutti e tre nel lettone dove prima dormiva Draco da solo. Non era mai stato così felice in vita sua. Ore 3.07 a.m. Il piccolo Thomas stava piangendo e un’assonnata Ginny lo stava dolcemente cullando, ma invano. Quando ella si accorse che il suo compagno si era svegliato sussurrò appena: -Scusa, non riesco a farlo smettere di piangere.- disse sempre cullandolo. Draco per tutta risposta la baciò dolcemente, poi baciò il piccolo sulla piccola testina scura, si alzò e prese il piccolo tra le sue braccia. -Dormi amore mio, lo addormento e poi vengo a letto.- -No, dai, faccio io.- -No, sul serio, ormai ce l’ ho in braccio io, gli do il latte, lo cambio e lo riaddormento. Al massimo tra un’ora sono a letto.- -Sei proprio sicuro, Draco?- -Mai stato più sicuro in vita mia, solo su una cosa forse: che ti amo.Ora dormi.- disse uscendo con il piccolo in braccio, e chiudendo la porta della sua, della loro camera da letto. -Che hai piccolino? Vuoi le pappe? Ecco il tuo biberon.- disse il padre acquisito sedendosi sulla sedia a dondolo della cameretta del piccolo. -Non preoccuparti per quel brutto signore che è venuto oggi, non verrà mai più e una cosa ti posso giurare. Ti darò tutto l’amore di cui dispongo, perché tu non faccia la vita che ho fatto io, non ti lancerò maledizioni e non ti costringerò a essere chi non sei e ad amare chi vorrò io. E quando sarai più grande, ti insegnerò a giocare a Quidditch, come avrebbe dovuto fare mio padre, niente libri sulla arti oscure, niente pozioni mortali a 4 anni. Sarò il vice papà migliore del mondo per te e il miglior compagno che Ginny possa desiderare. Lo giuro sulla mia stessa vita, capito Tom? È un discorso da padre a figlio, capito? Da soli uomini…- mentre faceva questo discorso dal profondo del suo cuore, stava continuando a fissare il piccolo Tom che succhiava avidamente il suo latte. Quando ebbe finito, lo cambiò, lo lavò e risedendosi sul dondolo, se lo mise sulla pancia, dove sistemò un coperta in modo da coprire il pargoletto e lo cullò, finchè Morpheo volle far cadere nelle sue braccia i due “uomini”. Ore 7.45 a.m. Ginny si svegliò, percepì la fioca luce che entrava dalle finestre in quella giornata ancora una volta piovosa. Sorrise e quando aprì gli occhi ma notò che Draco non era con lei. Si alzò e la camicia bianca semi sbottonata di Draco che indossava le fungeva da vestaglia. Andò in cucina, ma non vide nessuno, controllò il bagno e la sua ex stanza, finchè non arrivò alla stanzetta del piccolo e la scena che vide le fece aprire il cuore: quello sfondo dava un senso di infinita dolcezza e tenerezza e si chiese come avrebbe fatto se non amasse Draco. Draco era seduto sulla sedia a dondolo, profondamente addormentato, con Tom sulla pancia, anche lui addormentato. Proprio in quel momento Draco si svegliò e vide una dolce figura che lo guardava sulla porta. Ginny aveva la sua camicia bianca e aveva i capelli raccolti in una coda, con qualche ciuffo giù. Piano piano si alzò e mise il piccolo nella carrozzina e con passo felpato si avvicinò alla sua ragazza che sorrideva felice e la baciò dolcemente, mentre lui le accarezzava la schiena e lei le cingeva il collo, ma dopo poco si dovettero staccare, perché Tom pretendeva la colazione. Dopotutto erano tre ore che non mangiava. Così i due neo-genitori si affacciarono ancora abbracciati alla carrozzina, prendendo in braccio Thomas e ringraziando mentalmente il signore di quella meravigliosa creatura. -Amore della mamma, hai fatto le nanne sta notte sulla pancia? Non prenderci l’abitudine sai? Qualche volta lo voglio anch’io tutto per me- fece Ginny preparandosi per allattarlo. -Amori miei non litigate, tranquilli che da me c’è spazio per tutti.- fece sorridente. Thomas venne soddisfatto, cambiato e riaddormentato, dal tronde non si poteva pretendere molto da un bambino di 11 giorni. Ginny si avviò verso la cucina dove Draco stava preparando la colazione. Ginny lo abbracciò e subito dopo baciò il collo del suo compagno. -Tutto a posto di la?- fece premurosamente. -Affermativo. Si è addormentato subito. Sei proprio bravo con i bambini, e… grazie per stanotte-disse la rosse dandogli un bacio. -Mi piacciono molto i bambini, un giorno mi piacerebbe averne uno mio, ma comunque questo è il minimo. E poi sono pur sempre suo Zio. A, prima che mi dimentichi, oggi devo andare alla al ministero per registrare Thomas Weasley. Weasley o Sanders(cognome di Erik..NdAry)?- -Malfoy, se per te va bene.- disse timidamente Ginny, arrossendo sulle gote. -Di-dici sul serio?- Chiese Draco al 18° cielo per la gioia.-Cioè tu vuoi che io sia… sia.. sia…- -Si Draco, vorrei che tu fossi il padre di Thomas, sempre che tu lo voglia.- disse sempre timidamente tenedo la testa bassa per nascondere il rossore che si era impossessato del suo viso. -Si, si, si, certo che lo voglio!!!!! Oddio, è…è…è…-balbettò Draco emozionantissimo. -Fantastico? Sensazionale?- provò Ginny. -Esatto!- disse Draco abbracciando la sua Ginny. -È la stessa cosa che ho provato io la prima volta che l’ ho preso in braccio in sala parto. Quando ti ho detto che ero talmente emozionata da non riuscire a parlare.- sorrise dolcemente lei. Draco infatti aveva fava fatto proprio come avrebbe dovuto fare Erik durante la gravidanza di Ginny, e non l’aveva lasciata sola nemmeno in sala parto, al momento più difficile. -Io vado allora!…- disse Draco. -Va bene, ci vediamo dopo, cerca di non metterci molto, che voglio fare il bagnetto a Thomas col suo papà.- disse Ginny dalla camera da letto. -Certo amore…ciao!- -Ciao!- Il suono che seguì dopo fu quello dell’uscio di casa che si chiudeva. Ginny era stesa sul letto, mentre leggeva un libro. Poco più tardi suonarono alla porta. -Arrivo!!!- disse Ginny avviandosi all’uscio. -Signorina Weasley?- -Professor Piton?- -Altra crisi sulla nostra identità?- -Che ci fa lei qui?- continuò il professore. -Diciamo che ci vivo insieme a Draco, ma si accomodi prego.- fece Ginny invitandolo ad entrare. -Grazie.- -Draco mi ha detto che non sarebbe venuto a trovarlo per un paio di mesi, ma io vivo qui da più o meno nove mesi e non è mai venuto a trovare il suo figlioccio.- disse la rossa sedendosi sul divano. -Già, dovevo fare il professore. E ora che sono in pensione ho pensato di venire a trovarlo.- -Draco non è in casa a quanto ho capito- -Gia, è appena andato al ministero a registrare il nostro…-ma Ginny non finì la frase che Draco entrò con un grosso mazzo di rose rosse. -Ginny? Sono tornato!- disse, non accorgendosi che la sua ragazza era a meno di 2 metri da lui con… -Sev?!- -Draco, ma che piacere rivederti!!!- fece il padrino riabbracciando il ragazzo. -Ho perso alcuni passaggi come dire, quelli degli ultimi 9 mesi più o meno… - disse guardando un po’ perplesso la coppia. Draco aveva appena dato le rose a Ginny, che stupita gli diede un bacio a fior di labbra, per non scandalizzare il profe più del dovuto prima che sappia anche del loro bambino. -Già, e non sai molte altre cose….- disse Draco maliziosamente, guardando la sua coinquilina. -Già… vai tu o vado io?- -Io?Tu? Ma mi volete spiegare che succede che la cosa mi puzza un po’ di bruciato…..- -Vado io tesoro- fece l’ex serpeverde. -Meglio che si sieda professor Piton.- fece Ginny facendolo risedere. -Allora? Non so perché ma questa cosa non mi piace…-Come avrete dedotto infatti Draco e Ginny non avevano fatto parola con il professore di pozioni né del bimbo, né che abitavano insieme. -Sev, ti presento Thomas Charlie Malfoy!- Piton sbiancò, più del solito, con un sorrisino tra l’ebete e il malizioso allo stesso tempo. -Cioè, voi due…?- fece balbettando. -Perspicace profe.- fece Ginny. -Bè la storia è un po’ più complicata, giusto Gin?- -Già, ma solo un po’, non più di tanto- -E a quando le nozze? Non vi sarete già sposati perché di oggi sorprese ne ho avute abbastanza.- -Bhè, veramente noi ecco… è una storia lunga….-fece il biondo cullando il piccolo che sembrava in procinto di svegliarsi, iniziando a raccontare. Ginny sembrò captare i segnali del piccolo infatti andò in cucina a preparare un biberon. La ragazza tornò di la poco dopo con bavaglino e biberon. -Profe, vuole dargliene lei?- -Chiamami Severius o Sev, come fa questo scimmiotto. E dammi del tu, tanto ormai da quanto ho capito siamo belli che parenti, comunque mi dispiace per quanto ti è successo Ginny.-Fece dando una pacca a sulla spala a Draco, che ridacchiò.-Cmq.. io non so come si fa, cioè l’ultimo biberon che ho dato è stato circa 22 anni fa all’allora ultimo erede dei Malfoy… penso di essere arrugginito in queste cose…- -Oh, guarda che è facilissimo, anche Draco ha rivelato un istinto paterno che non credevo avesse.- -Lui ha sempre sognato di avere un bambino, da grande, lo scriveva sempre nel suo diario segreto, spesso era associato con delle frasi del tipo “… da grande voglio sposarmi ed avere dei figli, ma giuro sulla mia testa che non li costringerò ad amare chi voglio io, a diventare Mangiamorte o a essere chi non sono..” correggimi se sbaglio.- disse Severius, con un misto di compassione, tristezza e maliziosità (in poche parole un casino NdAry). -Hai letto il mio diario?- -Così pare. L’ ho nascosto io quando tu venivi ad Hogwarts e tuo padre perquisiva la camera. Non lo sapevi?- -No, comunque non ha importanza.- -Dagliene tu da mangiare a questo campione che io lo rompo…-fece scherzosamente rivolto verso Draco. -D’accordo.- disse prendendo biberon e bavaglino. -Complimenti, Ginny, è proprio un bel bambino.- -Grazie. Ti fermi a pranzare con noi? Oggi si mangia pasta con panna e prosciutto, arrosto con purè, insalata mista e poi il dolce preferito di Draco, il tiramisù.- -Accetto molto volentieri.- Ginny si avviò verso la cucina seguita a ruota dell’ex professore. -Sai Ginny, non l’ ho mai visto tanto felice in vita sua. Li occhi brillano a sentire parlare di te o di Thomas, è completamente fuso, partito perso, cotto di te. Te lo dico dal cuore, perché lo conosco da troppo, e quella luce non l’ ho mai vita nei suoi occhi, è mista ad amore, affetto e speranza, speranza che la vostra storia vada avanti per sempre, forse. Se Dio vuole…- detto questo tornò in salotto da Draco, e inizò a parlare con lui e con il bambino, lasciando Ginny stupita forse da quelle parole. Il resto del pomeriggio lo passarono a chiacchierare del più e del meno, e quando, verso le 9, dopo cena, il professore si congedò, Draco fece il bagnetto al suo bambino, che quando il padre dava piccoli bacetti sulla pancia morbida, cercava di prendere alcune ciocche dei capelli biondi tenuti lunghi come ai tempi di Hogwarts, solo che ora non aveva più la solita leccata di vacca in testa, ma li lasciava cadere morbidi sul suo viso. I mesi passarono velocemente e Tom compì i suoi primi 3 mesi, dove i genitori avevano colto ogni singolo momento della sua vita, con miriadi di foto e filmati babbani e magici, giocando e facendo lunghe passeggiate da quando si era aperta la stagione. Una mattina, di una bella giornata di Maggio, Draco svegliò dolcemente la sua Ginny, dandole dei piccoli baci sulla labbra e sul collo. Era deciso. Oggi l’avrebbe fatto. - Amore!- sussurrò il biondino. Quando Ginny sentì questa parola sorrise ancora con gli occhi chiusi, che pian piano aprì e cinse le braccia intorno al collo di Draco e lo baciò a fior di labbra, sussurrando: -Buongiorno Amore!- Rimasero un po’ nel lettone a coccolarsi, finchè Draco non si fece serio, guardò Ginny negli occhi e disse: -Ascolta amore, devo parlarti di una cosa…Seria…- fece Draco, stranamente agitato anche se non lo dava a vedere. -Che c’è Draco?- fece la rossa allarmata. -Nulla di grave, però non interrompermi che per me è già una cosa difficile,ok?- La ragazza annuì. -Allora…incominciamo da principio. La vita è fatta di attimi… ma l'attimo più bello è stato sfiorare per la prima volta le tue labbra con le mie…Bhè… In quel momento il mio cuore ha iniziato a battere continuamente, sempre più forte e penso che non riuscirà a fermarsi dato che ormai la mia passione e il mio amore per te e per Thomas lo tengo in vita. Ti amo tantissimo e so che ripeterlo un milione di volte non riuscirà a chiarirti la sua misura, ma almeno ci provo dimostrandoti tutto il mio sentimento per te. Ti amo, amore mio, tesoro mio, e ti giuro che mi impegnerò affinché rimanga in vita x sempre...Dunque ti chiedo…- e fece un profondo respiro - …Mi vuoi sposare?- Disse prendendo una mano di lei e infilandole un bellissimo ma semplice anello in oro bianco, con incastonato un magnifico diamante. Ginny era senza parole, mentre gli occhi le si facevano lucidi per l’emozione, e pochi secondi dopo saltò al collo di Draco baciandolo e sussurrando -Si, si, si che lo voglio amore mio, certo!- finchè lacrime dolci e caldissime rigavano le sue belle gote arrossate. Così si baciarono pieni di passione e felicità, ridendo e piangendo contemporaneamente. Anche Draco per la prima volta pianse, dopo più di 22 anni, perché i Malfoy, non piangevano. -Ginny non sai quanto sono felice!- fece il serpeverde, asciugandosi le lacrime. -Anch’io amore, anch’io!- I due futuri sposi non si erano accorti che nel frattempo un paio di stanze più in la un dolce bimbo si era svegliato, emettendo suoni per attirare l’attenzione. -Shhhhhhhhh…- fece Draco mettendo un dito sulla bocca di Ginny. -Che c’è?- chiese sottovoce quella. -Tommy si è svegliato…- disse sorridendo il padre. -Aspetta qui…- fece sempre lui, alzandosi e camminando verso la stanzetta del piccolo. -Ciao Ragazzo!-salutò sorridente il papà. Il pargolo per tutta risposta emise dei suoni. -Vuoi la mamma? Dai che andiamo!- disse prendendo con le sue braccia forzute quella creaturina che lo guardava con due begli occhi blu. -Ecco i miei uomini!- fece Ginny vedendoli entrare. -Ho un idea!- -Dica signor Malfoy- fece con un tono che imitava perfettamente quella della prof. McGranitt. -Futura signora Malfoy, vuole la colazione a letto? Per il signorino Thomas Charlie suggerirei una biberon di latte, con temperatura sui 37°, vale a dire non so quanti secondi nel microfonde. Per lei invece?- Ginny rise divertita -Amore si dice microonde, non microfonde. Comunque, che ne dici se facciamo colazione fuori noi due?- -Ok, approvato per andare fuori a colazione, intanto io scappo a preparare il biberon!- disse correndo il cucina. -Sai, amore, tra un po’ di tempo la mamma e il papà si sposano! Sei contento? Così, finalmente, saremo una vera famiglia!- Fece Ginny facendosi pendere il dito da Thomas che rideva, mostrando il suo sorriso privo di dentini. Quando Draco tornò e vide la sua Ginny chinata sul bimbo che rideva e giocava col dito della madre, si aprì di nuovo il cuore, impossibile da credere, ma era proprio così, quelle persone gli regalavano emozioni intense, e vere. Ginny non parve accorgersi del suo ragazzo, che la fissava e che era riuscito a pendere la macchina fotografica e fotografare la scena per immortalare quel momento. Il fagottino succhiò il latte avidamente quando Draco glielo porse e lasciò il tempo a Ginny di prepararsi per uscire. Faceva caldo ormai, era quasi giugno e decisero di andare a fare colazione in un bel bar di Londra, poi, si sarebbero fatti una passeggiata per il parco con Thomas e infine sarebbero andati da Severius. Dovevano pur dare a qualcuno la bella notizia. Draco cambiò e preparò Thomas e tutto ciò che occorreva per una giornata fuori casa, e quando Ginny uscì dal bagno Draco la trovò magnifica. Indossava un bel paio di Jeans slavati che le stavano divinamente, e una magliettina azzurra in cotone. Si era leggermente truccata e aveva legato i capelli in una coda dove aveva accuratamente lasciato cadere un paio di ciocche. Era bellissima. Draco invece infilò un paio di Jeans neri, slavati e una camicia bianca, un po’ sbottonata che lasciava vedere una collanina che aveva comprato con Ginny quando l’anno prima erano andati al mare per un giorno, con il giubbino di Jeans uguale ai pantaloni. Dopo essere usciti si diressero al bar, dove fecero colazione e poi al parco. Quando entrarono Draco notò subito un volto familiare che li seguiva da un po’. Era Erik, il padre naturale di Thomas. -Salve ragazzi.- fece Erik. -Erik.- salutò con distacco Draco. -Oh, ma quanto è cresciuto il mio bambino!- fece avvicinandosi alla carrozzina. -Ti ricordo che non puoi essere definito padre di Thomas. Draco lo è.Non tu, piccolo idiota.- fece Ginny. -Ehy, vedi di portarmi rispetto bambola.- -Mi pareva di essere stato chiaro l’un paio di mesi fa Erik.- disse Draco. -Non crederanno a te, la tua parola contro quella del miglior auror… naaaaaa!- fece Erik che prese il bambino dalla carrozzina, svegliandolo e facendolo piangere. -Sei proprio un idiota Erik.- disse Ginny cercando di riprendere Thomas, ma Erik lo tolse dalla sua portata. -Ok, io direi che mi sto incazzando parecchio. Ridai mio figlio a Ginny, subito.- fece il biondino -Ohhh, ma sentitelo, ora si definisce suo padre, sporco Mangiamorte.- fece Erik sprezznte. -Erik ora stai esagerando. Draco prendi Tom che andiamo.- -Che hai, a volte mi sembri una stupida puttanella, dopo che te ne sei andata da casa mia sei andata a fartela subito con questo cretino che crede di essere il padre di mio figlio.- Draco stava iniziando a non vederci dalla rabbia, mentre Erik diceva frasi idiote al piccolo Thomas, che ora piangeva e sul suo visino scendevano dei lacrimoni. -Lascia Thomas, per favore- fece una Ginny che meravigliò Draco, per il suo tono duro e impassibile. Era la sua Ginny quella, quella che dopo aver sofferto tanto, era cresciuta, era diventata più forte. -Non scaldarti tanto, tieniti tuo figlio.- e lo mise in malo modo nella carrozzina. -Arrivederci cretinetti- disse Erik, sparendo poco dopo con un piccolo pop. -Non lo sopporto, perché deve sempre rovinarci la vita così!- fece Draco, seriamente incazzato. Ginny nel frattempo sistemò il piccolo e gli diede il biberon con la camomilla, e lui si calmò, rimanendo però sveglio e guardando un po’ il parco. Ginny sorrise, e si girò verso Draco, che aveva ancora i pugni serrati per la rabbia. Non accettava che si dicesse su alle persone che amava. -Calmati amore, è finito, ho raccontato tutto a Harry, Ron, Herm e Luna e il rio ha detto che quando torneranno per le vacanze estive qui in Inghilterra andranno dal loro superiore e parleranno con lui. Tranquillo.- disse dolcemente, abbracciandolo e facendosi abbracciare per poi dargli un dolce bacio sulla labbra. -Allora, dov’è che dovevamo andare?- fece poco Ginny allegramente. -Già, da Sev!- rispose il biondo. -Bene allora io mi smaterializzo con Thomas e tu porti la carrozzina e la borsa?- -Perfetto!- Rispose il ragazzo per poi smaterializzarsi poco dopo e trovarsi di fronte a un magnifico giardino di una casetta alla periferia di Hogsmade. -Andiamo?- fece Draco facendo segno a Ginny di mettere Thomas nella carrozzina e porgendole il braccio. Bussarono alla porta e aprì una donna, non giovanissima, ma nemmeno vecchissima, insomma sui 50 anni, però molto dolce e carina. -Ciao Verissa!- disse Draco abbracciandola. -Ciao Draco, ma come sei cresciuto, Severius me l’aveva detto che eri cresciuto, ma non pensavo fossi così bello! E mi ha detto che ci sono delle novità!- disse la signora. -Già! Lei è Ginny e lui –indicò prima Ginny, poi Thomas – è il mio bambino, Thomas Charlie Malfoy!- -Piacere- disse Ginny sorridendo alla signora e porgendole la mano. -Oh, il piacere è tutto mio, io sono Verissa, ma chiamami Vera, la moglie di Severius!- -Sev è sposato?!-fece Ginny incredula. -Si, da direi 30 anni, mi sono dimenticato di dirtelo…. !- fece Draco grattandosi la testa, dietro l’orecchio. -Particolare tralasciabile… comunque, venite, non vorrete rimanere li per tutto il pomeriggio!- -Sev, c’è Draco e Ginny, col bimbo! Esci di li e vieni qui!- -Arrivo Vera, arrivo!-disse quasi stancamente Severius Piton, prima di fare il suo ingresso con un paio di occhialetti, molto stile Silente. -Oh, ragazzi, qual buon vento vi porta qui!- esclamò Sev felice. -Volevamo dirvi una cosuccia.Bhe… insomma… si… ci sposiamo!- fece Draco un po’ imbarazzato. -Congratulazioni ragazzi, quando il lieto evento?- chiese Severius. -Oh, come sono felice per te Draco, io adoro i matrimoni!- -Veramente, è tutto da decidere. È una cosa ancora fresca, me l’ha chiesto solo stamattina!-fece Ginny. -Gin, Thomas si è svegliato, prepari tu il biberon, che io glielo do?- chiese Draco, prima di alzarsi e prendere suo figlio in braccio. Solo Dio sa quanto erano felici in quel momento. E tutti si auguravano che durasse per sempre! THE END Ed eccomi qua con un sequel di True Love! Spero che vi sia piaciuto! P.s. un grazie immense a chi ha recensito l’altra e mi raccomando Recensite!!!!
  
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