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Autore: sweet_hyra_97    18/11/2011    2 recensioni
ESTRATTO:Il reality é finito da due anni: ognuno é andato per la sua strada. C'é chi si é lasciato, chi si é riconciliato, e tra questi, c'é una coppia di nostra conoscenza.
Genere: Fluff, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Alejandro, Heather | Coppie: Alejandro/Heather
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: A tutto reality - Il tour
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PROLOGO


Il reality é finito da due anni: ognuno é andato per la sua strada. C'é chi si é lasciato, chi si é riconciliato, e tra questi, c'é una coppia di nostra conoscenza.


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Dopo la fine del reality, una ragazza dai capelli corvini, stranamente non era contenta:
aveva vinto, ed era stata rimborsata da Chris, cosa doveva volere di più?
Ma stranamente non si sentiva bene lo stesso.
Tutto ciò andava contro il suo carattere, e lei lo sapeva benissimo:
il problema era che si sentiva in colpa, strano, ma si sentiva in colpa.
Si sentiva in colpa per aver fatto qualcosa che non avrebbe dovuto fare;
si sentiva in colpa per aver fatto del male ad una persona per cui si era presa una "sbandata"come lei la definiva.
Mentre lei si torturava mentalmente, c'era un ragazzo che soffriva.
Soffriva dolore fisico: ma non era niente in confronto a come si sentiva dentro, per essere stato respinto dalla ragazza che amava.
Lui si trovava in ospedale, con i parenti che gli stavano sempre accanto, ma si sentiva solo senza una persona:
la ragazza che si era impossessata del suo cuore.
Lei si sentiva sola, ed era sola, perché nessuno sopportava il suo carattere presuntuoso:
a questo aveva fatto l'abitudine, ma lei sentiva il bisogno della sola compagnia del ragazzo che aveva reso la vita impossibile.
Dopo un paio di mesi di agonia in silenzio, lei decise che doveva andare a trovare lui:
il primo ragazzo che l'aveva fatto innamorare veramente.
Sapeva in quale ospedale si trovava, perché cercava di essere più informata possibile, per sapere dove era lui:
era in un ospedale della sua città natale.
Così preparò i bagagli e anche il biglietto aereo: dopo alcuni giorni i sarebbe trovatain Argentina.
Il giorno della partenza, si diresse in aeroporto con un paio di ore in anticipo, per essere sicura di non perdere l'aereo:
queste ore passarono lente perché non vedeva l'ora di arrivare, e di sapere quale sarebbe stata la reazione di Alejandro.
Dopo un volo di un'oretta circa, arrivò a destinazione.
Così, la prima cosa che fece fu prendere un taxi e dirigersi in hotel:
sarebbe rimasta li un paio di giorni, anche se fosse andata male.
Arrivata in albergo, si sistemò, si mise il pigiama e andò a dormire.
L'indomani, appena sveglia, non perse tempo a prepararsi:
non vedeva l'ora di trovarsi faccia a faccia con lui.
Al solo pensiero, rabbrividì.
Ora era fuori:
sapeva qual era l'ospedale dove si trovava lui, ma aveva bisogno di qualche aiuto perché non sapeva nemmeno da dove doveva andare.
Non sapeva come fare, ma optò per il primo pensiero che le attraversò la testa: prendere un taxi.
Così lo chiamò, e in un secondo si ci trovò dentro.
Adesso il tempo le passava troppo in fretta:
infatti non fece in tempo a pensarlo, che arrivò.
Così scese e pagò l'autista.
Si girò e rimase per alcuni secondi immobile davanti l'enorme edificio:
adesso esitava un po', ma dopo pochi secondi di riflessione, si decise.
Si diresse a passi lenti verso quel maledetto edificio:
alla fine si trovò dentro.
Stava cominciando a tremare, e stavolta avrebbe voluto sparire nel nulla:
poi c'erano anche tutte le persone che la fissavano per poi fare commenti sgradevoli.
Lei si trattenne:
avrebbe voluto sterminarli tutti.
Così si diresse alla reception a chiedere informazioni:
-Ehm... Mi scusi! Mi saprebbe dire in quale stanza si trova Alejandro Burromuerto?- una donna sulla trentina, prima la squadrò dalla testa ai piedi, poi le rispose.
-Alla stanza numero cinque, terzo piano a destra-
Heather la guardò a sua volta, e poi si diresse nella stanza dove si trovava lui.
Salì le scale quasi di corsa, come se lui stesse per andarsene, ma appena arrivò davanti la stanza, si bloccò.
Quasi le mancò il respiro, ma si riprese subito.
Bussò alla porta, e si sentì rispondere un debole 'avanti'.
Lei esitò prima di entrare:
mise la mano sopra la maniglia, e la abbassò con una lentezza estenuante.
Con la stessa lentezza, aprì anche la porta.
Davanti a se, vide un volto molto familiare che la osservava stupito:
infatti lui non se l'aspettava che sarebbe venuta proprio lei.
Però adesso lei era li e non poteva ritirarsi:
-Ciao- disse lei con una finta acidità.
-Come mai tu qui?- chiese lui ancora stupito.
-Ti ho appena salutato-
-Ah... Si. Ciao! Adesso potresti rispondermi? Non mi aspettavo proprio una visita da te...- disse lui con un tono stranamente pacato.
Lei arrossì un po', cosa che la fece imbarazzare di più di quanto non era in quel momento.
-...- fece per parlare, ma non sapeva cosa dirgli.
Non poteva dirgli che era andata li per scusarsi: non sarebbe Heather, altrimenti.
-Sai che sei negata nel nascondere i sentimenti?- disse lui con lo stesso tono di prima, inarcando le labbra in un sorriso sincero.
Heather non si sarebbe mai aspettata che lui l'avrebbe accolta così dopo tutto quello che gli aveva fatto.
-Ok, l'ammetto. Mi mancava la tua compagnia: e mi sono un po' pentita di quello che ho fatto...- si lasciò un po' andare, tanto non aveva senso fare l'antipatica in un momento così.
Lui fece un altro sorriso sincero.
-E poi volevo dirti che anch'io provo lo stesso sentimento che mi avevi dichiarato quel giorno...-
-Adesso ci siamo. Hai detto tutto?- disse lui.
-C-credo di si...- disse lei più imbarazzata più che mai.
In quel momento, lei non si sentiva più la solita Heather acida e antipatica, e aveva capito il motivo.
-Dai... Non c'é bisogno di essere così tesa, come se non ci conoscessimo: mica ti mangio...- disse lui, sempre sorridendo.
Lui pure, non si sentiva più il solito e perfido Alejandro, ma si sentiva bene, e non aveva bisogno di essere perfido per farsi accettare, in quel momento.
Entrambi si trovavano a loro agio, e non sentivano il bisogno di farsi dispetti a vicenda.
Così quel pomeriggio passò in fretta, e arrivò il momento in cui lei doveva andare.
-Non voglio andare via da qui, proprio ora che mi sento bene con me stessa...- disse lei.
-E con me no?- disse lui, facendo un finto broncio.
Lei non rispose, ma si avvicinò al letto dove era seduto Alejandro:
gli si avvicinò molto.
Arrivata a sfiorargli le labbra, cominciò a tremare, e un'innocua lacrima le spuntò dagli occhi:
così poggiò le sue labbra a quelle di lui.
Avevano aspettato quel momento entrambi, e finalmente era arrivato.
Lei stava per andarsene finché non si sentì chiamare.
-Aspetta, Heather. Ma... Stanotte dove dormirai? Tornerai a casa?- disse un po' preoccupato Alejandro.
-Veramente avevo prenotato un albergo per un paio di giorni.-
-E dopo che fai?-
-Non so... Non avevo pensato a come avrei fatto... Pensavo che tu non mi volessi vedere e quindi avevo pensato di tornare a casa... Ma ora, non vorrei, visto che ti ho trovato...-
-Sai che ti dico? Siccome mi restano solo un paio di giorni qui dentro, che ne dici se quando esco, vieni a vivere da me?- disse Alejandro contento, e speranzoso di ricevere una risposta positiva.
-Mi piacerebbe...- disse lei pensierosa.
-Ok. Allora é fatta. Vieni a stare da me.- ______________________________________________________________________________________
Così, da quel giorno stanno assieme e vivono a casa di lui.
Sono fidanzati, sono felici anche se a volte i litigi non mancano, e sono anche cambiati:
sono più maturi, hanno messo da parte tutta la cattiveria.



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ANGOLO DELL'AUTRICE:
Ciao a tutti... *le arriva l'ennesimo pomodoro in faccia dal pubblico*
Ok, siete moooolto divertenti.
Stavolta sono uscita di testa: ho cominciato una long senza sapere se posso finirla...
Comunque sia vorrei sapere cosa ne pensate: questo però, é solo il prologo per spiegare come si sono reincontrati e riconciliati.
Non ho altro da dire quindi:
alla prossima.
Ciauuu =D

  
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